TAEKOOK-VKOOK
Jeon Jungkook durante la sua infanzia era un bambino normale, certo, questo prima che venisse effetto in una malattia grave ma non contagiosa.
Quella malattia gli aveva tolto la libertà di fare qualsiasi cosa: correre, camminare, salt...
Non pensavo che gli raccontavo tutto in questa serata gelida, davanti al gruppo a causa di un stupidissimo gioco. E... per quanto gli ho raccontato, per quanto volessi stare al suo fianco per noi due non ci sarebbe stato un futuro e il nostro presente era troppo breve quanto ansioso.
Potrei morire in questo momento, domani, tra una settimana, tra qualche mese.. ogni giorno è una sopravvivenza.
Immaginatevi di svegliarvi in piena mattinata e ritrovandovi un apparecchio che vi aiuti a respirare, immaginatevi di rimanere chiusi in casa sempre per paura di essere giudicati e/o ricevere sguardi dispiaciuti dove poi non potranno mai capire come vi sentite; immaginatevi di fare visite su visite senza mai ricevere una buona notizia, senza mai migliorare ma peggiorare soltanto.
Immaginate che poi un giorno incontrate una persona, dalla quale con un solo sguardo mi fa mancare decisamente il respiro; che vi fa battere il cuore all'impazzata e vi fa sentire al sicuro con un sorriso. Ma purtroppo quando finisce la giornata e le ore passate con quella persona, si ritorna alla realtà. Perché si, per quanto puoi iniziare ad amare una persona, tutti i momenti passati insieme ti sembrano solo dei bellissimi sogni.
Lui, Taehyung, era uno dei miei sogni proibiti. Uno di quei sogni che non si realizzeranno mai, e se si realizza dura solo un attimo.
Guardo la schiena di Taehyung scossa dai singhiozzi prima di vederlo uscire dalla stanza correndo.
"Taehyung!" Urlo il suo nome. Sentii la porta di casa sbattere contro il muro e giurai che il mio cuore, con quel colpo forte alla porta, causata da Taehyung, si sia rotto. Letteralmente.
Scuoto la testa cercando di pensare lucidamente e continuo a fissare il punto in cui il moro era uscito. Lasciandomi qui tra le braccia di Yoongi che continua a cercare di rassicurarmi, con le facce sconvolte dei presenti e dalle lacrime di Hoseok e Jimin.
"Taehyung!" Urlai di nuovo il suo nome con la speranza che ritorna indietro e mi riempi di baci caldi e pieni d'amore. Mi vanno bene anche quelli pieni di amarezza, basta che lui sia qui con me.
Mi alzai di colpo spostando un po' bruscamente il mio migliore amico e iniziai a correre raggiungendo Taehyung.
Uscii di casa ignorando i richiami dei miei amici, e continuo, corro, corro in quelle strade così vuote e immerse nel buio...
Corro per raggiungere la mia stella.
Perché si, tutti siamo immersi nel buio ma prima o poi troveremo la nostra luce, la nostra stella. Ed io ho trovato la mia e quella stella non è che altro Taehyung.
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Taehyung
Corro da una buona mezz'ora ormai e mi manca il respiro, così lentamente mi avvicino ad una panchina abbandonata e mi siedo. Punto il mio sguardo nel vuoto, nel buio infinito, metabolizzando la situazione in cui mi sono cacciato.
