Aprii gli occhi e mi guardai attorno: La stanza era buia e cupa, c'era solo una finestra da cui potevo godermi la vista della luna che a stento riusciva ad illuminare quel poco di visibile dinnanzi a me. La porta era chiusa a chiave e non c'era ombra di nessun'altra forma di vita esclusi me e una figura si stagliava davanti coprendo il nastro di luce: era un ragazzo biondo, più alto di me, occhi azzurri quasi tendenti al colore del cielo, capelli biondi di una tonalità meno forte rispetto a quella di Draco, grossi anelli alle dita raffiguranti figure strane, mantello nero che gli cadeva sulle spalle sottolineando i suoi muscoli e il corpo tonico, maglione nero, pantaloni neri e mocassini neri.
Mi ricordava Draco.
Mi resi conto di avere i polsi legati da più corde, seduta sul pavimento di legno freddo."Non mi riconosci, fiorellino? " continuò il ragazzo accedendo una sigaretta. Mi guardò con quell'aria superba e arrogante, credendosi forte e potente, capace di disintegrarmi con un solo schiocco di dita.
Ed era vero, se lo avesse fatto mi avrebbe potuto anche fare del male.David Coven aveva piedi incrociati appoggiato al muro e mi guardava con fare provocatorio, aspirando il fumo e rilassando i muscoli mentre continuava a guardarmi per cercare una risposta anche solo dalla mia espressione. "Ti hanno rubato la lingua? O sei solo maleducata?"
"Che ci faccio qui?" mi guardai intorno per cercare una via d'uscita ma niente, eravamo solo io e lui.
"Non si risponde ad una domanda con un'altra, fiorellino."
"Non chiamarmi così. Cosa vuoi? E perchè sono qui?" mi agitai in preda al panico.
Dovevo scappare il prima possibile."Non ti agitare, mia sorella arriverà presto." spostò lo sguardo sulle nuvole fumo che emetteva.
"Non voglio la tua cazzo di sorella, voglio andarmene e se non mi sleghi in questo esatto momento, David Coven, ti giuro che-"
"Mi giuri cosa?" si avvicinò arrivando alla mia altezza.
Mi sollevò il mento con un dito.
Il suo tocco mi fece ribrezzo."Sai, sei proprio carina, con questo vestitino...invitante. Peccato che ci siamo conosciuti in queste circostanze, non credi?"
"Toglimi le mani di dosso." girai la testa di scatto.
"Come vuoi, fiorellino. Sappi che sei qui per un motivo ben preciso." si allontanò rimettendosi in piedi.
"Potrei usare i miei poteri, fiorellino." dissi con una sfumatura di ironia.
"Sicura? A quanto so, non li sai controllare." mi derise riprendendo a fumare.
"Vogliamo provare? Tentare non nuoce."
"Vorrei proprio sapere di cosa tu sia capace, Sophie Renold."
Sentivo la magia espandersi nel mio corpo per quanto fossi infastidita dalla sua presenza."Non puoi nemmeno immaginare di cosa sia capace di fare se mi arrabbio. Ma puoi sempre sperimentarlo. Alcune volte l'immaginazione non soddisfa a pieno."
"Ma guarda un po' come sei loquace. Mi piace il tuo carattere. Sei coraggiosa, mi meraviglio perchè non sia Grifondoro. Sembri così indifesa, così tenera." mi stava facendo innervosire.
"Il coraggio non ti rende indifeso, ti fa onore ma evidentemente non ce l'hai altrimenti mi avresti slegato e sfidato. Non tutti hanno le palle per farlo, giustificabile."
Mi osservò con gli occhi socchiusi e mi prese con le mani dal collo per costringermi a guardarlo negli occhi.
I suoi erano furiosi ma non a tal punto da farmi del male.
Non voleva ferirmi.
Forse non poteva."Mi avevano avvertito che fossi una grandissima stronza, ma non credevo fino a questo punto. Credevo fossi una ragazzina londinese per di più una mezzosangue indifesa e facilmente attaccabile. Sei piena di sorprese a quanto vedo il che ti rende più interessante."
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Just Friends ; Draco Malfoy
FanfictionE' nella componente dell'uomo commettere l'errore. Solo la persona che non vuol conoscere e non asserva determinate cose, perservera in quell'errore. Sophie Renold è una maga con poteri sovrannaturali e la migliore amica di Draco Malfoy o meglio er...