13) Combattimento

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Il mio obiettivo è mordere l'avversario nella zona retromandibolare, sul collo, per metterlo definitivamente fuori gioco.
I miei morsi dovranno esercitare una compressione violenta non appena mi ritroverò parte del suo corpo sotto ai canini affilati, in modo tale da causare una lacerazione dei tessuti profondi tanto grave da mozzargli il capo di netto; le mie mosse dovranno essere precise, rapide ed i miei denti dovranno affondare con accuratezza e precisione direttamente in punti letali.
In poche parole, dovrò dar sfogo all'assassina seriale che il mio essere nasconde ma per cui sono stata selezionata dalla natura.
Ringhio minacciosamente parandomi di fronte a Jacob, che scuote la testa e si scrolla la neve di dosso con un guaito.
《Astrid... Non avrai mica intenzione di voltarci le spalle?》Mi rimprovera Riley, in tono sinistro.
Combattere contro Riley è l'ultima cosa che mi sognerei di fare in tutta la mia vita, ma sta diventando troppo pericoloso.
Il mio ringhio si intensifica, mentre scopro i denti affilati e raschio con le zampe il suolo coperto di neve.
È un sì.
Jacob mi affianca, ma io lo spingo via con un guaito; lui alza il mento guardandomi con aria interrogativa, mentre io struscio la testa contro la sua pelliccia fulva. Poi torno nella mia regale compostezza e pianto i miei occhi in quelli di Riley, mentre assumo una posizione d'attacco.
Il cuore mi martella nel petto quasi come volesse uscire dalla mia folta pelliccia candida come la neve.
Riprendo a ringhiare, sfidando il mio avversario.
Quest'ultimo, disegnando un ghigno beffardo sul volto, si scaglia su di me ed inizia ad incalzarmi con una serie di colpi senza lasciarmi tregua.
Schivo, paro, graffio, mordo, ma  inizio anche a retrocedere dato che le continue mosse del mio avversario non mi lasciano il tempo di contrattaccare.
Nessuno dei due sembra avere punti deboli: alterniamo entrambi attacco e difesa, morsi e pugni, graffi e calci rimanendo sempre alla pari e senza mai prevaricare l'uno sull'altro.
Riley cerca di avvolgermi le braccia attorno al busto, ma io glielo impedisco ruotando su me stessa e allontanandolo quanto basta con le fauci spalancate; cerca di salirmi sul dorso con la stessa intenzione di prima, ma io lo disarciono con forza e lo scaravento al suolo con violenza, facendogli comparire una screpolatura lungo una tempia.
In un suo attimo di esitazione approfitto della sua posizione per balzargli addosso e, tenendogli gli avambracci incollati al suolo, tento di morderlo nel punto prestabilito, ma il vampiro non si fa cogliere impreparato e mi spinge via con un calcio alle anche.
Per un attimo non è altro che dolore.
Riley non perde tempo e mi è di nuovo addosso: dopo aver compiuto un lungo balzo atterra sul mio dorso, avvolgendo le braccia attorno alla mia pancia; prima che possa iniziare a stringere però, mi butto di schiena nella neve, in modo tale da fargli subire non solo l'impatto con il suolo ma anche la pressione di tutto il mio peso.
Lui urla di dolore ed io ne approfitto per rimettermi in piedi e morderlo sul collo con violenza, senza pietà, fino a che la carne tra le mie fauci si strappa ed i miei denti si chiudono attorno ad un pugno d'aria.
Nel mio cuore si fanno strada la tristezza ed il dispiacere per aver ucciso mio cugino, per vederlo inerme con la testa mozzata sapendo che tutto ciò è avvenuto per opera mia.
Tuttavia, ho vinto.
Poggio una zampa sul petto del vampiro e alzo la testa con fierezza; solo in questo istante mi accorgo che tutto il branco si è riunito attorno alla radura per osservare la scena ed il mio cuore inizia a battere con più insistenza.
Sam è in cima ad una roccia in tutta la sua imponenza a guardare la scena, la pelliccia nera come l'ebano che ondeggia alla carezza del vento.
Abbasso le orecchie, intimorita, ma poi prendo il coraggio a quattro mani e le frizzi con fierezza, sfidandolo con lo sguardo.
Poi sento un dolore lancinante al fianco, come se fossi a contatto con del ghiaccio mescolato a ferro liquido; giro leggermente la testa e vedo una macchia rossa espandersi a contrasto con la mia pelliccia bianca.
Guaisco e ritorno umana, portandomi immediatamente una mano sulla ferita e accasciandomi a terra.
Jacob, che fino ad adesso era rimasto con Bella ed Edward, scatta in avanti per aiutarmi ma Sam, con un ringhio, gli intima di non avvicinarsi.
《Riley, no!》Grida Victoria, fuori di lei.
Aveva assistito al duello con attenzione, atterrita, sconvolta, impressionata dalle mie abilità.
Rimanendo a debita distanza, la vampira digrigna i denti per il dolore e, guardando Bella con odio, sembra ancora fidarsi di me: 《Non ci capiterà più un'occasione del genere! Astrid, ora!》
《No, Victoria... Basta così 》Dico con un filo di voce.
《Se non vuoi combattere, allora vorrà dire che quando avrò finito con lei morirai anche tu! Questo è per te, James》Grida la vampira, scagliandosi contro Bella.
Raccolgo le ultime energie dagli angoli più remoti del mio corpo e mi ritrasformo in un battito di ciglia, balzando di fronte alla ragazza mezza frazione di secondo prima che quest'ultima venisse assalita dalla Fredda.
Rotoliamo entrambe nella neve, mentre guaisco per il dolore causato dall'impatto della ferita con il suolo.
La tensione è palpabile mentre io e la mia avversaria ci rimettiamo in piedi e ci azzuffiamo senza tregua né pietà.
I suoi colpi sono rapidi e precisi ed ai miei occhi risulta difficili individuarli, dato che ho la vista offuscata dal bruciore; i miei movimenti sono più lenti e poco efficaci e presto mi rendo conto di non aver molte possibilità di vincere.
Tuttavia, dopo aver illuso la mia avversaria di avere la vittoria in pugno, riesco a disarcionarla e a conficcare i denti nel suo collo in un ultimo morso disperato.
Mi sforzo di stringere più forte che posso, sempre di più, sempre di più,  finché le forze mi abbandonano e stramazzo a terra assieme al corpo decapitato di Victoria.
Ce l'ho fatta di nuovo.
Alcune mani si allungano verso di me mentre il mondo sembra cominciare a girare in una nebbia turbinante fatta di visi sfocati, colori e luci. La sensazione di un paio di braccia sotto le ginocchia mi fa scendere un brivido caldo lungo la schiena ma, prima ancora che possa rendermi conto di cosa stia succedendo davvero, il buio mi avvolge nel suo tenebroso abbraccio.

𝕌𝕟 𝔸𝕞𝕠𝕣𝕖 𝔼𝕥𝕖𝕣𝕟𝕠 || 𝙹𝙰𝙲𝙾𝙱 𝙱𝙻𝙰𝙲𝙺Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora