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< Y/n è tuo padre >.

< Rispondi tu per favore > gli dissi con lo spazzolino in bocca.

< Pronto? > disse Bucky rispondendo al telefono. < Cosa? Tony calmati non sto capendo >. Tornai in camera e mi misi a sedere sul letto. 

< Si, arriviamo > disse Bucky chiudendo la chiamata < Y/n preparati dobbiamo andare all'Avengers Tower >.

< Perché? >.

< Dobbiamo andare veloce, non sei al sicuro qui > disse Bucky prendendo una sacca ed iniziando a metterci dentro dei vestiti.

< Va bene, però mi dici cosa sta succedendo? > gli domandai rivestendomi.

< Dei membri rimasti dell'Hydra ti stanno cercando, dobbiamo andare da tuo padre. Sei pronta? >.

< Si >.

Bucky chiuse la sacca e me la diede. Andò verso l'armadio, lo aprì e prese una pistola e dei caricatori. 

< Andiamo > disse Bucky prendendomi per mano.

Uscimmo di casa e prendemmo il primo taxi che ci portò subito all'Avengers Tower. Entrammo nell'edificio dirigendoci verso l'ascensore. Quando le porte dell'ascensore si aprirono sull'ultimo piano del palazzo vidi mio padre fiondarsi verso di me e mi strinse tra le sue braccia.

< Y/n sei qui >.

< Papà mi spieghi che succede? >.

< Y/n l'Hydra ti sta cercando, vogliono i tuoi poteri >.

< I-i miei poteri? A cosa gli servono? >.

< Non lo so piccola, ora va in camera. Bucky ci pensi tu? >,

< Si > disse Bucky cingendo la mia vita con il suo braccio.

Io e Bucky iniziammo ad andare alla mia vecchia camera quando mio padre urlò.

< Y/n sta giù >.

Mi girai e vidi che dall'ascensore uscirono una decina di uomini armati che iniziarono a sparare. Mio padre indossò la sua armatura ed io mi posizionai davanti a Bucky. Mi concentrai e, con i miei poteri, creai una barriera per proteggerci dai proiettili. Bucky prese la sua pistola e rispose al fuoco. Mio padre iniziò a combattere, mentre io cercavo di coprire le spalle sia a Bucky sia a mio padre. Ad un certo punto, un uomo si avvicinò a me e mi diede un pungo in faccia che mi fece cadere per terra. Allungai le braccia contro di lui e lo scaraventai contro la finestra che si ruppe e l'uomo precipitò di sotto. Mi rialzai e continuai a combattere contro un altro membro dell'Hydra che mi aveva appena attaccato. Riuscii a dargli un calcio nello stomaco che lo fece indietreggiare così, con i miei poteri, riuscii ad allontanarlo scagliandolo contro il muro. Mi girai per vedere in che situazione era Bucky e vidi che era a terra privo di sensi. Gli corsi incontro e mi inginocchiai affianco a lui. 

< Bucky svegliati. BUCKY! > urlai scuotendolo.

< Y/n va via > urlò mio padre che stava combattendo contro ben 4 uomini.

Presi Bucky sotto le braccia ed iniziai a trascinarlo via da quel macello ma qualcuno mi colpì alla testa. Iniziò a girarmi la testa e la mia vista si annebbiò. L'ultima cosa che riuscii a sentire, fu la voce di mio padre che mi chiamava poi... il buio più totale. Ero svenuta.

Quando riaprii gli occhi, mi ritrovai stesa su un letto in una stanza buia ed angusta, dove l'unica via di fuga era una porta alla sinistra del letto. Mi alzai dal letto e mi diressi verso la porta cercando di aprirla, ma ovviamente era chiusa. Ero molto stanca e mi faceva molto male la testa, così mi ristesi sul letto. Il rumore della porta che si aprì mi fece alzare di scatto e vidi un uomo entrare nella stanza.

< Sei sveglia, iniziavo a pensare fossi morta > disse afferrandomi per un braccio e mi trascinò di peso fuori dalla stanza.

< Lasciami andare > urlai cercando di liberarmi.

La sua presa divenne sempre più forte e, quando mi lasciò il braccio, mi venne un livido. Mi spinse facendomi cadere di faccia sul pavimento.

< Alzati > mi disse dandomi un calcio nel fianco.

< Non toccarla > urlò una voce a me familiare. Alzai lo sguardo e vidi Bucky legato ad una sedia.

< Bucky > dissi andandogli incontro, ma l'uomo mi prese e mi legò ad un ad una sedia. < Cosa volete da me? >.

L'uomo non rispose ed uscì dalla stanza chiudendo la porta a chiave.

< Da quanto siamo qui? > domandai a Bucky.

< Quasi due giorni penso > rispose Bucky < Y/n mi dispiace > disse dopo qualche minuto, tenendo la testa bassa e gli occhi fissi sul pavimento.

< Bucky guardami > dissi e lui alzò il viso. Il suo sguardo incontrò il mio e vidi che aveva gli occhi lucidi < Non è colpa tua >.

< Invece si, dovevo proteggerti e guarda dove siamo finiti >.

< Bucky smettila, non è colpa tua. Pensa ad un modo per andare via da qui >.

< E come? Ti ricordo che siamo incatenati a delle sedie >.

Dopo qualche minuto mi venne un idea. Chiusi gli occhi e mi concentrai per riuscire a rompere le catene intorno ai miei polsi.

< Y/n che stai facendo? >.

< Bucky ho bisogno di silenzio >.

Bucky rimase in silenzio ed io continuai a concentrare le mie energie sulle mie mani finché creai come delle onde che riuscirono a rompere le catene che avevo ai polsi. Mi tolsi anche le catene alle caviglie ed andai a liberare Bucky. Si alzò dalla sedia e mi strinse tra le sue braccia.

< Stai bene? Sei ferita? > domandò Bucky posando una sua mano sul mio addome.

< No, sto bene >.

< Andiamocene da qui > disse dirigendosi verso la porta. Bucky diede un pugno alla porta con il suo braccio in vibranio, ma non riuscì ad aprirla. Continuò a sferrare pugni ma niente.

< Bucky non si apre > gli dissi, ma sembrava non sentirmi e continuò a dare pugni alla porta. < Bucky > gli misi una mano sul suo braccio e lo feci fermare < Ehi, vieni qui > dissi abbracciandolo.

< Scusami > disse Bucky con le lacrime che gli rigavano le guance.

< Ehi sta tranquillo usciremo da qui > dissi asciugandogli le lacrime. < Quando verranno ad aprire la porta iniziamo a combattere e scappiamo >.

Bucky stava per dire qualcosa ma un rumore lo interruppe. Qualcuno stava aprendo la porta, così ci mettemmo con la schiena contro il muro aspettando che entrasse. Quando lo stesso uomo che mi aveva portato in quella stanza entrò dentro, Bucky gli diede un calcio facendolo cadere a terra, lo disarmò e gli sparò con la pistola che gli aveva preso.

< Vieni > mi prese per mano ed uscimmo dalla stanza.

< Dove si va ora? > chiesi guardandomi intorno. Eravamo in un palazzo abbandonato e tutto ciò che riuscivo a vedere erano corridoi che sembravano infiniti, ma nessuna uscita.

< Di qua > disse Bucky dirigendosi verso sinistra, ma subito dopo comparvero dei membri armati dell'Hydra che iniziarono a spararci. Bucky si posizionò davanti a me rispondendo al fuoco e riuscì a colpirne qualcuno. Nel frattempo anche dall'altro lato del corridoio arrivarono altri uomini. Iniziai ad usare i miei poteri contro di loro, scaraventandoli a terra. Riuscii a liberarmi di loro ed aiutai Bucky.

< Andiamo via prima che ne arrivino altri > disse Bucky una volta che tutti i membri dell'Hydra furono a terra. 

Ci dirigemmo verso le scale e scendemmo di sotto. Finalmente arrivammo all'uscita ma era sorvegliata da due guardie. Appena ci videro, ci vennero incontro. Uno andò verso Bucky, mentre l'altro si diresse verso di me ed iniziò a sferrare dei pugni. Riuscii a schivarli e lo colpii in faccia. L'uomo si portò una mano sul volto e dal suo naso iniziò ad uscire del sangue. Infastidito, iniziò a colpirmi più forte. Mi diede un pugno in pieno viso e colse l'occasione in cui ero distratta per tirarmi un calcio sull'addome. Caddi a terra e presi una forte botta in testa che mi fece svenire nuovamente.

IMMAGINA BUCKY BARNESDove le storie prendono vita. Scoprilo ora