9) Esilio

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《Vi prego, posso spiegare!》Dico, con voce rotta.
Durante il viaggio di ritorno non ho fatto altro che tentare di dare ai Cullen delle spiegazioni che prima volevano tanto e che adesso sembrano non volere più.
Ho la gola scorticata, un bruciore che mi pervade il palato, le labbra secche e gli occhi traboccanti di lacrime: il fatto che Edward mi abbia accusata di tradimento mi ha aperto una voragine dentro ed il fatto che non mi stia rivolgendo la parola mi sta facendo salire l'ansia nel petto.
Le mie tempie pulsano a ritmo del battito cardiaco quando arriviamo alla radura dei Quileute, riuniti all'esterno assieme a Bella.
È notte fonda, la luce della luna è pallida e debole, ma io riesco a vedere come se al momento stia spendendo il sole di mezzogiorno.
Vedere il volto di Jacob mi fa sentire investita da una potente folata d'aria che mi apre a forza i polmoni, facendomi tornare a respirare come se fossi stata in apnea per una vita intera; per un momento mi sembra di poter avere un paio d'ali possenti, tanto lunghe da farmi da strascico ma, quando lo vedo avvicinarsi con espressione seria, il mio cuore ha un sussulto.
Cammina a grandi falcate verso di me con aria autoritaria, con alle spalle Sam,《Astrid, dove sei stata?!》 Mi chiede, come se volesse rimproverarmi.
Socchiudo le labbra e prendo un respiro profondo, pronta a spiegargli tutto, ma Edward mi precede con fare rabbioso; si avvicina velocemente a Jacob, il volto a un soffio dal suo, mentre gli occhi sembrano schizzargli fuori dalle orbite: 《Durante la battuta di caccia abbiamo visto la tua Cagnolina prendere accordi con Riley Bears, ecco dov'era!》
Jacob inclina la testa verso di me, guardandomi senza capire; il suo petto si alza e si abbassa sempre più velocemente, le sue narici si allargano leggermente e la sua mascella si sigilla saldamente.
《Non è andata così! Jake, ti prego, devi credermi!》Cerco di giustificarmi, in tono disperato.
Jacob cerca conferma in quanto detto da Edward negli occhi di Carlisle, il quale annuisce con aria affranta.
《Alice ha avuto una visione e l'abbiamo beccata》Interviene Emmet, allontanando Edward dai due licantropi.
La vampira annuisce e abbassa lo sguardo.
《Astrid... Come hai potuto?》Mi chiede Bella, avvicinandosi con cautela.
《Stalle lontano, Bella! Non possiamo più fidarci di lei!》 Grida Edward, cingendole la vita.
Schiocco la lingua in segno di disapprovazione e cerco di ribattere, ma Sam mi zittisce con un rapido gesto della mano prima ancora che dalle mie labbra socchiuse possa uscire un qualsiasi tipo di suono. Il respiro mi inciampa letteralmente in gola.
《Pensavo di essere stato chiaro: non bugie nel mio branco》Mi rimprovera il capobranco, mentre una lacrima calda scavalca le ciglia e mi solca la guancia destra.
《Vi prego, lasciatemi spiegare!》Dico, con voce spezzata.
《Io mi attengo ai fatti e non alle parole, lo sai》 Mi ammonisce Sam, con aria autoritaria, 《Chissà da quanto starai facendo il doppio gioco...》Commenta, passandosi una mano sul mento.
Leah e Seth corrono verso di me, ma Sam ordina loro di non avvicinarsi; Leah sta piangendo.
《Jacob... Tu mi credi... Vero?》Dico, mentre non riesco più a frenare le lacrime.
Il ragazzo alza lo sguardo e lo fissa nel mio, lasciandomi stupita nel vedere i suoi occhi lucidi: 《Perché dovrei farlo?》
Il mio cuore smette di battere. Il sangue sembra lasciare il posto a ghiaccio e metallo fuso, che si solidificano all'interno delle mie vene e mi inchiodano al suolo.
《Astrid...》 Sussurra Bella, con la sua solita espressione schifata che mi fa letteralmente perdere il controllo.
《È più forte di te intrometterti ovunque e rovinare tutto, vero?》Le dico, fremendo di rabbia.
《Basta così, ho preso la mia decisione: prenderai le distanze dal branco. Non potrai più rimanere nel nostro territorio. Vattene più lontano che puoi, prima che cambi idea e ti faccia dare la caccia al pari di Victoria》Mi ordina Sam, con fermezza.
Le mie ginocchia cedono, il mio respiro si fa pesante quasi come se l'aria attorno a me stesse scarseggiando, il mio cuore pulsa un ultimo battito.
《NO!》Grida Leah, tra i singhiozzi.
《Ti ho detto di andartene, vattene! Non sei degna di far parte del nostro branco!》 Tuona Sam, facendomi sobbalzare.
Lancio un'ultima occhiata carica d'odio a Bella, poi ai Cullen, infine i miei occhi si posano su Jacob, il quale si volta lentamente dalla parte opposta e si avvia verso l'edificio.
Il suo gesto mi fa sentire come se una lama fosse stata arroventata e poi conficcata nel mio petto con forza.
Indietreggio di un passo, poi di un altro, infine mi volto definitivamente e corro via senza voltarmi indietro.
La rabbia ed il dolore mi costringono a trasformarmi: i miei arti e la mia schiena si allungano e si ricoprono di una folta pelliccia candida, mentre rabbrividisco al contatto con l'erba umida sotto ai cuscinetti delle mie zampe.
Tronchi marroni, rami protesi verso la profondità  del cielo notturno e foglie dalle più svariate forme sono tutto ciò che mi circonda, che ha cambiato la mia vita in positivo e che ora dovrò lasciare per sempre.
Corro più veloce che posso, in preda al dolore, mentee le fronde degli alberi coprono ogni singolo spiraglio di luce che cerca di baciare il sottobosco e sembrano sussurrare una melodia malinconica ed inquietante al soffio delicato del vento.
Mentre cerco di svuotare la mente per concentrarmi sulla corsa, le voci di Sam, di Jake, di Edward rimbombano nella mia testa senza lasciarmi la possibilità di scacciare.
Salto un cumulo di rocce alto quanto uno steccato, perdo l'equilibrio e scivolo lungo un pendio scosceso di terriccio umido, ruzzolando fino al terreno pianeggiante.
Guaisco e scuoto il muso per riprendere pieno controllo si me stessa, poi continuo a correre sul terreno pianeggiante coperto da un tappeto di foglie secche.
Non ho più nessuno, sono di nuovo sola. Un tempo avevo trovato una mia dimensione a forza di rimanere abbandonata, ma ora che ho finalmente assaporato che cosa significa essere amati, è difficile tornare alla vita di un lupo solitario. Niente più confidenze con Leah, niente più scherzi con Seth, niente più follie con Paul, Embry... Niente più Jacob.
Sento i miei organi frantumarsi in mille pezzi e ridursi in cenere al solo pensiero di aver perso tutto questo per un'incomprensione.
Ma, in teoria, c'è ancora qualcuno disposto ad accogliermi; l'idea si fa strada nella mia mente semplice e letale.
Riley aveva ragione sul fatto che presto avrei preso in considerazione la sua proposta: in fin dei conti abbiamo un nemico comune... Bella la deve pagare per tutto il male che mi ha fatto!

𝕌𝕟 𝔸𝕞𝕠𝕣𝕖 𝔼𝕥𝕖𝕣𝕟𝕠 || 𝙹𝙰𝙲𝙾𝙱 𝙱𝙻𝙰𝙲𝙺Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora