Camminare vicino a Jacob mi mette in forte soggezione: noi due, soli, in mezzo al bosco... Aspetta, Astrid, frena: non avrai mica le farfalle nello stomaco per una passeggiata fianco a fianco con Jake, spero! Andiamo, lo vedi che ogni tanto ti lancia delle occhiate divertite, quindi smettila di mantenere costante il rossore sulle tue guance! Coraggio, rompi il ghiaccio, non puoi continuare a rimanere un silenzio, hai così tante domande da fare!
"Come mai mi hai seguita nella foresta?" Gli chiedo, odiandomi a morte per aver scelto di fargli proprio quella domanda tra le tante che mi affollano la mente. Pronuncio la frase tutto d'un fiato, torturandomi le dita della mano sinistra per la tensione e per la paura di fare una brutta figura. Insomma, calmati, Astrid!
"Ho notato che avevi un comportamento diverso dal solito e ne ho riconosciuto il motivo, così ho deciso semplicemente di seguirti: se avessi affrontato la trasformazione da sola avresti potuto farti male e distruggere qualcosa" Dice, sorridendo, facendomi sprofondare in uno stato di tensione mai provato prima. Sorrido anch'io, nervosamente.
"Ma... Come farò a decidere quando trasformarmi? Proverò le stesse sensazioni che ho avuto prima?" Chiedo, non smettendo di scaricare la tensione sulle mani.
"No, le prossime trasformazioni saranno del tutto indolore; con il tempo, imparerai a trasformarti quando ti pare e piace, ma ora dovrai rassegnarti a diventare una Lupacchiotta ogni volta che ti arrabbierai".
Guardo verso il basso, completamente imbarazzata, sentendo i suoi occhi su di me.
"Pensi che Sam mi accetterà nel branco?".
"Ma certo che lo farà".
Sospiro, non del tutto convinta.
Jacob mi si piazza davanti, con un sorrisetto malizioso stampato sulle sue labbra perfette: "Puoi respirare quando mi parli, Lupacchiotta. Percepisco l'effetto che ho su di te, fisicamente: con me diventi nervosa" Dice, prendendomi le mani tra le sue, impedendomi di continuare a torturarmi le dita.
Sento il ritmo delle mie pulsazioni cardiache sulle tempie e arrossisco violentemente; il suo viso è pericolosamente vicino al mio, con un sorrisino malizioso stampato sulla sue labbra perfette. Abbasso la testa, immersa nell'imbarazzo più totale.
"Prima... Quando sei arrivato, ho provato una situazione che non sono riuscita a decifrare... Proverò la stessa emozione anche di fronte agli altri membri del branco?".
"È una domanda a cui potrei rispondere anche subito, senza pensarci, ma voglio aspettare a darti una spiegazioni. Un giorno ti risponderò, in un situazione diversa da questa, con meno impaccio. D'ora in poi rivestirò i panni del lupo della tua fiaba".
"Ma in tutte le storie che ho letto il ruolo del lupo è quello di sbranare la protagonista ".
"Almeno sai che il suo scopo è quello di mangiarti; ma devi ammettere che, solo la sua presenza, in realtà ti fa impazzire".
Socchiudo le labbra, pronta a ribattere, ma dalla mia bocca non esce alcuna parola, solo un suono strozzato carico di imbarazzo.
Lui sorride ancora una volta, poi si posiziona nuovamente al mio fianco: "Meglio muoverci, prima che il sole tramonti".Arriviamo dinnanzi ad una casa in legno, in una valle, circondata dalla foresta. Fuori dall'edificio, alcuni ragazzi a torso nudo stanno ridendo di gusto, spintonandosi l'un l'altro e masticando ogni tanto qualche piccola coscia di pollo.
"Ehi Jake, ma dove sei stato?!" Gli chiede uno dei quattro, dandogli una pacca sulla spalla.
Rimango dietro Jacob, non avendo il coraggio di aprire bocca.
"E lei chi è?" Chiede un altro, sorridendomi.
"Ragazzi, lei è Astrid. Si è appena trasformata e presto si aggregherà al branco. Lupacchiotta, loro sono Paul, Embry, Quil e Jared" Dice, spingendomi leggermente in avanti.
"Piacere..." Dico, tirando fuori un pizzico di coraggio da un angolo remoto del mio corpo. Mi stringono tutti la mano, sorridendomi.
"Sembri in gamba, Lupetta" Dice Jared, dando un ultimo morso alla coscia di pollo che tiene in mano.
"Ho il presentimento che diventerai un' ammazza-succhia-sangue con del fegato" Afferma Embry, mettendomi una mano sulla spalla e scuotendomi leggermente il braccio, facendomi scoppiare a ridere.
"Ma se nemmeno la conosci...!" Gli risponde Quill, tirandogli un pugnetto sulla spalla.
