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(T/n) Pov's

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(T/n) Pov's

Sento un trambusto per il corridoio e varie voci che si sovrastano a vicenda. Cerco di capire cosa sta succedendo ma, con le gambe ingessate, non posso muovermi più di tanto.

Non appena vedo un'infermiera passare accanto alla mia stanza, la fermo richiamandola. Ma quando le chiedo spiegazioni del gran baccano, lei mi sponde semplicemente con «Accendete la televisione» con il volto pallido e le mani tremanti.

Confusa, faccio come dice. In ogni canale trasmettevano un'edizione straordinaria del telegiornale.

La giornalista è pallida in volto e le trema la voce: «B-Buona sera, telespettatori! Stiamo assistendo a uno scontro tra i due Villain più temuti di tutta la città. Shigaraki Tomura e Dabi, uscito da pochi mesi dal carcere»

"Touya?! Che diavolo ci fai lì?" mi chiedo sconvolta,alzando il volume della tv.

Non sento le parole della giornalista, specialmente quando riprende lo scontro tra i due.

Si vede tutto...come se fossi lì di persona.

Arretrano di qualche passo per poi scattare in contemporanea.
Si vedono le braccia robuste di Shigaraki afferrare Touya, cercando di gettarlo a terra.

Nel momento in cui si china, il corvino gli da una sonora ginocchiata in faccia e attacca prima che possa riprendersi, attivando le fiamme tanto da circondare l'ambiente circostante a entrambi.

Sussulto quando Shigaraki tira un poderoso pugno,cercando nel frattempo di attivare il Quirk su di lui.

Touya si volta e per un attimo penso che lo avesse solo schivato, invece fa una rotazione completa su sé stesso e colpisce con il gomito il centro del naso del celeste.

Shigaraki crolla a terra con un tonfo e per un breve istante, dalla telecamera, non si sente assolutamente o si vede nulla. Tutto quello che si intravede è solo polvere e fumo.

Dopo quelli che paiono minuti interminabili, la nebbia si dirada.

La giornalista rimane in silenzio. Si intravede Touya in piedi sul Villain per poi afferrarlo per il colletto.

Gli sussurra qualcosa all'orecchio,ghignando come suo solito. Mi metto una mano davanti alla bocca quando Shigaraki si scaglia contro Dabi. Era forte, si...ma dati i colpi subiti in precedenza, è lento e goffo.

Prima che potesse tirare un pugno o attivare il Quirk, Dabi lo mette fuori combattimento sbattendogli la faccia sul proprio ginocchio attivando, fin da subito, le fiamme celesti.

Lo avvolge completamente con queste ultime, guardando come si dimena fra di esse. Con un ghigno stampato sul volto si gira verso la telecamera urlando a pieni polmoni: «Ti ho vendicata, Principessa!» lanciando un bacio che mi fa sorridere in mezzo alle lacrime.

«Stupido» sussurro,stringendo le mani al petto. «Stupido...stupido» continuo.

«Che questo sia un atto d'amore?» la giornalista mi riporta con i piedi a terra. «Che abbia trovato qualcuno con cui passare l'intera vita?» continua.

Porto istintivamente lo sguardo all'anello al mio dito. «Credo di si» sussurro a nessuno in particolare,ridacchiando. «E non si libererà tanto facilmente da me»

Il telefono posto sul comodino affianco al letto vibra, attirando la mia attenzione. "Numero sconosciuto...?" mi chiedo, accettando confusa la chiamata. «Hey, Principessa...» sussurra.

«Touya, mi hai fatto prendere un infarto, cavolo!» esclamo sospirando. «Però...grazie. Ho visto tutto al telegiornale. Sei stato mitico, tesoro» mormoro con le lacrime agli occhi.

«L'ho fatto solo per te e i bambini...» risponde, dolcemente. «Siete tutta la mia vita, piccola! Non posso permettere che vi facciano del male! A costo di rimetterci la vita» esclama.

«Coglione, tu devi rimanere in vita per noi tre, chiaro?» esclamo facendolo ridere.

«Va bene, piccola» sussurra. «Vivrò il più a lungo solo per voi allora» lo guardo attraverso la tv. Fa il dito medio alla giornalista che tenta di avvicinarsi.

«Q-Qualche cosa da dire?» insiste lei porgendogli il microfono.

«In realtà si» risponde lasciandomi stupita. «Principessa» sussurra sorridendo leggermente. «Ricordi quello che ti ho detto quel giorno quando sono corso da te?»

«Si» sussurro sorridendo in mezzo alle lacrime,portandomi il telefono all'orecchio. «La mia risposta rimarrà sempre la stessa» continuo. «Ti amo» sussurro.

«Anche io piccola» risponde lui lanciando un bacio volante alla telecamera prima di voltarsi.

Saluta tutti con un gesto della mano mentre ,con le mani in tasca se ne va verso la direzione opposta. Mentre il cameraman gli riprende le spalle.

«Idiota» sussurro.

«Piccola, non piangere, ok? Sto venendo da te» mormora per poi chiudere la chiamata.

Aspetto con pazienza il momento in cui varca quelle porte, con un leggero affanno ma un sorriso rassicurante sul volto.

Ci guardiamo in silenzio per quelli che sembrano attimi interminabili. Uno perso nello sguardo dell'altra. Azzurro ghiaccio contro (c/o).

«Bentornato a casa, caro» sussurro, spezzando il silenzio teso creatosi nella stanza, aprendo le braccia.

Mi guarda con le lacrime agli occhi,chinando il capo.

«Come si dice quando uno di da il bentornato?» chiedo, ridacchiando.

Touya, con uno scatto, mi si butta addosso, stando attendo alle ferite. «S-Sono a casa» sussurra al mio orecchio.

Entrambi ci lasciamo andare in un pianto liberatorio. Lui sulle mie spalle. Io sulle sue.

Uno abbracciato all'altra. Due corpi. Un'anima sola.

 Un'anima sola

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