(Dabi x Reader)
Dicevano che non sarebbero mai potuti stare assieme...che il loro amore era sbagliato.
Lui: un uomo in cerca di pace e serenità da tutto quello che la vita gli aveva riservato.
Lei: una ragazza in cerca solo di caos.
Tanto diversi...
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(Dabi)
Cazzo...ho combinato un altro casino! Io non volevo dirle quelle cose...ero soltanto in preda alla rabbia! Io non penso quello che le ho detto, anzi, credo che lei sia una ragazza splendida, una delle poche al giorno d'oggi!
Mentre continuo a girarmi e rigirarmi nel letto incapace di prendere sonno, pensando a lei e a come fare per non metterla in pericolo, ma non mi viene in mente nulla fino a quando non sento la sua voce.
Mi sembra di sentirle pronunciare il mio nome,non si capisce bene: ha la voce roca e sembra così sofferente.
Mi alzo velocemente dirigendomi nella sua stanza. «T-Touya...io non voglio lasciarti...» sta sognando,o meglio sta avendo un incubo e io sembro esserne la causa.
La raggiungo velocemente sedendomi a bordo letto e le accarezzo i capelli cercando di svegliarla. «Hey, principessa...» sussurro.
Lei apre di scatto gli occhi,madida di sudore mi guarda e poi senza proferire parola mi abbraccia. Sussurra frasi disconnesse con la voce ancora impastata dal sonno. «F-Falli smettere...s-sei qui...»
«Si, (T/n), sono qui» rispondo ricambiando l'abbraccio.
Dopo poco si tranquillizza e, poggiata al mio petto, sento il suo cuore battere talmente forte che sembra volermi trafiggere per entrare dentro di me.
Noto che ha le labbra secche così le passo il bicchiere d'acqua che c'è sul comodino e mentre beve le sposto una ciocca di capelli bagnati dietro l'orecchio. Sembra così fragile e indifesa in questo momento che pare potersi rompere fra le mie braccia.
Mi guarda di sottecchi imbarazzata.
«Che cosa ti succede, Principessa?» le domando ancora seduto a bordo del suo letto con la mano tra i suoi capelli.
«Era solo un incubo» biascica distogliendo lo sguardo dal mio.
"(T/n) non me la racconta giusta" penso guardando attentamente il suo viso dopo averlo voltato verso il mio.
Scuoto la testa. «Scommetto che è il giorno in cui ci siamo visti l'ultima volta, vero?» annuisce sottraendosi al mio tocco. «Guardami, (T/n)...scusa se non sono venuto a cercarti...»
«Tranquillo...non fa nulla» sussurra guardando per un attimo fuori dalla finestra. Tento di accarezzarle i capelli quando riprende parola: «Comunque, cosa farai dopo il processo? Insomma, sei libero, no? Puoi anche scappare...non dirò nulla a nessuno, se è questo che ti preoccupa, Touya» mi chiede ad un tratto con voce fredda.
Fermo la mano a mezz'aria stringendola in un pugno prima di voltarle le spalle sospirando. «Non dovevi farmi domande, (T/n)» le ricordo.
Ridacchia ma cerca di tornare seria mettendosi una mano davanti alla bocca. «Oh, si, scusa...solo che certe cose mi capita di dimenticarle» dice ironica per poi sospirare e tornare con lo sguardo fuori dalla finestra.