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La mattina seguente mi svegliai e mi trovai bloccata dal braccio di Bucky che avvolgeva la mia vita. Lui ancora stava dormendo così cercai di liberarmi dalla sua presa senza svegliarlo, ma non ci riuscii. 

< Buongiorno y/n > biascicò ancora assonnato.

< Buongiorno > risposi girandomi verso di lui < Vado a preparare la colazione > dissi iniziandomi ad alzare dal letto ma Bucky mi trattenne per il braccio e con l'altra mano, avvicinò il mio viso al suo per baciarmi. 

< Ora puoi andare > disse una volta finito il bacio. 

Gli sorrisi ed andai in cucina a preparare del caffè. Sentii dei passi provenire dal corridoio e, non feci in tempo neanche a girarmi, che sentii Bucky abbracciarmi da dietro cingendomi i fianchi.

< Sai che giorno è oggi? > chiese baciandomi il collo.

< Si è... martedì >.

< Davvero non sai che giorno sia oggi? >.

< No, dovrei? > domandai girandomi.

Bucky era immobile e mi stava guardando perplesso. Scoppiai a ridere e gli presi il suo viso tra le mie mani.

< Certo che so che giorno sia oggi > dissi per poi baciarlo.

Era il nostro anniversario ed oggi facevamo 9 mesi. 

< Molto divertente > disse Bucky un po' offeso < Stasera metti qualcosa di carino e semplice. Verrò a bussare alla tua porta per le otto >. Bucky mi diede un ultimo bacio per poi dirigersi verso l'ascensore.

< Dove vai, non fai colazione? >.

< Vado in palestra ad allenarmi con Steve > disse prima di sparire dietro le porte dell'ascensore. 

Rimasi da sola e finii di fare colazione. Dopo aver dato una pulita alla cucina, andai in camera mia e, non avendo nulla da fare, iniziai a cercare un outfit per stasera così da non perdere tempo dopo. Bucky aveva detto di mettermi qualcosa di semplice, così avevo optato per un jeans nero ed un maglioncino lilla che non riuscivo a trovare. Cercai in tutta la mia stanza, ma non lo trovai, così andai in camera di Bucky per vedere se lo avevo lasciato da lui. Entrai nella sua stanza ed andai dritta all'armadio. Lo aprii ed iniziai a cercare. Dopo qualche minuto lo trovai sotto un mucchio di vestiti e, quando lo presi, dall'armadio cadde un diario. Lo raccolsi e lo aprii per leggere la prima pagina, ma il rumore della porta che si apriva mi fece sobbalzare. Rimisi il diario a suo posto e chiusi immediatamente l'armadio.

<  Y/n che ci fai qui? > chiese Bucky.

< Ero venuta p-per prendere il maglione. Ora vado > dissi uscendo dalla sua stanza.

Tornai in camera e mi misi a sedere sul letto. Che ci faceva Bucky con un diario? E perché lo teneva nascosto nell'armadio? Non mi aveva mai detto di avere un diario ed era strano perché tra di noi non c'erano segreti. Passai tutto il giorno a pensare a quel maledetto diario finché non si fecero le sette e mezza ed iniziai a prepararmi. Mi vestii, misi un po' di mascara e del profumo. Mi pettinai i capelli e presi una borsetta nera dove misi il telefono e dei soldi. Stavo andando verso la porta quando sentii bussare. Aprii la porta e vidi Bucky. Aveva un paio di jeans, una maglietta nera e portava anche un giubbotto di pelle, che metteva in risalto i suoi bicipiti.

< Sei bellissima > disse prima di posare le sue labbra sulle mie per darmi un dolce bacio.

< Anche tu > dissi facendogli l'occhiolino.

Una volta usciti dall'edificio, Bucky si avvicinò ad una moto e mi porse un casco.

< Ma questa non è la moto di Steve? > domandai confusa. Steve teneva molto alla sua moto e non l'aveva prestata mai a nessuno fino ad oggi.

IMMAGINA BUCKY BARNESDove le storie prendono vita. Scoprilo ora