"Zitto Quill, lo si vede dalla faccia che questa Neo-Lupetta, in futuro, non ci penserà due volte a sbranare un Freddo" Ribatte Embry, lanciandomi un'occhiata d'intesa.
"In realtà ha già tentato di attaccare uno dei Cullen" Mi smaschera Jacob.
"Vedi che avevo ragione?" Si vanta Jared.
"Ehi, Jake, ti stavamo aspettando!" Dice una voce maschile in lontananza.
"Seth, Leah! Venite un po' qui!" Grida Quill a due ragazzi che si stanno avvicinando a noi. Uno sembra essere un quindicenne, un mio coetaneo, visto i lineamenti delicati del suo viso. L'altra, invece, è una ragazza dai capelli corti, alta, con un'espressione determinata, quasi imbronciata.
"Ciao Jake!" Dice il ragazzino, euforico "Era ora che arrivassi! Paul ha fatto piazza pulita di tutto, ma ti ho salvato qualche hamburger".
"Ben fatto. Seth, Leah, vi presento Astrid. Lupacchiotta, loro sono altri due membri del branco: Seth è il più giovane, mentre Leah, sua sorella, è per ora l'unica femmina del gruppo".
"Solo il più giovane? Aggiungerei anche il più sveglio, il più figo..." Inizia Seth.
"Ed il più lento" Sentenzia Quill, ridendo.
"Piacere di conoscerti Astrid" Mi dice Leah, abbracciandomi. Sono quasi sicura che diventeremo ottime amiche, me lo sento, credo che andremo d'accordo... O almeno spero!
"Bene bene, ma chi abbiamo qui?" Chiede un uomo, sbucando fuori dalla casa.
"Si chiama Astrid, si è appena trasformata" Lo avvisa Embry, mandando giù un altro boccone di pollo.
"Sam Ulley, il capo branco" Mi informa Jake a bassa voce, rispondendo al mio sguardo interrogativo.
"Quand'è successo?" Chiede Sam, lanciandomi un'occhiata intimidatoria.
"Oggi a scuola. Ho iniziato a sentire molto caldo e a provare sensazioni che non riuscivo a riconoscere... Così ho pensato bene di scappare e recarmi nella foresta... E Jacob mi ha seguita" Dico a fatica.
"Un gesto alquanto azzardato, ma in fin dei conti ne è valsa la pena: non credo che gli studenti avrebbero retto alla sola vista di un lupo nell'aula" Dice, provocando un mormorio di risate da parte di tutti.
"Ha già conosciuto i Cullen e devo dire che ha avuto un po' di difficoltà a reprimere l'istinto" Dice Jake, rivolgendomi un sorriso divertito e, allo stesso tempo, di rimprovero.
"Sei molto giovane. Quanti hanni hai?".
"Quindici".
Sam annuisce, guardando quella che dev'essere sua moglie, in piedi sulla veranda: "Saremo ben felici se ti unissi al branco, Astrid".
Un lampo di gioia mi illumina il viso, portandomi ad avere l'espressione di una bambina di fronte alla torta di compleanno.
"La ringrazio molto, Signore, davvero. Le sono grata per questa magnifica possibilità" Dico, con un sorriso solare stampato sulle labbra.
"Puoi darmi tranquillamente del 'Tu'. Qui siamo come una famiglia" Mi dice il capo branco, sorridendo compiaciuto.
"Sam, siamo tranquilli?" Gli chiede Jake, improvvisamente.
"Tranquilli. Per un po' non si avvicinerà alcun tipo di minaccia ai nostri territori".
"Avete sentito ragazzi? Per oggi siamo liberi!" Esulta Embry, provocando un grido di gioia da parte degli altri membri del branco.
"Dai, andiamo!" Dice Quill, correndo verso la foresta seguito dagli altri.
Guardo Jake: "Se vuoi andare..."
"Sinceramente preferisco stare qui con te" Mi risponde, con un sorriso contagioso.
"Quand'è che anch'io potrò decidere quando trasformarmi e quando no?".
"Molto presto, ma credo che Sam ti costringerà a rimanere a casa a studiare".
Lo guardo con occhi furbi.
"Ma credo anche che tu morderai il freno" Dice, rassegnato.
Scoppiamo a ridere, mentre ci avviamo all'interno della casa.

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𝕌𝕟 𝔸𝕞𝕠𝕣𝕖 𝔼𝕥𝕖𝕣𝕟𝕠 || 𝙹𝙰𝙲𝙾𝙱 𝙱𝙻𝙰𝙲𝙺
RomanceAstrid è una ragazzina che ama rifugiarsi nelle foreste per trovare tranquillità e sentirsi a proprio agio, distaccandosi dal mondo che sembra continuare a schiacciarla. Una cosa di cui non è a conoscenza, però, è che i boschi della piccola e piovos...