4.Jungkookie ritorniamo a giocare con le macchinine?

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È stata un incontro inaspettato ma da quel giorno sentivo che la mia vita non sarà più la stessa dopo aver sprofondato tra gli abissi che celano dietro i suoi occhi.

Al mio ritorno a casa e con l'aiuto di Hoseok e dei suoi amici,mia madre aveva cominciato a rimproverarmi dicendomi di averla fatta preoccupare.

"Ma ti ha dato di volta il cervello? Poteva succedere di tutto!" Mi guardò con occhi severi davanti agli occhi di Hoseok e dei suoi amici.
"Scusa mamma" momorai imbarazzato senza aggiungere altro. E con passi lenti salì le scale per arrivare al piano di sopra trascinandomi con sé lo zaino, senza rivolgere uno sguardo ai presenti.

Sbuffo girandomi dall'altra parte del letto. L'orologio accanto alla macchinetta d'ossigeno segna esattamente le sei del mattino. Non ho chiuso quasi occhio tutta la notte, troppi pensieri che mi vorticano nella testa.
Ogni volta che chiudo gli occhi mi apparono i suoi.. e non ne capisco il motivo del perché.

Mi erano così familiari... come se li avessi già visti da qualche parte.
Forse nel sogno che avevo fatto..
Sarà magari lui il mio angelo del sogno?
Ridacchio leggermente per le stupidità che sto pensando, certo che però la gente ha ragione che di notte salgono i pensieri e i ricordi... Ricordi che purtroppo io non ricordo.

Da quel giorno dell'incidente non ricordavo più niente.
Mi ricordavo chi ero io, chi erano i miei genitori e chi era il mio migliore amico e nient'altro... Poi ho scoperto di avere questo problema ai polmoni.

Sbadiglio e finalmente i miei occhi iniziano a chiudersi a poco poco dalla stanchezza....

Aprì gli occhi appesantiti e mi guardai attorno. I muri erano di un giallo ocra con qualche quadro di cartoni animati attacati in essi. Mi ritrovai disteso ad un lettino e con occhi offuscati dal sonno vidi dei fili attaccati in varie parti del mio piccolissimo corpo.

Provai a sbattere leggermente gli occhi finché non recuperai la vista e finalmente vidi bene.
Un signore vestito di bianco e uno strano pupazzetto attaccato nel taschino e un stetoscopio attorno al collo, stava leggendo da una piccola cartella clinica prima di alzare il volto e guardandomi sorpreso al mio risveglio.

Sorrise dolcemente e mi venne incontro.
"Ben svegliato Jungkook, come ti senti?" Domandò e io lo guardai confuso per un breve istante.
"Dove mi trovo?" Ignorai la sua domanda e sentì la mia piccola voce tremare dalla paura.
"In ospedale.. come ti senti?" Rispose e mi rifece la domanda.
Come mi sento? Non lo so.. ho la testa così confusa e faccio fatica a respirare nonostante la cannula nasale mi è di aiuto.
Perché ero qui? Cosa ci facevo in un ospedale per bambini? Cosa era successo?
"Mi fa male un po' la testolina" risposi in un sussuro. Il dottore annuì e lì iniziò a farmi domande vedendo se ricordassi qualcosa dalla botta in testa che avevo avuto.
Scrive tutto quel che dico nella cartella e esce lasciando entrare mia madre in lacrime e il mio migliore amico felice dal mio risveglio.
Mi piacerebbe muovermi, alzarmi dal letto e correre verso di loro ad abbracciarli ma mi sento così debole.. come se mi mancassero le forze così gli donai un piccolo sorrisino.

"Accipicchia Jungkook avevi sbattuto forte la testa!" Squittì dalla sorpresa Yoongi.
"Tesoro mio cii avevi fatto preoccupare" disse mia mamma con occhi rossi e gonfi dalle lacrime.
Guardai i presenti nella stanza ma mio padre non c'era.
Al suo posto c'era un bambino in disparte che mi guardava con un sorriso.
"Mamma dov'è papà?" Domandai guardando la mamma.
"In un posto migliore di questo, bambino mio" sussurò abbracciandomi e cercando di trattenere le lacrime ed io ero così confuso in quel momento che lo capì troppo tardi.

"Jungkookie ritorniamo a giocare con le macchinine?" Domandò il bambino dal volto sconosciuto.
"E tu chi sei?" Mormorai confuso e il sorriso del bambino gli morì sul volto.

"Jungkook su dai alzati!" Mi scuote per la spalla mia madre. Apro gli occhi di scatto e mi metto a sedere guardandola confuso.
"Finalmente! Il pranzo è pronto su dai vai a mangiare" dice prima di uscire dalla stanza e scendere le scale.

Mi porto una mano sulla nuca grattandola leggermente e mi tolsi la mascherina mettendomi quella durante il giorno.

Stiracchiando mi alzo e lentamente cammino verso il bagno per poi scendere le scale andando in cucina pronto per mangiare.

Entrato mi siedo al mio solito posto e inizio a mangiare guardando di sottecchi mia madre sistemare la roba da lavoro dentro alla borsa.
"Tesoro io vado al lavoro tra poco dovrebbe arrivare Yoongi. Mi raccomando tenete in ordine la casa e non uscire mai più senza avvertirmi va bene?" Mi raccomanda e io annuisco pensieroso.
Annuisce e prima di uscire dalla cucina mi si avvicina e mi lascia un bacio sulla guancia come al suo solito.
"Ti voglio bene" sussura.
"Ti voglio bene anch'io" ricambio con un sorriso e finalmente mia madre esce di casa.

Dopo un po' finito di mangiare prendo il piatto con bicchiere e posate iniziando a lavare.

Salgo le scale e come al mio solito mi chiudo in camera prendendo la mia chitarra e guardare i passanti sotto alla mia finestra. Speranzoso di avere nuove idee per scrivere una canzone...


Una_potter
Ed eccoci qui con un'altro capitolo!
Lo so è troppo corto e magari anche noioso ma prometto che con il prossimo mi farò perdonare :)

Jungkook a quanto pare non si ricorda quel che è successo prima nel giorno dell'incidente.
Ma ha sognato il giorno in cui si è ritrovato all'ospedale... Oltre Yoongi da bambino c'era anche un'altro.
Chi sarà?
Vi auguro un buon 2020 (anche se ammettiamolo sarà un'altro anno di merda) in anticipo! E che Suor Namjoon sia con voi
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With you, under a starry skyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora