HOSEOK
Hoseok
Come era mio solito fare, quando avevo tempo libero, andai alla scuola di danza di un mio conoscente. Nonostante sapesse la mia passione per il ballo è stato così gentile di lasciarmi ballare lì gratuitamente senza nessun problema.
Parcheggiai la mia auto e scesi. Con ancora il mazzo di chiavi dell'auto penzolanti sulla mia mano entrai dentro l'edificio, facendo qualche cenno di saluto a delle ragazze che venivano ogni giorno.
Entrai in una delle tante stanze vuote e stavo per mettere la musica nel cellulare attaccandolo allo sterio quando la porta sì aprì.
La ragazza dai capelli neri e gli occhi scuri si bloccò quando notò la mia presenza.
"S..scusami tanto! Pensavo era vuota e quindi io... ah, perdonami! Adesso mene vado e ti lascio solo.." si inchina un po' di volte come segno di scuse con le gote arrossate e, per quanto possa sembrare strano, sorrisi teneramente.
"Sta tranquilla puoi ballare anche qui se vuoi... Non mi crea nessun problema." Alle mie parole sul volto della ragazza era nato un sorriso avvicinandosi per posare il suo borsone.
E da lì in poi, tra danza, ridere e scherzare, tra i pomeriggi passati insieme... per qualche strana ragione mi sono ritrovato innamorato di lei.
"Amore sono a casa!" Urlai una volta chiusa la porta dietro alle mie spalle. Si sentirono vari rumori al piano di sopra e corrugai le sopracciglia quando mia moglie entrò nella mia visuale.
Sorrise a trentadue denti con i capelli scompigliati. "Ciao amore!" Si avvicinò lasciandomi un bacio veloce sulle labbra.
"Che stavi facendo?" Domandai alzando un sopracciglio guardando le scale che portavano al piano di sopra, portando in miei occhi subito dopo nei suoi. "Niente..." sorrise tremolante.
Ogni volta che mi diceva una bugia gli nasceva sempre un sorriso, dove però le labbra tremarono.
Stavo per aprire bocca quando lei mi bloccò: "vuoi una fetta di torta?" Lasciai perdere e senza farmelo ripetere due volte mi fiondai in cucina. La risata della donna che amo sì avvicinò prendendo un piattino e metterci una fetta di torta al cioccolato in esso.
Presi la fetta di torta dandogli grandi morsi e chiusi gli occhi al sapore tanto dolce e delicato della torta, dal tanto di far uscire un gemito di piacere per il mio palato.
Junyong si avvicinò posandomi accanto una scatolina lunga.
"Cos'è?" Puntai il mio sguardo tra lei, la scatolina e la torta. "Aprilo e capirai"
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With you, under a starry sky
FanfictionTAEKOOK-VKOOK Jeon Jungkook durante la sua infanzia era un bambino normale, certo, questo prima che venisse effetto in una malattia grave ma non contagiosa. Quella malattia gli aveva tolto la libertà di fare qualsiasi cosa: correre, camminare, salt...