Specchio di verità

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Mi si gelò il sangue. Il cuore cominciò a palpitare così forte da mandare scariche elettriche per tutto il corpo e facendomi accorciare il respiro.
Sussultai facendo cadere il telefono dal letto provocando una sua risata parecchio divertita.

"Respira tranquillamente." schernì dietro di me.

"Stavo messaggiando con-con un mio amico."

"Mi rallegra sapere che ti sia piaciuto."

"E lui mi sta dicendo che gli manco." cercai di cambiare discorso.

"Sai, ad essere sinceri è piaciuto anche a me." continuava ad avvicinarsi.
Le sue labbra sfioravano il mio orecchio.

Mi alzai di scatto ma fu troppo tardi perchè Draco fu più veloce e mi bloccò i polsi facendomi sdraiare completamente sotto di lui.

"La vista da qui è migliore." osservò chinandosi verso di me.

"Che ci fai qui, vattene." furono le mie ultime parole prima di bruciare nel fuoco per la troppa vicinanza.

"Sono venuto per stare un po' con te, non sono gradito?" le sue labbra erano vicinissime alle mie. Iniziai a respirare affannosamente.

"Che ti succede Sophie?  Sono forse troppo vicino? Hai la febbre? Ti vedo un po' accaldata." continuò spostando le dita sulle mie guance.

"Non ho nulla, tranquillo." mantenne un certo distacco dal suo viso. Non avrei lasciato che mi sfiorasse anche per scherzo.

"Non reagisci, non hai più la forza di urlarmi contro. E' questo l'effetto che ti faccio?"

Non risposi, le gambe erano ferme, immobili prive della volontà di muoversi.
Era come se i miei occhi fossero incollati al suo viso, alla sua espressione che cambiava con una rapidità allucinante.

"Oltre ai brividi e la pelle d'oca, naturalmente." e così, fece passare la sua mano lungo il mio fianco sinistro fino a raggiungere la guancia che ormai era diventata rosso ciliegia.
Rimase ad osservarmi da così vicino. Sembrava quasi incantato dai miei occhi.
Ad interrompere il contatto, fu Maddie.

"Soph hai visto-" si mise la mano alla bocca e Draco mi lasciò i polsi. Mi sistemai la felpa e mi alzai.

"Ma-Maddie, dimmi cosa ti serve."

"Che cosa s-stavate facendo?"

"Sophie mi stava descrivendo la sua chiacchierata con Lulu su di me." disse poggiando la mano dietro la mia schiena e muovendola su e giù e sorridendomi fingendo che stesse andando tutto per il meglio.

"Non era su di lui."

"Non mentire." sussurrò.

"Ok..ehm, nulla cercavo il mio libro di francese ma credo di averlo lasciato giù. A dopo." No Maddie cazzo rimani. Ci lasciò soli. 

"Bene, a dove siamo rimasti?" scattai dalla rabbia e mi alzai dal letto definitivamente.

"Già, a dove siamo rimasti? Ah giusto, a quando mi hai baciato e poi mi hai evitata per settimane oppure facciamo un excursus temporale e andiamo dritti a quando sei scomparso dalla circolazione senza mandare una cazzo di lettera? Non so Draco, dimmi tu dove siamo rimasti."

"Perchè non partiamo da ieri sera? Visto che hai voglia di fare un tuffo nel passato." si alzò pure lui e iniziai ad andare nel panico.

"Non ho niente da dire."

"Ne sei proprio sicura? Perchè ieri mi è sembrato proprio che non vedessi l'ora che ti toccassi. Non mi sto sbagliando, vero Sophie?"

"Ti stai sbagliando."

"Continui a mentirmi."

"L'alunno prende esempio dal maestro." ruotò gli occhi al cielo e camminò per la stanza due volte prima di fermarsi a guardarmi.

"Proprio non capisci, non è così?" i suoi occhi si scurirono così tanto che quasi sembravano grigi.

"Cosa c'è da capire? E' evidente che non vuoi riallacciare i rapporti."

"Sei troppo legata al passato."

"Scusami se mi manca giocare con te, scusami se mi manca guardare la televisione fino a crollare sul divano con te, scusami se mi manca costruire con la neve insieme a te. Scusami se mi mancano gli attimi di spensieratezza. Mi manchi tu."

"Giocare? Costruire pupazzi di neve?! E' proprio questo il problema, Sophie. Siamo cresciuti. Non puoi pretendere che ti veda con gli occhi di un bambino." scoppiò in una piccola risata isterica

"Non c'è nulla da ridere. Sono stata sincera ora fammi il piacere di esserlo anche tu."

"Non so se tu ti ostini a non capire o lo fai apposta."
Si passò una mano tra i capelli che caddero morbidi sulla fronte.
Adoravo quando lo faceva.

"Non capisco a cosa tu ti stia riferendo. Se magari fossi più esplicito."

"Non siamo più bambini, dovresti mettertelo in testa e capire dove voglia arrivare—" mi fece aderire la schiena al muro dietro di me e allungò le braccia "ti scongiuro, non ti allontanare di nuovo per questa cosa..."

"Dammi una ragione per non farlo."

"Secondo me fai finta di non capire–" iniziò a passeggiare avanti e dietro per la stanza e a passarsi continuamente la mano tra i capelli come stesse per impazzire da un momento all'altro "non ti sei mai chiesta perchè mi sia allontanato così bruscamente." parlò con tono calmo.

"L'ho fatto."

"Ti sei chiesta anche perchè–" fece una pausa, si schiarì la gola e allentò la cravatta nera. "perchè fossi così protettivo nei tuoi confronti."

"Sì, ed è da quando ho messo piede che-"

"Che mi rendi la vita impossibile, Sophie. Me l'hai rovinata cazzo, non saresti mai dovuta tornare. Se non fossi tornata, non ci saremmo baciati, nè abbracciati e nè staremmo qui a discuterne."

"Ma quei momenti mi sono piaciuti." ammisi sottovoce.

"Odio avere qualunque tipo di contatto fisico con te."

"Se mi odi averti attorno è meglio che ti vada." mi guardò un'ultima volta prima di smaterializzarsi.

Rimasi fissa sul punto dove si era smaterializzato.
Incredula di ciò che aveva detto,
urlato,
fatto capire.
Draco non voleva essere un semplice amico, era chiaro.
Ma ormai era troppo tardi.
Non potevo tornare indietro.


Sono troppo buona e sto postando quasi tre capitoli al giorno ma la storia mi sta piacendo e spero anche a voi.
Siamo quasi arrivati a 2k grazie mille!!

Just Friends ; Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora