Generi diversi

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DRACO

"Professore, si può?" Piton si alzò dalla sedia posando gli occhiali da lettura sul tavolo.
L'aula era parzialmente illuminata dal lume, diretto verso il libro che aveva tra le mani. Quando si accorse di me lo chiuse e alzò un sopracciglio.

"Cosa c'è, Malfoy? Ho lezione tra qualche minuto."

"Le volevo chiedere se dovessi occuparmi anche di coloro che cercano di ostacolarci...mi riferisco ai Coven, ovviamente."

"No, basta solo ripararlo. A questo ci penseremo più tardi appena giunti al Manor."

"A proposito, a che ora partiamo?"

"Appena terminerà la prima ora. Tu va' nella Stanza adesso, cerca di portare a termine il tuo compito."

"D'accordo."

Ritentai parecchie volte, ormai le parole dell'incantesimo si ripetevano autonomamente nella mia testa; era diventata un'odissea e più ci pensavo più mi chiedevo dove avessi sbagliato.

Sentii uno strano rumore.

SOPHIE

"Come scusami?"

"Avanti Renold, va' nella Stanza."

Abbandonai i due fratelli cercando di trattenere le lacrime. Non potevo crederci, non volevo farlo. Draco mi aveva sempre detto di non preoccuparmi per quelle due sparizioni improvvise, di lasciarlo in pace e di non farmi domande.
Di fidarmi di lui.

Ero stata una sciocca.
Ci avevo davvero creduto.

Ma si era dimostrato musica di un genere che non mi apparteneva.

Avanzai i piani uno ad uno con la testa piena di pensieri. Non riuscivo a convincermi che potesse proprio lui essere il Mangiamorte che stavo cercando.
Ma perchè David avrebbe dovuto mentirmi?
Percorsi con il cuore in gola il corridoio che sembrava allungarsi ogni volta che mi avvicinavo sempre di più all'arazzo.

Feci un grande respiro e chiusi gli occhi.
Pregai affinchè il biondo si stesse sbagliando ma in cuor mio sapevo che fosse il contrario.

E fu quando mi resi conto di riconoscere quella flebile voce poco più lontana da me, che le lacrime sgorgarono come acqua da una fonte di montagna.

"Harmonia nectere passus." i miei passi allarmarono il Mangiamorte che mi puntò la bacchetta contro.

Giurai di aver sentito il pavimento sgretolarsi sotto i miei piedi.
Un'onda di sconforto si insinuò nel mio petto, demolendo ogni nuvola di speranza rimasta che pian piano si dissolse.
Le mani mi tremarono, una la portai sulla bocca per nascondere lo stupore ma più di tutto, la delusione.

"Draco..." dissi quasi in un sussurro incontrando la sua figura che presidiava l'armadio come fosse un tesoro da custodire.

"E tu cosa-" deglutii guardando i basso "-tu cosa ci fai qui?"
Non aveva nemmeno lui le forze per crederci.

"Che ci faccio? Parli seriamente?" sentii le lacrime moltiplicarsi e diventare più calde. Sollevai un piede per fare un passo indietro.

"Sophie-"

"Sei tu, giusto? Sei tu." non aprì bocca, restò ad osservarmi. "Non puoi essere tu..."

"Lasciami almeno-"

"Sta' zitto." presi la bacchetta e mormorai l'incantesimo in corrispondenza dell'armadio che balzò per poi ripristinare la posizione originale. "Sorpresa, sono io l'Artemis che stai cercando."
Draco mi rivolse la sua attenzione, con le pupille tremanti.

Just Friends ; Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora