<29>

1.4K 72 11
                                        

Qualche giorno dopo aver avuto quella conversazione con Pepper, decisi di parlare a Bucky del mio forte stress dovuto agli innumerevoli tentativi falliti di avere un figlio. Non riuscivo più a sostenere quella situazione e dovevo parlargliene, ma non riuscivo a trovare un momento in cui ero sola con Bucky per dirglielo. Ultimamente era molto assente. Non era quasi mai a casa. Trascorreva le sue giornate alla base ad allenarsi e progettare missioni insieme agli altri e tornava a casa solo la sera tardi.

Era un normalissimo martedì e mi ero appena svegliata. Guardai la sveglia sul comodino affianco al letto e vidi che erano le sette e mezza. Quella mattina mi ero svegliata abbastanza presto perché dovevo incontrarmi con Wanda. Mi girai verso Bucky e vidi che stava ancora dormendo così mi diressi verso il bagno per prepararmi, cercando di fare il minimo rumore per non svegliarlo. Una volta lavata e vestita andai in cucina per fare colazione. Iniziai a preparare del caffè quando sentii dei passi dietro di me, mi girai e vidi Bucky. Le sue braccia avvolsero la mia vita e mi diede un bacio fugace sulla fronte. Guardandolo attentamente notai che era già vestito, aveva un paio di jeans ed una maglietta a maniche corte. Era strano perché, di solito, Bucky usciva di casa più tardi.

Così, incuriosita, gli domandai < Dove vai così presto? > mentre versai il caffè in due tazze.

< Tra poco devo andare da Steve > rispose prendendo la sua tazza ed iniziando a sorseggiare la bevanda. < Dopo tutti questi incontri per pianificare al meglio la missione dobbiamo mettere in atto il nostro piano >.

< Quindi andate in missione? >.

< Si, partiamo domani mattina > rispose Bucky < Tranquilla non è niente di pericoloso > aggiunse percependo la mia preoccupazione nella domanda.

Bucky aveva partecipato e continuava a partecipare a molte missioni ed ero sempre preoccupata quando partiva, avevo paura potesse succedergli qualcosa. Prima che io e Bucky avessimo James ero molto meno in ansia rispetto ad ora. Adesso ogni volta che partiva ero molto agitata, avevo paura che potesse non tornare perché, nonostante Bucky se la cavasse, ero terrorizzata dall'idea che James potesse perdere nuovamente il padre.

< Y/n tranquilla non mi succederà nulla > ripeté Bucky vedendo che lo stavo fissando in silenzio. Si alzò e venne verso di me stringendomi tra le sue braccia < Me la caverò come sempre >.

< Si lo so, non stavo pensando a questo > gli dissi facendo un sorso del mio caffè.

< Allora a cosa stavi pensando? > chiese Bucky.

< Ecco... devo dirti una cosa > iniziai cercando di capire come dirglielo.

< Dimmi > disse lui aspettando che io parlassi.

< Ecco in quest'ultimo periodo io... > iniziai a dire ma fui interrotta dal mio telefono che iniziò a squillare, lo presi e vidi che era Wanda così risposi < Wanda dimmi... sono già le otto? Scusami non me ne ero accorta... si arrivo subito aspettami lì > dissi riagganciando.

Wanda mi stava aspettando alla caffetteria già da dieci minuti. La conversazione con Bucky mi aveva distratto e non mi ero accorta dell'orario. Finii il caffè in un sorso e portai la tazza nel lavandino.

< Devo andare, Wanda mi sta aspettando > dissi prendendo la borsa e le chiavi di casa.

< Va bene ma cosa mi dovevi dire? > chiese Bucky curioso.

< Nulla di importante, te lo dirò stasera. Ora vado > risposi andando verso di lui per lasciargli un casto bacio sulle labbra < Rimani tu con James? >.

< Si, lo porto insieme a me da Steve. Dopo lo puoi venire a riprendere? > chiese Bucky.

< Si, a dopo > dissi prima di uscire di casa e raggiungere Wanda.

IMMAGINA BUCKY BARNESDove le storie prendono vita. Scoprilo ora