Quando io e Draco ci allontanammo qualche anno prima, nella mia vita iniziò una condizione di stasi perenne. Tutto andava a rilento, mi sentivo sempre la stessa ogni giorno e i miei pensieri avevano come oggetto solo lui.
Questa condizione andò avanti per circa due anni, fin quando mi sembrò surreale ed inverosimile poterla riprovare.Passarono quarantotto ore
dall'accaduto.Quarantotto ore senza mangiare, parlare, vedere un essere umano. Quarantotto ore con un senso di colpa e vergogna che logorava il mio petto impedendomi di acquisire fiato per parlare tra me e me. Quarantotto ore passate a sentire i commenti poco carini dietro alla porta su quello che avevo fatto. Sembrava di aver compiuto un peccato imperdonabile sfidando Draco.
Quarantotto ore di agonia.
Hermione tentò più volte di entrare in camera, ma non ci riuscì per via dell'incantesimo fatto alla porta. Veniva spesso anche accompagnata da Green, che mi diceva che se non fossi uscita molto probabilmente sarei stata esplusa. Poco mi interessava.
Mi sentivo in colpa per quello che avevo fatto a Draco, ma perchè? Gli avevo solo dato una lezione per avermi ignorata e trattata in quel modo barbaro. L'unica persona che si sarebbe dovuta sentire in colpa tra i due era lui.
Non volevo che cadesse in una voragine di ricordi.
Lo avevo tenuto sospeso fin quando non se ne erano andati via tutti.
Ma poi decise di farlo
e caddero le foglie d'autunno lasciando spoglio l'albero.Dopo l'ennesimo tentativo, mi alzai dal letto e aprii la porta.
"Ti sei decisa finalmente!" Hermione mi guardava con occhi raggianti e ampio sorriso. Forse perchè credeva impossibile che avessi l'animo per affrontare la giornata, o perchè era felice di vedermi "fammi entrare che ti devo parlare!" mi abbracciò calorosamente stringendomi il torace.
"Non ho voglia di parlare...no ho voglia di fare niente." affermai chiudendo le porta. Non mentivo se esprimevo il mio stato d'animo perchè quella era l'unica verità.
Draco mi aveva prosciugato tutte le forze e ogni tipo di volontà per ricredermi su di lui, lasciandomi delusa e ferita."E' da due giorni che salti le lezioni e mangi poco, ho seriamente paura che ti sia successo qualcosa di grave ma che non tu sia pronta a dirmelo. Qualcuno ti ha fatto del male? E' per via di quello che è successo con Malfoy?"
"No...ma cosa pensi, nessuno mi farebbe del male." Draco inconsapevolmente mi aveva recato un male morale, senza nemmeno alzare un dito e sfiorarmi.
"Se non parli non posso aiutarti, o non ti fidi?" alzai il capo che fino a quel momento avevo tenuto chino, con gli occhi rivolti verso la moquette della stanza.
"Mi fido e ciecamente di te. Se te lo dirò, prometti di non farne parola con nessuno e non rimproverarmi?" annuì velocemente.
"Te lo prometto."
"Io ho zero controllo dei miei poteri. Questo implica che emozioni forti possono dar origine a qualsiasi forma sotto cui il mio potere si può presentare senza che io possa fermarlo. Green ne è a conoscenza, tuttavia non siamo ancora riusciti a trovare una soluzione rapida ed efficace."
"Ecco perchè hai schiantato Malfoy...per rabbia.."
"Sì, e mi pento tremendamente della mia azione ma, cazzo, se lo meritava."
"Silente mi ha convocata da lui" inarcai le sopracciglia "mi ha detto di riferirti che vuole nel suo studio domattina presto, prima che inizino le lezioni."
"Ci mancava pure lui a farmi la predica." ruotai gli occhi e presi posto accanto a lei.
"Ho paura possa chiederti di scusarti con Malfoy." mi accarezzò la guancia.
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Just Friends ; Draco Malfoy
FanfictionE' nella componente dell'uomo commettere l'errore. Solo la persona che non vuol conoscere e non asserva determinate cose, perservera in quell'errore. Sophie Renold è una maga con poteri sovrannaturali e la migliore amica di Draco Malfoy o meglio er...