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8 mesi dopo

Ero al nono mese di gravidanza e tra meno di due settimane sarebbe nato il bambino. Avevo un pancione enorme ed aspettavo un bel maschietto. Quando dissi a mio padre di essere incinta, scoppiò in lacrime e ne fu davvero contento. Grazie alla gravidanza, ero riuscita a distrarmi e a non pensare a Bucky anche se a volte, involontariamente, mi tornava in mente. In questi mesi Steve mi aveva aiutato molto. Mi aveva accompagnato a quasi tutte le visite, a comprare il necessario per l'arrivo del bambino e mi era stato vicino cercando di farmi concentrare sul bambino e non su Bucky.

Io e Steve eravamo in macchina e stavamo tornando all'Avengers Tower. Mi aveva appena accompagnato all'ultima visita prima del parto ed ora stavamo tornando a casa. Steve parcheggiò la macchina ed, insieme, ci dirigemmo verso l'interno dell'edificio.

< Allora hai scelto il nome del piccolo? > mi chiese Steve entrando in ascensore.

< Si, ma voglio dirlo dopo la nascita > risposi posando una mano sulla pancia. Steve mi sorrise e mi accompagnò fino alla mia camera.

< Ci vediamo domani > disse prima di girarsi ed andare verso la sua stanza.

Si era fatta sera e, dopo aver mangiato qualcosa, tornai in camera e mi preparai per andare a letto. Mi lavai i denti e misi il mio pigiama, prima di infilarmi sotto le coperte e mi addormentai. Dopo qualche ora mi svegliai per colpa del bambino che non smetteva di scalciare. Presi il telefono per leggere l'orario e vidi che erano le quattro del mattino. Cercai di riprendere sonno, ma non ci riuscii, così mi alzai dal letto e decisi di andare in cucina per farmi un thè. Quando uscii dalla camera, incontrai Steve in corridoio che, come me, era appena uscito dalla sua stanza.

< Non riesci a dormire? > gli chiesi sussurrando per non svegliare gli altri.

< No > rispose avvicinandosi < Vedo che anche tu hai problemi a dormire. Come mai sei sveglia? >.

< Qualcuno sta facendo un party qui dentro e non mi lascia riposare > dissi indicando il mio pancione.

< Almeno c'è qualcuno che si diverte > disse Steve ridendo.

< Già > dissi ridendo con lui. < Stavo andando in cucina per farmi un po' di thè, ne vuoi una tazza anche tu? >.

< Si, forse mi aiuterà a prendere sonno > rispose seguendomi in cucina.

Steve si mise a sedere su uno sgabello mentre io andai a mettere l'acqua sul fuoco e presi le bustine del thè insieme a due tazze. Quando l'acqua bollì, ne versai un po' nelle due tazze e ne porsi una a Steve andandomi a sedere su uno sgabello affianco al suo.

< Grazie > disse Steve facendo il primo sorso della bevanda.

Anche io iniziai a sorseggiare il thè e, dopo qualche minuto di assoluto silenzio, gli chiesi < Come mai non riesci a dormire? >.

< Incubi >.

< Che tipo di incubi? > domandai incuriosita.

< Niente di che > rispose secco < Si è calmato il bambino? > mi chiese cercando di cambiare argomento per evitare la mia domanda.

< No > risposi < È come se stesse prendendo a calci qualcuno > dissi ridendo.

< Tutto suo padre > disse Steve sorridendo ed io con lui.

Passò circa un'ora ed io e Steve eravamo seduti in cucina a parlare del più e del meno quando avvertii una strana sensazione. Istintivamente portai una mano sulla mia pancia e mi alzai dalla sedia. Steve preoccupato si avvicinò a me e mi chiese se andasse tutto bene.

IMMAGINA BUCKY BARNESDove le storie prendono vita. Scoprilo ora