Acquazzone

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DRACO

L'aria gelida del Maniero mi provocò un solletico nelle narici punzecchiando le mie guance, dando un colore rosato, di un rosa pallido che spiccava particolarmente sul candore della mia pelle.
Non era più casa mia.
Ormai vigevano valori diametralmente opposti a quelli del Maniero di una volta, sede della mia infanzia e parte dell'adolescenza ma soprattutto sede di numerosi ricordi legati a Sophie.

La mia Sophie.

Appena vidi mia madre, il senso di colpa si insinuò nel mio petto prendendo la forma di un masso posizionato proprio al centro della cassa toracica.
Corse verso di me avvolgendomi le braccia intorno al collo come se stesse per perdermi da un momento all'altro.

"Draco, sei tornato." sussurrò stringendomi più forte.

"Sì, madre."

"Come stai? Va tutto bene?" mi rivolse un sorriso alquanto forzato.

No.

"." un'altra risposta dettata.

"E qualcuno ha sospettato di qualcosa? Hai finito di ripararlo? E Sophie? Come sta?"

"Mamma..." si rese conto di aver esagerato in preda all'ansia e mi aggiustò il completo.

"Scusami."

"Nessuno ha sospettato di nulla." notai con la coda dell'occhio mio padre parlare con Piton.

"Draco, c'è una cosa che devi sape-"

"Draco, vieni qui ora." ordinò il donatore di cromosomi facendomi segno di andare verso di lui.

"Madre, ne riparliamo dopo." abbassò lo sguardo lasciandomi strada libera.

"Padre."

"Sei pronto? Ti aspetta."

"Cosa vuole dire?"

"Devi parlare con il Signore Oscuro." spiegò il professore.

"Ma non era in programma-"

"Va', muoviti." mio padre mi diede una pacca sulla schiena per invitarmi ad avvicinarmi alla porta.

Mi sistemai la cravatta con i palmi sudati e il cuore in gola, prima di girare la maniglia mi promisi di essere più coraggioso e determinato ma appena incontrai gli occhi di mio padre, quello stesso coraggio si polverizzò.
Si avvicinò verso di me e mi sussurrò di parlare con naturalezza, di essere convincente, mi ripetè la formula della risposta e mi intimò che se avessi avuto la malsana idea di sembrare poco convinto o addirittura ostile nei confronti di Voldemort, si sarebbe vendicato.
Non lo disse esplicitamente ma era deducibile da come i suoi occhi non trapelassero alcun sentimento verso di me.

Verso suo figlio.

I suoi, diversi da quelli teneri ed accoglienti di mia madre, oltre a incutermi paura sembravano governare e decidere ogni mia mossa come per mezzo di redini invisibili.
Era lui il mio burattinaio e il suo burattino.
Ero un Malfoy, non avrei potuto deludere la mia famiglia, nè tantomeno mio padre.

Varcata la porta, sentii i piedi incollarsi al pavimento non permettendomi di usufruire degli arti inferiori per compiere un altro passo.
Completamente pietrificato.

"Draco, accomodati." con un braccio avvolto dal suo serpente e un indice rivolto verso una poltrona di fronte al tavolo dove un tempo lavorava mio padre, mi accolse con un'espressione seria.

"Salve." giurai di aver sentito delle gocce di sudore depositarsi sulla fronte.

"Ti starai chiedendo perchè l'urgenza di parlarti, beh...ho un altro compito per te."

'Rifiuto categoricamente.' iniziai a ripetermi nella testa.

"Quale?"

"Ti vedo strano oggi, che succede?" sorrise al serpente senza degnarmi di uno sguardo.

Fottutamente patetico.

"E' tutto a posto." mentire era all'ordine del giorno.

"Come sai-" riprese l'argomento "-stanno cercando di distruggere l'armadio per ostacolare i nostri piani e coloro che stanno architettando ciò sono proprio gli Artemis."

Il mio cuore uscì fuori dal petto.

"Sì."

"E mi ha riferito Severus che proprio tu hai scoperto di questo e non hai esitato ad informare il professore sulle anomalie rilevate. Ottimo lavoro."

"Grazie." deglutii.

"Ma dobbiamo scoprire chi ci sia tutto ciò e dal tipo di incantesimo credo proprio che sia un Artemis. Solo loro sono capaci di un incantesimo simile e sono tornati perchè cercano vendetta."

"Per-per cosa?"

"Tempo fa uccisi tutti gli Artemis del mondo magico ma evidentemente i figli dei superstiti si sono alleati per ostacolarci e non si arrenderanno facilmente. Inoltre, stiamo cercando di ucciderli dove capitano dato che una ragazzina Artemis ha avuto l'audacia di minacciare uno dei nostri e assassinarlo subito dopo. L'Artemis incaricato sarà inesperto visto che non l'ha ancora distrutto e sicuramente è ad Hogwarts." posò lo sguardo sul serpente osservando attentamente come si stesse avvicinando al mio viso.

Mi si strinse il cuore.
La 'ragazzina' non poteva essere lei.
Non sarebbe mai stata capace di uccidere qualcuno.

"Concordo." la gola divenne secca.

"Per cui, dovrai scoprire chi ci sia dietro. Ovviamente saranno un bel numero con a capo una persona. Conosci qualche Artemis? Un tuo amico magari?"

"Sfortunatamente no."

Ero l'unico a sapere di Sophie.

"Confido in te, non vorrai mica deludere tuo padre, giusto?"

"Assolutamente, farò il possibile."

Avrei fatto l'impossibile per proteggere Sophie.

"Chiederò al Professor Piton ulteriori informazioni."

Merda.
Non avrebbe dovuto mai e poi mai sapere di lei.

"E con Potter?"

"Sicuramente lo staranno proteggendo ma ora il nostro problema sono proprio loro."

"D'accordo. Riguardo l-l'armadio?"

"Hai portato a termine il tuo lavoro?"

"Quasi."

"Non appena sarai ad Hogwarts completerai. Intesi? Il tempo stringe."

"Sì."

Prese tra le mano un oggetto particolare che non avevo mai visto: un ciondolo d'argento con una pietra blu incastonata che brillava a contatto con la luce fioca della stanza. Lo osservò così attentamente che sembrò essere incantato da esso.

"Antea non avrebbe mai dovuto abbandonarlo." mormorò tra se e se sorridendo in modo inquietante. Mi schiarii la gola per far sparire quella nuvola di disagio.

"Ti farai aiutare da una persona che forse conoscerai bene: per favore entra." la porta si aprì, mostrando una figura alta con il volto oscurato da un cappuccio nero.

"A suo servizio, mio Signore." la persona misteriosa si alzò il cappuccio rivelando un volto a me molto familiare.

"Ben ritrovato, Malfoy."

"Qual buon vento, Start."




In Just Friends, non ci si può fidare di nessuno.

Just Friends ; Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora