19) Una nuova dose di guai

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Il ghigno beffardo di Aro è la prima cosa che vedo quando riapro gli occhi di colpo, come se colpita da una scossa elettrica.
Il mio corpo ha un sussulto, che sfrutto per tentare di sciogliere i nodi delle pesanti corde che si stringono con forza attorno a mani e caviglie fino a lacerare la pelle.
《Shhh》Mi intima Aro, guardandomi con occhi carichi di meraviglia, 《Non ti faremo ancora del male se starai buona》
《Lasciatemi andare! Che cosa volete da me?!》Dico, in preda al panico.
Il vampiro spalanca ancora di più gli occhi di un rosso cupo e di un'espressione raccapricciante, mentre curva ancora di più il suo sorriso forzato fino a mettere in bella mostra i due canini: 《È da un po' che osserviamo la situazione presso i Cullen, e la tua mano delicata mi ha confermato tutto》
In un primo momento non riesco a comprendere le sue parole, ma poi mi ricordo che Edward mi aveva spiegato che Aro, uno dei tre leader dei Volturi , la congrega dominante del mondo dei vampiri,  riconosciuto anche  come il leader generale dei Volturi, possiede il dono della telepatia tattile , che gli dà la capacità di leggere i pensieri e i ricordi di qualcuno con un solo tocco.
Caius e Marcus rimangono ai lati del leader con le loro solite espressioni inquietanti e spietate.
《Vedi... Per legge, un umano non dovrebbe venire a conoscenza dell'esistenza dei Vampiri e, se mai dovesse venirne a conoscenza, dev'essere ucciso o trasformato a sua volta. Arrivo al punto: Isabella Swan sa della nostra reale natura da troppo tempo, ed i Cullen non si decidono ad intervenire nonostante le numerose sollecitazioni da parte nostra》Mi spiega Aro, in tono velato, volutamente reso inquietante.
《E che cosa c'entro io?!》Chiedo, anche se mi immagino già la risposta.
《I tuoi ricordi mi hanno rivelato un profondo odio nei confronti di quell'umana... Freddo, indomito e... Speciale, ai miei occhi》Dice, inclinando la testa in maniera spaventosa.
《Ormai è acqua passata》Rispondo io, incerta.
Aro avvicina il viso al mio, mentre le labbra fredde e screpolate mi sfiorano l'orecchio: 《Se non fosse stato per lei, il tuo amato Lupo sarebbe ancora tra noi》
Le sue parole mi strisciano sottopelle come migliaia di schegge di ghiaccio, mentre il sangue si tramuta in lava incandescente che brucia i tessuti vitali del mio corpo.
Il mio odio nei confronti di Bella che ero riuscita a sopprimere, ora mi invade prepotentemente ed assedia la mia mente fino a farmi pulsare le tempie.
《Che cosa vuoi che faccia?》Chiedo, tramutandomi in una spietata macchina da guerra.
《Vedo che inizi a capire, brava, che cucciola geniale!》Commenta, con una risatina diabolica.
《Arriva al punto, Aro》Sibilo a denti stretti.
《Agisci tu al posto dei Cullen. Io ora ti lascerò andare, ma rimarrai in contatto con Jane almeno una sera a settimana. Se mentirai, lei sarà autorizzata a usare il suo potere su di te; se rivelerai il mio piano, lei sarà autorizzata ad ucciderti; se ti rifiuterai di uccidere l'umana, tu prenderai il suo posto. Nessuno si aspetterebbe mai un'alleanza con un Lupo da parte mia... Tanto meno con un esemplare così giovane... Vedi di non parlare con nessuno, questa conversazione non è mai esistita e, soprattutto: non deludermi》Mi intima Aro, seguendo con una mano gelida il contorno del mio viso.
《D'accordo... Accetto...》 Dico, incerta.
Aro guarda i fratelli,  che accennano un ghigno inquietante: 《Sapevo che non avresti resistito ad un'offerta di vendetta. Ora va, sparisci! E mi raccomando,  se ci tieni alla tua vita... Non Deludermi》 Dice, scandendo queste ultime due parole in tono terrificante.
Caius si avvicina e mi slega mani e caviglie dalle strette e pesanti cinghie di cuoio, che mi lasciano degli aloni rossi sulla pelle.
D'istinto sfioro il segno che mi circonda il polso sinistro con un dito, ma lo titraggo subito in quanto il contatto con la pelle sbucciata brucia terribilmente
Riesco a sollevarmi con grande fatica mentre mi sfuggono dei lamenti soffocati; guardo Aro con espressione decisa per pochi istanti, poi inizio ad avanzare lentamente fino a raggiungere il mastodontico portone che mi separa dal mondo esterno, infine inizio a correre verso la libertà con la risata malvagia dei Volturi che m'insegue.
Esco alla luce del sole ma, non appena mi guardo attorno, il luogo non mi risulta familiare. In quel nulla in cui è immersa la mia mente compare una risposta nitida e chiara: la residenza dei Volturi è a Volterra, in Italia, è ovvio che ai miei occhi il posto risulti sconosciuto.
Nel vischioso terrore che attanaglia la mia mente per ciò che dovrò fare non riesco a riacquistare la lucidità perduta.
Il primo passo da fare è porsi un obbiettivo e seguirlo: bene, prima di tutto devo andare via da qui.
Attraverso la città finché non trovo sollievo nel vedere gli alberi stendersi davanti a me, sempre più alti man mano che mi avvicino: finalmente, lontana da occhi indiscreti, posso trasformarmi in Lupa e correre alla volta di Forks.
Jacob,  il mio pensiero corre da lui e mi spinge ad aumentare la velocità.
Che cosa devo fare ora?
L'odio per Bella è tornato, ma non posso ucciderla, non adesso che finalmente mi sono riconciliata con tutti. Tuttavia, è sempre colpa sua, SEMPRE. Ogni volta che la mia dose di guai aumenta c'è sempre lei di mezzo.
"Se ci tengo alla mia vita devo farlo", Continuo a ripetermi mentre sfreccio tra la vegetazione, "Aro mi ucciderà se non eseguirò l'ordine".
Il cuore batte a ritmo dell'ansia che mi monta nel petto.
Quindi, ricapitolando: devo monitorare la situazione a casa Cullen, riportare le informazioni che riesco ad accumulare a Jane, che si metterà in contatto con me una volta a settimana,  tentare di non farmi sgamare (cosa matematicamente impossibile dato che Edward è capace di leggere il pensiero ma che dovrò fare per non patire le torture dei Volturi) e, quando Aro vorrà,  provvedere alla morte di Bella.
Tutto questo senza Jacob al mio fianco, senza il mio punto di riferimento, senza l'amore della mia eterna vita.
Ma quella ragazza si rende conto che ha l'intero universo contro di lei?
Scuoto la testa con forza e continuo a correre, le orecchie triangolari a base slargata dritte per captare ogni minimo rumore attorno a me.
Devo godermi questo ultimo momento di solitudine, dato che a breve dovrò agire nella menzogna e la libertà potrò solamente toccarla nei sogni più vivi.
Le zampe grosse e spesse calpestano il fogliame color verde smorto producendo un crepitio quasi inudibile.
"Goditi quest'ultima corsa" Mi ripeto ancora una volta, prima di sgombrare la mente da ogni pensiero.

𝕌𝕟 𝔸𝕞𝕠𝕣𝕖 𝔼𝕥𝕖𝕣𝕟𝕠 || 𝙹𝙰𝙲𝙾𝙱 𝙱𝙻𝙰𝙲𝙺Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora