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Arrivai in ospedale e, dopo aver parcheggiato, raggiunsi direttamente la stanza dove si trovava mio padre. Quando entrai dentro trovai mio padre seduto sul letto e Pepper seduta su una sedia lì vicino che stavano parlando.

< Y/n > esclamò Pepper quando mi vide e mio padre si girò a guardarmi. Aveva un espressione stanca in volto, ma appena mi vide, sul suo viso apparve un sorriso ed i suoi occhi divennero lucidi.

< Ciao papà > dissi con voce tremante. Anche se ero lì, a soli due passi da mio padre, non riuscivo ancora a credere che si fosse svegliato. < Come stai? > gli chiesi avvicinandomi a lui.

< Sono un po' stanco > rispose con voce lieve e strinse la mia mano nella sua < Ma ora che sei qui sto meglio > disse e fece per abbracciarmi ma un'improvvisa fitta alla schiena, che lo fece gemere di dolore, glielo impedì.

< Ehi fai piano > disse Pepper aiutandolo a rimettersi con la schiena poggiata al cuscino.

< Volevo solo abbracciare mia figlia > disse mio padre sbuffando < Dov'è James? > mi chiese.

< È rimasto a casa con Bucky > risposi e, proprio in quell'istante, entrò il medico che aveva seguito mio padre durante questi sei mesi di coma. Il dottore si avvicinò a noi e ci salutò.

< Mi dispiace interrompervi ma Tony deve andare a fare una TAC. Farò venire due infermiere per aiutarla a spostarsi > disse il dottore a mio padre < Ve lo riporto tra un quarto d'ora > disse sorridendo ed uscì dalla stanza.

< Non è passata nemmeno un'ora dal mio risveglio dal coma e sono già stanco di stare in ospedale ed essere spostato a destra e a sinistra > borbottò mio padre tirando un sospiro.

Subito dopo entrarono due infermiere e spinsero il letto, con sopra mio padre, fino all'ascensore alla fine del corridoio. Il dottore era ancora fuori dalla stanza di mio padre e stava leggendo dei documenti che aveva in mano così mi avvicinai a lui per saperne di più sulla situazione di mio padre.

< Mi scusi > dissi ed il medico alzò lo sguardo dai suoi documenti. < Volevo chiederle una cosa >.

< Y/n dimmi pure >.

< Quali sono le condizioni di mio padre? Si riprenderà? >.

< Dobbiamo ancora fare molti esami prima di poter dire se si riprenderà o meno, ma credo che abbia buone possibilità > disse con un sorriso caloroso < Ovviamente dovrà rimanere qui ancora per un po' per fare degli accertamenti e dovrà anche fare della fisioterapia dopo sei mesi di coma >.

< Certo capisco >.

< Mi scusi ma ora devo andare > disse prima di allontanarsi.

Andai a sedermi su una sedia in corridoio e Pepper si avvicinò mettendosi a sedere nella sedia affianco. Aveva due bicchieri di caffè nelle mani e me ne porse uno rivolgendomi un sorriso. Le sorrisi a sua volta, presi il bicchiere ed iniziai a sorseggiare la bevanda calda nell'attesa. Passò circa un quarto d'ora e mio padre non era ancora tornato. Io e Pepper eravamo ancora sedute in corridoio aspettando che tornasse quando iniziò a squillare il telefono di Pepper. Rispose e si alzò dalla sedia andando in un posto più isolato per parlare. Nell'attesa, decisi di prendere il telefono e mandare un messaggio a Bucky per informarlo sulle condizioni attuali di mio padre e sapere se andava tutto bene con James, così iniziai a frugare nella borsa alla ricerca del mio telefono. In quel preciso istante una mano si posò sulla mia spalla e sentii la voce di Steve chiamarmi.

< Steve! > esclamai abbracciandolo, sorpresa di vederlo < Che ci fai qui? >.

< Bucky mi ha detto che Tony si era svegliato dal coma. Così sono venuto a vedere come sta > rispose sbirciando nella stanza di mio padre < Dov'è? > chiese notando che non era nella stanza.

IMMAGINA BUCKY BARNESDove le storie prendono vita. Scoprilo ora