30) Fine

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Sul punto più elevato di una rupe scoscesa ed erta a picco sul mare, il vento forte dovuto all'altezza impressionante si diverte a giocherellare con i miei capelli ribelli.
I ragazzi del Branco sono dietro di me in forma umana e a petto nudo, pronti a tuffarsi dalla scogliera.
《Andiamo, Lupacchiotta! Fa un po' paura ma ti da una scarica pazzesca》Mi sprona Jared, punzecchiandomi il braccio con una mano.
La nostra vittoria sui Volturi è ufficiale, non ci daranno più fastidio, e per questo il Branco ha deciso di festeggiare con un bel tuffo dalla scogliera.
Questa è la prima volta per me, per cui la mia ansia è di gran lunga più elevata e punteggiata di timore rispetto all'eccitazione degli altri.
Per non dare la soddisfazione a Quil di continuare a prendermi in giro, avanzo con cautela sulla frastagliata superficie rocciosa fino ad arrivare al bordo a picco sul mare; degluttisco nervosamente nel guardare in basso: grandi masse d'acqua che riflettono il colore grigio delle nuvole in cielo si sollevano alternativamente sul livello di quiete del mare e s'infrangono con violenza ai piedi della rupe, tramutandosi in spuma e schizzi.
Mi porto i capelli dietro le orecchie contrastando il volere del vento e prendo un respiro profondo: perché dovrei festeggiare la vittoria tuffandomi da una scogliera così alta e correndo il rischio di spappolarmi sugli scogli sottostanti?
D'altronde però, se lo chiamano "divertimento" vuol dire che effettivamente qualcosa di divertente c'è...
《Forza Lupetta, ci stai mettendo un po' troppo!》Mi sprona Paul, fremendo per l'adrenalina.
《Piantala di fare il "capoclasse sotto steroidi" e dalle tempo; se non sbaglio, anche tu te l'eri fatta addosso tre volte al primo tuffo》Scherza Jacob, in mia difesa.
Una sonora risata si leva dal Branco e si ripete dagli echi del vento e dello stormire delle fronde degli alberi con cui termina la foresta alle nostre spalle.
Delle mani mi afferrano per le braccia mentre altre iniziano a spingermi al contatto con la mia schiena verso il vuoto; punto i piedi a terra e oppongo resistenza con tutte le mie forze, mentre riconosco i miei "aggressori" dalle loro risate, che si intensificano di fronte alle mie proteste: Embry e Seth, era palese!
Li allontano con una risatina nervosa e controllata e prendo un doppio respiro profondo prima di chiudere gli occhi, prendere una piccola rincorsa e lanciarmi nel vuoto, godendomi il suono ormai lontano delle esclamazioni di stupore da parte del Branco.
La sensazione del vuoto sotto i piedi e di non sentire più il peso del corpo è a dir poco indescrivibile e sembra iniettarmi una dose di euforia che non riesco a contenere.
Agito braccia e gambe come se l'istinto mi dicesse di aggrapparmi a qualcosa e faccio una capriola in aria, godendomi il sibilo di vento che mi entra nelle orecchie.
L'impatto con l'acqua gelida non è poi così spiacevole come credevo; trattengo il fiato e lascio che il mio corpo sprofondi di qualche metro sotto la distesa d'acqua, per poi muovere sincronizzatamente braccia e gambe e bucare con la testa la superficie del mare.
Rido nel vedere le minuscole testoline dei ragazzi che spuntano dal bordo della scogliera e che guardano in basso, emettendo dei gridolini eccitati ed euforici.
Adesso è il turno di Jake: prende la rincorsa e si libra a mezz'aria, contraendo gli addominali scolpiti mentre esegue una capriola a dir poco perfetta.
Buca la superficie a pochi metri da me e riemerge dopo qualche secondo, scuotendo la testa per scrollarsi l'acqua di dosso e sistemandosi i capelli bagnati; i suoi occhi incontrano immediatamente i miei, illuminati dal suo solito sorriso contagioso e divertito.
Mi guarda da dietro quelle ciglia perfette che intrappolano microscopiche goccioline d'acqua come se fossi il premio per la prestazione appena eseguita.
《Allora, ti sei divertita?》Mi chiede, ridendo.
《È stato fantastico!》Esulto io, per poi sparire sott'acqua a causa di un'onda.
Sento la risata di Jake in superficie,  per cui decido di prenderlo per una gamba e tirarlo sotto assieme a me; nonostante sia difficile e fastidioso tenere gli occhi aperti nell'acqua salata, i lineamenti del suo viso ed il profilo del suo fisico scolpito risultano ugualmente perfetti.
Jake si avventa su di me e cerca di farmi il solletico per un po', ma poi siamo costretti a riemergere per mancanza di ossigeno.
Mi stropiccio gli occhi ed inizio a nuotare verso riva affiancata da Jacob, ridendo nel vedere Jared tuffarsi all'indietro e Quil seguirlo a ruota con un tuffo a bomba che solleva una miriade di schizzi.
I due ci raggiungono immediatamente con un paio di bracciate e seguiti a ruota dagli altri tuffatori, poi Jared mi afferra da dietro e mi sale sulla schiena, con l'intento di farmi sprofondare sott'acqua.
Emetto un gridolino per poi sparire sotto le onde, schiacciata dal peso del ragazzo; riemergo in un batter d'occhio e afferro la prima persona che mi capita sotto tiro per vendicarmi convinta che fosse Jared, ma in realtà ho rischiato di annegare Embry, che deve averci appena raggiunto.
Il ragazzo si tira dietro Seth, che a sua volta si aggrappa a Paul, a cui Jacob sale sulla schiena per tenerlo sott'acqua più a lungo.
Poi Jake mi guarda con malizia ed avanza lentamente verso di me, come se fosse un predatore intento a tendermi un'imboscata, facendomi immediatamente comprendere le sue intenzioni: inizio ad indietreggiare scuotendo la testa con un sorriso dipinto da parte a parte.
Quando lo vedo scattare in avanti per afferrarmi, mi volto ed inizio a nuotare disperatamente nella direzione opposta  gridando, ma nulla può sfuggire alla sua presa: mi afferra per una caviglia, mi tira a sé e mi sale sulla schiena, divertendosi nel vedermi sparire nell'acqua sotto di lui.
Mentre la battaglia in acqua continua, mi chiedo che cosa vedrà la famiglia Cullen dalla piccola baia deserta... Una massa urlante di confusione e schizzi, cosa sennò?!
Nuotiano ridendo fino a riva dove i vampiri, di ritorno dall'aver congedato gli altri Clan ospiti nella loro dimora, ci accolgono con altrettanta euforia.
Rosalie mi viene incontro e mi avvolge le spalle con la giacca in jeans verde militare che indosso spesso, rivolgendomi un sorriso che le illumina il viso marmoreo dai lineamenti raffinati incorniciato dai capelli biondi e belli da far invidia.
Il rapporto tra me, Rose e Leah è migliorato molto, ma serbiamo ancora la solita punta di cameratismo nei confronti di Bella  a differenza di Alice, che invece è sempre molto aperta con tutti.
Ormai mi hanno etichettata come la supereroina  di Forks, la salvatrice del quieto vivere, colei che ha saputo portare equilibrio tra Lupi e Vampiri, tra Autorità e Normalità ; ma, come tutte le supereroine che si rispettino, come posso non vigilare il mio territorio senza essere affiancata dall'amore della mia eterna vita?
Jake mi si avvicina e mi mette un braccio attorno alle spalle, scaldandomi con il calore del suo corpo.
Salutiamo Edward e Bella, abbracciati l'uno all'altra, ed insieme ci voltiamo verso l'orizzonte, incamminandoci verso la foresta che ci attende lontana come un miraggio.
Ci stringiamo l'un l'altra facendo aderire i nostri profili.
Avrò il coraggio di affrontare quell'orizzonte che tanto ambivo a toccare e di cui, allo stesso tempo, avevo così tanta paura?
Quando ero ad un passo da quella linea ora frastagliata dalle vette delle montagne che mi sembrava così lontana, così sfuggente, così intangibile, mi sembrava quasi di non sentire più il suo richiamo, quella voce che mi si avvolgeva attorno al cuore come le note di una melodia nostalgica e che mi dava la forza di continuare a vivere. Ma ora non m'importa più se nessuno mi sente o alza la testa nella mia direzione perché, con Jake al mio fianco, la mia voce continuerà ad urlare fino a scorticarmi le corde vocali, ad arrivare alle orecchie della gente, anche di chi non mi ha mai apprezzata: fin'ora ho ricevuto solo porte in faccia, ma sta volta… Sta volta una striscia di luce si allunga da sotto una di quelle porte, in fondo al corridoio: è semiaperta e sta aspettando che io varchi la sua soglia!
Avrò il coraggio di spingere la maniglia ed entrare? La risposta è sì, ne sono certa.
Ci arrampichiamo agilmente sul promontorio, talvolta sfruttando alcuni sentieri naturali o aiutandoci con dei sassi sporgenti lungo il pendio. Saliamo il più in alto possibile, in modo tale da allontanarci completamente dai rumori della città, dal movimento, da tutto e da tutti.
Continuo a salire per fare in modo che la mia testa si pulisca da qualsiasi domanda, dubbio o incertezza e, mentre mi aggrappo ad un masso proteso orizzontalmente, impongo a me stessa di non rimuginare sulle cose passate che solitamente mi assediano la mente e concentrarmi solo sulla mano tesa di Jake che mi aiuta a salire sulla superficie piana dello sperone di roccia.
Respiro a pieni polmoni l'aria gelida che si diverte a giocare con i miei capelli e metto finalmente da parte la rabbia e l'angoscia fissando il mio sguardo sul cielo rosato che annuncia il tramonto.
Finalmente sono con lui, in piedi, sul punto più elevato della rupe che domina il nostro mondo, proprio come un re e una regina. Finalmente posso essere me stessa, non più costretta ad indossare maschere su maschere a seconda delle persone che mi interpellano.
Non c'è più nulla attorno a me, non c'è più terreno sotto ai miei piedi, non c'è più gravità a tenermi incollata al suolo se non Jacob, che mi cinge la vita e mi attira a sé con un sorrisetto malizioso.
Appoggiamo le nostre fronti l'una contro l'altra e ci uniamo in un bacio che nasce timidamente e che, gradualmente, comincia a bruciare di passione.
Questo mondo, gli oceani, le terre senza età, i cieli sconfinati, tutto ormai appartiene a noi.

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𝕌𝕟 𝔸𝕞𝕠𝕣𝕖 𝔼𝕥𝕖𝕣𝕟𝕠 || 𝙹𝙰𝙲𝙾𝙱 𝙱𝙻𝙰𝙲𝙺Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora