Atelofobia

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Il ricordo di Draco più nitido che avessi mai avuto era quello di una gelida sera di dicembre.
Il Natale era alle porte e nell'aria si sentiva già la gioia dell'evento più atteso dell'anno. Io e Draco non ci eravamo parlati per mesi dopo la mia ultima visita a casa sua, quella in cui capii che non ero più l'unica amica del suo cuore.
Camminavo a Diagon Alley a testa dritta ammirando le vetrine, quando dal riflesso notai dei capelli biondi passare dietro di me e d'istinto mi voltai incrociando i suoi occhi.
Sgranai, avendo quasi dimenticato le sue fattezze e il timbro della voce che subito mi accarezzò come una mano sul viso.

"Ciao." mi disse, mantenendo il contatto visivo ma le mie labbra non riuscirono a schiudersi per emettere un suono o una semplice parola di saluto.
Quella sera gli mancai il saluto, ma non me ne pentii mai.
Quella sera lo vidi per la prima volta dopo tempo e quell'incontro mi illuminò la notte.

Le palpebre si schiusero mettendo a fuoco i nastri di luce e gli occhi iniziarono a riprodurre i ricordi al contrario, sperando che fosse stato frutto della mia fervida immaginazione ma appena vidi Hermione spalancare la porta della stanza beccandosi occhiatacce da parte delle mie compagne, tutte le mie speranze volarono via come foglie al vento.

"Buongiorno dormigliona. Mi ha detto il Prof. Green che stamattina salta la lezione." annunciò sussurrando per non svegliare chi era ancora nel pieno del sonno.

"Perfetto, non potevo chiedere di meglio. Come sei entrata?"

"La porta della Sala Comune era aperta. Se ti prepari velocemente facciamo in tempo a mangiare i muffin alla fragola."

"Non vengo a fare colazione." non volevo assolutamente incontrare Draco e nelle lezioni l'avrei evitato.

"Come mai?"

"Sono a dieta."

"C'entra per cas Mal-" immediatamente la zittii tirandole un cuscino in faccia e la portai fuori alla porta.

"Non devi parlare." minacciai con espressione seria in volto.
Spesso sapevo intimorire le persone, tranne Draco ovviamente.

"Non puoi evitarlo per sempre, stasera avete anche la cena. Andrete insieme a Malfoy Manor?"

"Sì e già questo basta. Vorrei poterlo non vedere se possibile."

"Ma allo stesso tempo muori dalla voglia di vederlo ancora per una volta."

"Non mi interessa, mi faresti un favore? Portami un muffin."

"Va bene. Vado."

Rientrai in camera e misi l'uniforme. Dopo il delizioso muffin andai nell'aula di Divinazione cercando il più possibile di non trovare Malfoy e soprattutto di non sedermi accanto a lui.
Seduta accanto a Chloe e nonostante la mia testa fosse tra le nuvole, riuscii a prendere appunti ma quando la Cooman uscì dall'aula chiamata da Silente, mi arrivò un aeroplanino di carta.

Partiamo a mezzogiorno. Ci aspetta mia madre in stazione.
Ci vediamo subito dopo Incantesimi fuori all'ingresso.

D.M.

Lessi quel dannato biglietto almeno una decina di volte una grafia mozzafiato, intrigante, complessa ma allo stesso tempo chiara. Non avevo mai visto una grafia così attraente, "scrive benissimo" pensai tra me e me ma forse con un tono di voce fin troppo alto da richiamare l'attenzione della Parkinson.

"Dammi qua." disse prendendomi dalle mani il biglietto.

"Ma-" non feci in tempo a ribattere.

"Allora...questa è la grafia di Draco." tutti si girarono verso Pansy compreso Draco sentito tirato in ballo. Un vocio si alzò chiedendosi a chi, l'arrogante Malfoy, avesse inviato quel bigliettino. Immediatamente tirai fuori la bacchetta e appena ritornò la Cooman, sibilai 'Accio biglietto' e me lo misi in tasca. Avrei potuto usare i miei poteri se fossimo stati nell'aula di Storia della Telecinesi per dare una bella lezione a quella ragazza che chissà perchè provava odio nei miei confronti, ma non mi sembrava il caso di combinare altri guai.

Just Friends ; Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora