(Dabi x Reader)
Dicevano che non sarebbero mai potuti stare assieme...che il loro amore era sbagliato.
Lui: un uomo in cerca di pace e serenità da tutto quello che la vita gli aveva riservato.
Lei: una ragazza in cerca solo di caos.
Tanto diversi...
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(T/n)
"Cosa? Lui ha...scelto?" penso guardandolo con gli occhi spalancati.
«Principessa, i-io posso spiegarti... » tenta di parlare ma lo fermo alzando la mano chiudendo gli occhi. «P-Piccola...» sussurra, avvicinandosi verso di me con le mani protese verso la mia direzione.
Come lui fa un passo in avanti, io ne faccio due in dietro, stringendo le braccia contro il mio addome. «Io sono (T/n), chiaro? Non "Principessa" o altro...portami via da qui e poi vattene...almeno fino al processo, stammi lontano» sussurro con voce incrinata. Sento che sospira per poi iniziare a correre verso quella che dovrebbe essere l'uscita dopo aver attivato il Quirk verso il Villain.
Una volta fuori, mi scanso dal suo tocco e vedo la sofferenza nel suo sguardo. Mi tengo la spalla gemendo dal dolore e quando ritraggo la mano la scopro piena di un liquido vermiglio.
Sospiro accasciandomi a terra distogliendo lo sguardo sia da lui che dalle mie falangi grondanti di sangue. «Come cazzo hai potuto, T-Touya...?» sussurro ad un certo punto. «I-Io mi fidavo di te!» esclamo iniziando a piangere.
Detesto mostrarmi debole, detesto piangere...specialmente di fronte a lui.
«(T/n)!» esclama Keigo una volta che mi vede fiondandosi addosso a me per accertarsi se stavo bene o no. «Che cosa ti è successo, piccola?» chiede tirandomi dolcemente a sé.
Mi appoggio al suo petto sospirando tra le lacrime. «Ho soltanto aperto gli occhi su una cosa molto importante» rispondo guardando con la delusione impressa nel mio sguardo il corvino che tenta di avvicinarsi a me con le braccia protese verso la mia direzione. «Stammi lontano...» sussurro attaccandomi ancora di più al biondo che mi guarda confuso.
«Dai, Principessa, posso spiegarti! Io l'ho fatto per proteggerti! » esclama in sua difesa. «Non volevo che fossi tu a morire!» continua.
«Certamente e far morire mio fratello al posto mio era una scelta giusta per te?! » dico interrompendolo puntandogli un dito contro il petto possente. «Keigo, portami a casa...ti prego» sussurro rivolta al mio amico.
Annuisce prima di spiccare il volo e chiamare Midoriya. «Si, broccoletto, (T/n) è qui con me...vediamoci davanti all'ospedale, ok? Dopo ti spiego» dice prima di chiudere la chiamata.
«Keigo...» sussurro stringendo la sua maglia in un pugno. «Secondo te...perché l'ha fatto? Perché...non mi ha detto nulla...» sussurro con sguardo vuoto.
Non ho più lacrime. Le guance si stanno pian piano asciugando grazie alla brezza che c'è qui in alto...eppure i miei pensieri rimangono ancora più rumorosi di prima. Perché sono io che mi sento in colpa? Perché ho la sensazione che sto sbagliando ogni cosa?
«Piccola se vuoi parlare noi,intendo me e il broccoletto, siamo a tua disposizione, ok?» annuisco anche se le sue parole mi arrivano ovattate e non per la perdita eccessiva di sangue bensì per i troppo pensieri presenti nella mente.