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Il giorno seguente mi alzai con un forte mal di testa. Mi rigirai nel letto e mi accorsi che Bucky si era già alzato. Presi il telefono per vedere l'ora e vidi che erano le due e mezza del pomeriggio. Mi ributtai con la faccia nel cuscino e cercai di riaddormentami ma una voce me lo impedì.

< Buongiorno splendore. Finalmente ti sei svegliata, stavo iniziando a pensare che fossi morta > disse Bucky ridendo.

< Buongiorno > dissi con la faccia ancora spiaccicata contro il cuscino.

Bucky si stese affianco a me e mi abbracciò. Sentii una strana sensazione di freddo e bagnato, mi girai verso Bucky e vidi che era tutto bagnato ed aveva un asciugamano attorno alla vita.

< Bucky ma che fai, perchè sei bagnato? >.

< Sono tornato dalla palestra e mi sono fatto una doccia > rispose facendomi stendere sopra di lui. < Buongiorno > ridisse prima di darmi un dolce bacio.

< Ora per colpa tua sono tutta bagnata > dissi alzandomi dal letto.

< Dove? > domandò Bucky con un sorrisetto perverso in viso.

< Buck! > dissi lanciandogli un cuscino in faccia.

< Stavo scherzando > disse ridendo.

Entrai in bagno e chiusi la porta. Mi spogliai e mi buttai sotto la doccia per riuscire a darmi una svegliata. Quando uscii dalla doccia, mi avvolsi nel mio accappatoio ed uscii dal bagno andando a prendere dei vestiti. Volevo stare comoda quel giorno, così presi dei pantaloni di una tuta ed una maglietta di Bucky. Mi vestii e mi asciugai i capelli. Anche Bucky, nel frattempo, si era vestito ed ora stava dando una sistemata alla camera. Finii di prepararmi ed andai ad aiutare Bucky a rifare il letto. Intanto in corridoio si sentivano delle persone urlare, così andai a vedere che succedeva. Vidi mio padre e Steve, non molto lontani dalla porta della mia camera, che stavano avendo una discussione accesa.

< Papà che sta succedendo? Perché urlate? >.

< Y/n... > iniziò a dire Steve, ma mio padre lo interruppe.

< Dov'è Bucky? > domandò mio padre piuttosto arrabbiato.

< I-in camera > dissi indicando la porta alle mie spalle.

Mio padre non disse una parola ed entrò direttamente nella mia stanza. Io e Steve lo seguimmo dentro. Appena mio padre vide Bucky gli sferrò un pugno dritto in faccia. Bucky perse l'equilibrio e cadde a terra. Mio padre si avvicinò ancora di più ed iniziò a tirargli dei calci allo stomaco. Si posizionò sopra di lui e continuò a dargli pugni in faccia.

< Papà! > urlai < Papà, cosa fai? Steve per favore fa qualcosa > non volevo usare i miei poteri contro mio padre per fermarlo, non l'avevo mai fatto e preferivo continuare a non farlo, così preferii che intervenisse Steve.

Steve si avvicinò a mio padre e lo fermò, allontanandolo da Bucky. Andai verso Bucky per vedere come stava. Aveva il viso coperto di sangue. Lo aiutai a mettersi a sedere e presi una maglietta da sopra il letto per tamponare il sangue che gli stava uscendo dal naso. < O mio dio! Bucky stai bene? > domandai preoccupata.

< Si, tranquilla >.

< Tony, Tony basta. Esci per favore > disse Steve che stava cercando di tenere mio padre ed evitare che si ributtasse addosso a Bucky.

< Non è finita qui Bucky. Evito di farti fuori perché sei il ragazzo di mia figlia e so quanto tiene a te > urlò mio padre.

< Mi spieghi cosa sta succedendo papà? >.

IMMAGINA BUCKY BARNESDove le storie prendono vita. Scoprilo ora