Jacob mi tiene stretta tra le sue braccia, esprimendo attraverso il silenzio profondo senso di protezione e comprensione, andando così a sostiture mille parole con eleganza e semplicità. Affondo il viso sulla sua spalla e lascio che il mio fisico aderisca al suo, per cercare di aggiustare il mio crollo emotivo. Rimaniamo attaccati l'un l'altra per diversi minuti, che a me sembrano non finire mai, poi, insieme, ci avviamo verso casa.
Sguardo basso, occhi appannati da un incombente pianto: mi sento un guerriero ferito che cerca di orientarsi nel buio. Ecco, è questa la dimostrazione di chi sono io veramente: testa di granito e cuore di cristallo o porcellana cinese, dipende quale dei due materiali è più fragile.
So che ormai il ricatto di Jacob non vale più, ma decido comunque di dare delle spiegazioni ai miei dubbi; anche lui sta camminando a testa bassa, un po' perché gli dispiace per ciò che sono venuta a sapere, un po' perché non sa come tirarmi su il morale. È il mio momento, coraggio, chiediglielo!
"Posso farti una domanda?" Gli chiedo, con voce leggermente strozzata.
"Tutto ciò che vuoi" Mi risponde lui, contento del fatto che sia stata io a dare inizio alla conversazione.
"L'altra sera ho sentito parlare Embry e Jared di una cosa chiamata Imprinting, e non ho saputo attribuirle un significato..."
Jacob si ferma e diventa nervoso tutto d'un tratto e degluttisce prima di darmi una risposta: "Avere l'Imprinting con una persona, significa... Che dal momento in cui la vedi, ogni cosa cambia: tutto a un tratto, non è più la gravità che ti tiene attaccato al pianeta. È lei. Nient'altro ha importanza. Per lei faresti qualunque cosa; saresti disposto ad essere qualunque cosa".
Abbasso lo sguardo, amareggiata: "Da come parli, sembra che tu l'abbia provato..."
Jacob mi guarda intensamente con un'espressione triste in volto; poi sfugge al mio sguardo, facendomi salire le lacrime agli occhi
"Hai avuto... L'Imprinting con... Bella?" Gli chiedo, aspettandomi una risposta affermativa.
Lui corruga la fronte e abbassa nuovamente la testa: sono pronta al peggio, a correre via per la disperazione, a sentire il mio cuore tramutarsi in cenere, a tutto. E Jacob sembra averlo notato: sul suo viso compare un sorriso sincero mentre scuote il capo, facendomi sentire come se fossi stata in apnea fino a quel preciso istante. Sento i miei arti tornare ad essere costituiti da ossa, muscoli, tessuti e pelle e non più da pietra dura.
"Se così fosse, Lei l'avrebbe sentito dentro di sé come un'emozione fortissima".
Ripenso al momento in cui ho conosciuto e visto Jacob per la prima volta e mi si accende una scintilla nel basso ventre: effettivamente io ho provato una sensazione totalmente nuova e travolgente non appena ho incrociato i suoi occhi scuri. Man mano che ripercorro le varie emozioni provate quel giorno, la scintilla assume volume, fino a diventare una fiamma. Basta un solo sguardo per capire che quella che hai davanti è la tua anima gemella, e a me effettivamente è bastato uno sguardo per sentirmi invasa da una sensazione imparagonabile. La fiamma diventa fuoco. Non è che Jacob ha davvero avuto l'Imprinting, ma non con Bella, e nemmeno con nessun altra componente femminile del branco, ma con... Me? Il fuoco divampa, diventa un incendio. Se fosse vero, non so se sarei in grado di reggere il colpo.
"Prima di darti una risposta completa però, devi togliermi una curiosità: è per questo che odi tanto Bella?" Mi chiede, comprensivo.
"Sì, cioè no, cioè... Non proprio, non solo" Balbetto, in preda all'ansia "Ora puoi prendermi in giro quanto vuoi".
"Sono contento che tu me ne abbia parlato senza che te lo chiedessi, anche se so che era un argomento di cui non avresti voluto trattare. Hai riposto abbastanza fiducia in me da essere del tutto sincera (o quasi), e l'ho apprezzato; non è cosa da tutti: avresti potuto nasconderti, non parlarmi o non tirare più fuori la questione. Sei stata coraggiosa, e per questo io..." Mi Dice, avvicinandosi pericolosamente al mio volto. L'aria diventa improvvisamente carica di elettricità. Socchiudiamo entrambi le labbra, mentre lui continua ad avvicinarsi lentamente al mio viso. Chiudo gli occhi.
"Jacob, Astrid, venite presto! Il branco è già stato informato, inizieremo l'addestramento tra un'ora" Dice Edward, sbucando all'improvviso da dietro degli alberi.
Jake si allontana bruscamente, ed io fingo di sistemarmi la maglietta per non far notare il rossore sul mio volto.
"Scusate, ho... Interrotto qualcosa?" Chiede Edward, sorridendo malizioso.
"Come sempre" Sussurra Jacob, infastidito: "Be', Lupacchiotta, mi sa che dovrai aspettare ancora un po' per avere la tua risposta" Aggiunge poi, alzando le sopracciglia."ANCORA!" Grida Emmet, rimettendosi in piedi dopo un volo di circa quattro metri a causa di uno spintone da parte di Jasper.
Io e Jacob ci aggreghiamo al branco, trasformandoci in lupi per ordine di Sam.
"Non vi fidate abbastanza da presentarvi in forma umana?" Chiede Edward, serrando la mascella.
Paul ringhia, pronto a scattare in avanti.
"L'importante è che siano venuti" Si affretta a dire Carlisle, calmando gli animi.
"Ciao Jake" Sussurra Bella, rivolta al lupo dalla pelliccia fulva al mio fianco.
"Fai daa interprete?" Chiede Carlisle a Edward. Quest'ultimo annuisce.
"Benvenuti; Jasper ha esperienza con i neonati; ci insegnerà a sconfiggerli".
Sam digrigna i denti e ringhia.
"Chiedono in che cosa i neonati sono diversi" Dice Edward, leggendogli nella mente.
"Sono molto più forti di noi perché hanno il loro sangue umano ancora dentro i tessuti. Nessuno di noi è mai stato così fisicamente forte come nei primi mesi della sua nuova vita" Risponde Carlisle, facendo un cenno con il capo a Jasper, il quale prende la parola: "È il motivo per cui li hanno creati. Non c'è bisogno per loro di essere a migliaia , come in un esercito umano, ma non esiste esercito umano capace di affrontarli; Due cose importanti. La prima: impeditegli di stringervi le braccia intorno, vi stritolerebbero; la seconda: non cercate mai una strada ovvia per ucciderli. Loro non aspettano altro, e voi morirete subito. Emmet!".
Jasper ed Emmet si posizionano l'uno distante dall'altro, pronti a combattere.
"Non trattenerti" Gli intima Jasper.
"Non è nella mia natura" Gli risponde l'avversario, sicuro di sé.
STAI LEGGENDO
𝕌𝕟 𝔸𝕞𝕠𝕣𝕖 𝔼𝕥𝕖𝕣𝕟𝕠 || 𝙹𝙰𝙲𝙾𝙱 𝙱𝙻𝙰𝙲𝙺
RomanceAstrid è una ragazzina che ama rifugiarsi nelle foreste per trovare tranquillità e sentirsi a proprio agio, distaccandosi dal mondo che sembra continuare a schiacciarla. Una cosa di cui non è a conoscenza, però, è che i boschi della piccola e piovos...