Allora ho pensato di fare questo immagina su Bucky Barnes, è la prima volta che scrivo un immagina quindi non so se verrà bene però voglio provarci. Spero vi piaccia!!
Passò un mese da quando mio padre scoprì che Bucky aveva ucciso i suoi genitori e sembrava che mio padre lo odiasse ogni giorno di più. La situazione era insostenibile. Bucky non poteva rimanere più all'Avengers Tower. Ogni volta che mio padre e Bucky si trovavano nella stessa stanza si poteva percepire una forte tensione tra i due. Avevo provato a far ragionare mio padre e a cercare di fargli capire che Bucky non era colpevole e che si sentiva in colpa per quello che aveva fatto, ma non voleva sentire nulla. Fortunatamente mio padre sapeva quanto amassi Bucky e non mi aveva mai messo nella situazione di dover scegliere tra loro due.
Iniziai a cercare un appartamento non molto grande e non molto costoso dove trasferirmi insieme a Bucky. Avevo parlato di ciò con mio padre ed inizialmente non ne era molto felice, non voleva che mi allontanassi da lui. Ma, quando gli dissi che avevo trovato casa a solo un quarto d'ora dall'Avengers Tower, sembrò più tranquillo e mi disse che per qualsiasi problema mi avrebbe sempre aiutato.
L'appartamento che avevo visitato si trovava in pieno centro a New York. L'edificio era di recente costruzione, gli appartamenti erano totalmente nuovi ed i prezzi erano abbastanza ragionevoli. L'appartamento che avevo visto aveva una cucina che si apriva sul salone, 1 bagno, 2 camere da letto ed anche un piccolo terrazzo. Avevo già firmato il contratto e pagato anticipatamente sei rate d'affitto. Bucky non sapeva nulla, volevo fargli una sorpresa. Ci volle circa una settimana per finire di arredare tutto l'appartamento.
Quel giorno dovevo andare all'appartamento per dargli un'ultima sistemata prima di farlo vedere a Bucky. Erano le tre del pomeriggio e tra solo mezz'ora dovevo incontrarmi con Steve per andare all'appartamento. Misi un paio di jeans, una camicetta bianca ed un paio di tacchi. Non avendo tempo per lavarmi i capelli, li raccolsi in una semplice coda e misi un po' di mascara. Presi la borsa e stavo per uscire dalla camera quando vidi Bucky rientrare, dopo essere stato in palestra ad allenarsi.
< Y/n dove vai? > mi chiese confuso.
< Ehm... h-ho un appuntamento dal dottore. Ora devo andare o farò tardi, a dopo > gli diedi un bacio poi uscii di corsa dall'edificio.
Di sotto c'era Steve che mi stava aspettando sulla sua moto. Misi il casco, salii e Steve partì. Dopo un quarto d'ora arrivammo all'appartamento. Entrammo e, alla vista dell'abitazione, rimasi a bocca aperta e con me Steve. Era la prima volta che lo vidi arredato ed era bellissimo.
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< Wow è... >.
< Stupendo > disse Steve completando la mia frase. < Bucky lo adorerà >.
< Steve ti posso chiedere un ultimo favore? >.
< Certo >.
< Dovresti tenere occupato Bucky altre 2 ore. Il tempo che porto tutte le nostre cose qui e preparo una piccola sorpresa >.
< Ci penso io, tu fai quello che devi fare >.
< Grazie Steve sei il migliore > dissi abbracciandolo.
Uscimmo dall'appartamento e tornammo a casa. Steve e Bucky uscirono con la scusa di dover fare spesa ed io presi due scatole per mettere tutti i nostri vestiti e oggetti. Svuotai il mio armadio e quello di Bucky mettendo tutto nelle scatole e, per fortuna, bastarono solo quelle due. Le scesi di sotto e fermai un taxi. L'autista mi aiutò a caricare le scatole in auto e partì per raggiungere l'indirizzo che gli avevo dato. Arrivata a destinazione, pagai il tassista e mi feci aiutare dal portiere a salire le scatole fino al mio appartamento. Entrai ed iniziai a mettere tutto a posto. Dopo un'ora e mezza di lavoro, finii di mettere tutto a posto e misi due candele in cucina ed in sala. Presi una bottiglia di vino e due bicchieri e li appoggiai sul tavolinetto davanti al divano. Andai a farmi una doccia e mi rivestii. Misi una gonna corta nera ed una maglietta aderente rossa. Mi truccai e mandai un messaggio a Bucky con l'indirizzo dell'appartamento.
Raggiungimi a questo indirizzo, ho una sorpresa per te.
Misi un paio di tacchi neri ed andai in sala ed accesi le candele. Scesi di sotto ed aspettai Bucky fuori dal palazzo. Dopo circa 10 minuti di attesa, finalmente arrivò, scese dal taxi e mi venne incontro.
< Allora, dov'è la mia sorpresa? > domandò sorridendo.
< Dentro, seguimi > dissi prendendolo per mano.
Bucky mi seguì, entrammo nell'ascensore e gli feci indossare una benda.
< Perché mi devo mettere una benda? >.
< Altrimenti rovinerai la sorpresa >.
Le porte dell'ascensore si aprirono e presi Bucky per mano, conducendolo davanti la porta dell'appartamento. La aprii e lo feci entrare richiudendo la porta alle nostre spalle.
< Ora puoi toglierla >.
Bucky si tolse la benda dagli occhi ed, alla vista dell'appartamento, rimase a bocca aperta. Si girò verso di me, mi prese tra le sue braccia e mi baciò.
< Q-quindi questa è casa nostra? >.
< Si. Non ti ho detto nulla perché volevo farti una sorpresa. Ti piace? >.
< Si è... bellissimo > disse andando a sedersi sul divano < Ma tuo padre.. >.
< Sa tutto > dissi raggiungendolo e versai del vino nei bicchieri. Ne diedi uno a Bucky e mi misi a sedere affianco a lui. < Guardiamo un film? >.
< Si >.
Iniziai a cercare un film da vedere mentre Bucky prese una coperta e la mise sulle nostre gambe. Scelsi un film romantico e lo feci partire. Mi appoggiai con la testa alla spalla di Bucky e, circa a metà film, mi addormentai.
Due anni dopo
Erano passati due anni da quando io e Bucky ci eravamo trasferiti nel nostro nuovo appartamento e tutto andava bene. Anche se ero andata andata a vivere lontana (a 15 minuti) da mio padre lo vedevo molto spesso. Passava a trovarci ogni fine settimana e molte volte si fermava a cena o a pranzo. Mio padre, non so come, decise di passare sopra a quel fatto successo con Bucky e le cose tra di loro si erano calmate.
Era una domenica mattina e mi ero appena svegliata. Ero ancora sotto le coperte quando Bucky entrò in camera e si mise a sedere sul letto, proprio affianco a me.
< Ti ho portato la colazione > disse appoggiando un vassoio con una tazza di thè e una brioche sul comodino affianco al letto. Mi avvicinai a lui e gli diedi un dolce bacio. < Come sta il piccoletto? > domandò posando una sua mano sul mio addome.
< Bene > dissi sorridendo.
Erano passati due mesi e mezzo da quando avevo scoperto di essere incinta. Quando lo dissi a Bucky scoppiò in lacrime e non vedeva l'ora di diventare padre. Per ora ancora non lo sapeva nessuno, volevamo aspettare il momento giusto per dare la notizia a mio padre ed agli altri Avengers.
< Bucky stavo pensando... > dissi bevendo un sorso di thè < venerdì è il compleanno di mio padre e molto probabilmente darà una festa. Potremmo cogliere l'occasione per dare a tutti la notizia >.
< Si, è una buona idea >.
Poggiai la tazza sul vassoio e sentii un senso di nausea così corsi in bagno per vomitare. Bucky mi raggiunse e raccolse i miei capelli nella sua mano per togliermeli da davanti al mio viso.
< Stai bene? > domandò Bucky posando una sua mano sulla mia schiena.
< Si >.
Mi alzai ed andai verso il lavandino per pulirmi i denti. Dalla camera si sentì un telefono squillare e Bucky andò a vedere chi fosse.