18) Colpo di scena

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Un lamento straziante viene strappato ferocemente dalle mie labbra. Percepisco la sua nebbia nella carne, prima ancora nelle orecchie, e me ne sento dilaniata.
Il respiro si fa affannoso. La mia lingua è asciutta, impastata dal fumo nero che striscia radente al suolo e si concentra in un vortice nel punto in cui sono stramazzata per il dolore. I miei polmoni si gonfiano e si sgonfiano ritmicamente, invase da un miscuglio di odori sconosciuti, innaturali, che a breve mi fanno perdere il senso dell'olfatto.
L'ultimo ruggito che emetto scuote la terra fino alle viscere e si tramuta pian piano in uno straziante urlo umano proveniente non più da una lupa dalla pelliccia candida, ma da un' umana che si contorce dal dolore e che si copre le orecchie con i palmi delle mani.
La nebbia nera di Alec serpeggia nel cielo plumbeo e carico di pioggia e mi avvolge in una spirale di dolore soffocante, mentre lo sguardo inespressivo di Jane mi sottopone a torture insopportabili che mi strappano urla disperate che mi scorticano la gola.
I Cullen non osano opporsi al volere dei Volturi per non finire decapitati e poi bruciati, ma fremono dalla voglia di porre fine alle mie sofferenze in un bagno di sangue.
Il sorriso beffardo di Aro mi fa venir voglia di staccargli quell'orrenda testa dal resto del suo macabro corpo del colore della morte, ma i due vampiri non mi lasciano nemmeno il tempo di respirare.
In lontananza riecheggia un ululato. Jacob.
Ti prego Jake, non raggiungermi, o ti sottoporranno allo stesso trattamento!
《Aro, per favore, lasciala stare!》Prova a convincerlo Carlisle, senza ottenere una risposta.
《Perché vi accanite su una Lupa se i vostri obbiettivi sono i vampiri dotati di particolari abilità?!》Chiede Edward, serrando la mascella.
《Lei ci serve》Si limita a rispondere Aro, con il solito sorriso trionfante stampato in quella sua faccia rivoltante.
Il dolore inizia a farsi insopportabile, lancinante, come se miriadi di pugnali penetrino in ogni millimetro del mio corpo e scendano in profondità, strappando i tessuti vitali, squarciando gli organi, cozzando con le mie ossa gementi.
Alzo lo sguardo a fatica, avvertendo uno spostamento d'aria proprio sopra la mia testa: il corpo teso di un lupo dalla pelliccia fulva impegnato in un balzo di diversi metri mi sorpassa ed atterra addosso ad uno dei Volturi per tentare di salvarmi.
《NO, JAKE, NO!》Grido con tutta la forza rimastami nel corpo.
Troppo tardi: il vampiro riesce ad avvolgergli le braccia attorno al torace e a stringere.
I guaiti di Jacob mi fanno ancora più male della nebbia di Alec e degli occhi inferociti di Jane che non abbandonano la mia carne ormai dilaniata dal dolore.
Jake viene scaraventato con forza verso i Cullen, che si affrettano ad accertarsi che stia bene; ma il lupo non si muove. Rimane a terra con gli occhi chiusi, senza mostrare segni di vita.
Una rabbia incontenibile mi sale dalle ginocchia ed arriva fino alle tempie, facendole pulsare dolorosamente.
Le lacrime mi salgono in gola calde ed urticanti, mentre poggio meccanicamente i palmi a terra in un disperato tentativo di rialzarmi e raggiungere Jake, che giace inerme sul suolo innevato; improvvisamente non è più il dolore a farmi piangere.
Cerco di far forza sulle braccia e costringere le gambe a tendersi per rimettersi in piedi, ma Felix mi schiaccia a terra sotto il peso della sua gamba sulla schiena.
Non ha senso opporre resistenza e lottare per salvare la mia vita se sarò destinata a vivere un futuro senza Jacob.
Al solo pensiero di averlo perso, avverto una sofferenza profonda, una disperazione cupa.
Che senso ha vivere senza di lui?
Lascio che il mio corpo si abbandoni, le braccia aperte nella neve, le gambe divaricate senza più un briciolo di energia, mentre la densa oscurità che mi avvolge si dissolve nell'aria e mi lascia inalare un ultimo, minimo, spiraglio d'aria.
Un colpo sordo alla nuca e la conseguente ed ennesima quantità indescrivibile di dolore che si propaga lungo la schiena fanno chiudere definitivamente il buio su di me.
L'ultima cosa a cui penso è Jacob; il suo nome rimbomba nella mia mente come un eco lontano e sono felice di sentirlo per l'ultima volta prima di esalare il mio ultimo respiro.

Cinghie di cuoio mi bloccano i polsi, pesanti corde mi stringono le caviglie, un groviglio di ferite aperte si espande lungo tutto il mio corpo dilaniato dalle torture subite da parte dei Volturi.
Perché io? A che cosa gli servo?
Riaprire gli occhi dopo chissà quanto tempo mi fa sentire come se avessi delle pietre all'interno della testa.
Respiro lentamente, avvertendo dolore ovunque.
La pelle coperta di graffi mi brucia da morire, i muscoli indolenziti gridano di dolore, la gola secca sembra trucidata al pari del mio fisico ridotto ad uno straccio.
Perché sono sopravvissuta? Perché non sono morta assieme a Jacob?
Che cosa aspettano ad uccidermi?
Spero lo facciano al più presto: una vita senza Jacob è come un corpo senza organi. Impossibile.
...

𝕌𝕟 𝔸𝕞𝕠𝕣𝕖 𝔼𝕥𝕖𝕣𝕟𝕠 || 𝙹𝙰𝙲𝙾𝙱 𝙱𝙻𝙰𝙲𝙺Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora