21) Strategie

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《Mi staresti dicendo che Aro ha ingaggiato Astrid per uccidere Bella?》Chiede Edward, incredulo, serrando i pugni lungo i fianchi.
Jake sposta lo sguardo su di me, 《Sì》, risponde, in tono sbrigativo.
《Dobbiamo fare qualcosa, dobbiamo...》Inizia a riflettere Edward, incapace di stare fermo sul posto.
《Nulla. Non dovete fare assolutamente nulla. C'è in gioco la mia vita, non te lo dimenticare 》Sibilo io, ancora un po' frastornata.
《Se è per questo, ti ricordo che c'è in ballo anche la vita di Bella》Dice aggressivamente il vampiro.
《Tanto lei riesce sempre a salvarsi al contrario di me》Lo rimbecco io, facendolgli alzare gli occhi al cielo.
《Basta così voi due, non è questo il momento di litigare: abbiamo due vite in pericolo e dobbiamo concentrarci sulla formulazione di un piano per salvarle entrambe 》Interviene Jasper.
《Ha ragione》, lo appoggia Carlisle, 《Questa volta non abbiamo a che fare con semplici vampiri prevedibili, ma con professionisti che amano essere spietati e non si tireranno di certo indietro di fronte alla possibilità di trovare la soluzione al problema in un bagno di sangue. Alice, hai avuto qualche visione?》Chiede poi alla vampira, intenta a massaggiarsi le tempie.
《Sì. Jane verrà qui domani sera e... Astrid, avrà un motivo valido per usare il suo potere su di te. Tuttavia, Aro, Caius, Marcus, la Guardia... Verranno a prenderci》Spiega Alice.
《Non sia mai che me ne vada dritta una》Commento, mentre Jake soffoca una risata.
《Si combatte allora》Commenta Jacob, sistemandosi sulla poltrona e poggiando un gomito sul bracciolo.
《Le loro armi sono troppo forti: nessuno può resistere a Jane》Spiega Jasper, con espressione impassibile.
Al solo pensiero dei suoi occhi su di me sento un brivido perfettamente paragonabile ad un cubetto di ghiaccio che si diverte a scivolare lentamente lungo la spina dorsale.
Jake si accorge del mio improvviso cambio d'umore e copre la mia mano con la sua per darmi coraggio.
《E Alec è anche peggio》Aggiunge Alice, facendomi rabbrividire visibilmente al ricordo della sua nebbia paralizzante.
《Be',  basterà spiegare loro le cose come stanno realmente》Interviene Bella, cercando conforto nello sguardo del suo amato.
《Vengono per ucciderci, non per parlare》Le ricorda Emmet, appoggiato a braccia conserte contro lo stipite della porta.
《Ha ragione. Non ascolteranno noi... Ma forse altri li convincerebbero: Carlisle, tu hai amici in tutto il mondo!》 Esclama Edward, convinto di aver trovato finalmente la soluzione al problema.
《Non gli chiederò mai di combattere》 Afferma con determinazione il capo clan.
《Non combattere. Testimoniare. Se saranno in molti a conoscere le nostre reali intenzioni,  forse convinceremo i Volturi ad ascoltarci》.
《Questo lo possiamo chiedere ai nostri amici》Sussurra Esme al marito, accarezzandogli dolcemente un braccio per rassicurarlo.
Carlisle esita per un secondo,  poi annuisce leggermente: 《Inizieremo dai nostri parenti più prossimi, dagli amici più vicini, poi estenderemo il nostro appello anche ai clan più remoti》
《Non dimenticate che, se dovesse diffondersi la voce che state radunando un esercito di vampiri, loro uccideranno Astrid》Interviene Jake, in mia difesa.
《Nessuno dirà nulla a riguardo. Agiremo di nascosto》Ci rassicura Carlisle, in tono comprensivo.
Prendo un respiro profondo e chiudo gli occhi, mentre le dita di Jacob si intrecciano con le mie.
Anche se non sto guardando nella sua direzione, sento il suo sguardo su di me.
《In ogni caso, Astrid non rimarrà da sola》Aggiunge lui, con decisione, 《E nemmeno Bella lo sarà 》Dice, squadrando la ragazza rannicchiata tra le fredde braccia di Edward.
Il suo tocco mi rivela molte cose che in realtà non vorrebbe lasciar trasparire: come me, anche Jacob sembra avere un brutto presentimento.

Sono sola, lo sguardo perso su una parte del pavimento dove i raggi del quarto di luna che veleggia nel cielo, entrando dalla finestra cupa, disegnano un quadrato di luce pallida tagliata a scacchi dalle grosse inferriate ed intagliata in scompartimenti più piccoli dalle sbarre di ferro della gabbia.
Fuori, i ghigni spietati dei Volturi e le loro risate appaiono ovunque mi giri, nonostante provi a chiudere gli occhi e a tapparmi le orecchie con i palmi delle mani.
Una me disperata che spinge con forza contro la parete del recinto di metallo è la protagonista dell'incubo che mi fa visita ogni notte da dopo il rapimento da parte dei Volturi.
Mi sveglio di soprassalto, mentre dalla mia bocca esce un grido spaventato ed inizio ad ansimare: sembrava una scena così reale...
Mi metto automaticamente a sedere sul letto, gli addominali contratti e doloranti per la paura, la fronte imperlata di sudore, i capelli appiccicati alle tempie.
Delle braccia calde e forti mi cingono la vita, facendomi sobbalzare; la voce roca e piacevole di Jacob mi intima di fare silenzio, di calmarmi, mentre mi accarezza delicatamente la pelle per tranquillizzarmi.
《Ci sono qui io》Continua a sussurrare con sicurezza, mentre il mio battito cardiaco torna ad essere regolare, 《Non sei sola, ci sono qui io》Ripete ancora, asciugandomi una lacrima e rivolgendomi un tenero sorriso mentre, al posto delle parole, mi esce un gemito soffocato dalle labbra.
《Ho paura, Jake》Sussurro,  con voce spezzata.
《Non devi averne. Io sarò sempre qui con te, nulla potrà mai farti del male》Mi rassicura ancora lui, portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
《Promettimelo, ti prego》Sussurro, mentre lui mi guarda con dolcezza.
《Promesso. Adesso cerca di dormire》
《Non so se ce la faccio》
《Io sono sicuro di sì. Coraggio》
Mi stendo lentamente sul letto, mentre la mia schiena prova sollievo al contatto con il morbido materasso ed il mio collo gioisce nel poter sentire il cuscino soffice sotto di sé.
Jake tira la coperta fino alle mie spalle ed io chiudo gli occhi, lasciando che il calore delle sue braccia mi aiutino ad addormentarmi.

𝕌𝕟 𝔸𝕞𝕠𝕣𝕖 𝔼𝕥𝕖𝕣𝕟𝕠 || 𝙹𝙰𝙲𝙾𝙱 𝙱𝙻𝙰𝙲𝙺Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora