-28-

584 32 9
                                    

Dabi

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Dabi

Non so da quanto tempo sono seduto in corridoio, aspettando delle buone notizie da parte degli infermieri. Ma niente.

Nessuno vuole dirmi qualcosa.

Mi alzo di scatto notando tre infermieri correre nella sala operatoria, spalancando per qualche secondo le porte. Fanno così da tutto il tempo.

Riesco a vederla. Stesa su quel lettino con cinque dottori attorno. Uno che le tiene il respiratore, altri che passano gli oggetti al chirurgo che opera sul fianco sinistro.

«Chiudetele le porte,diavolo!» urla, notandomi paralizzato di fronte a esse.

Mi spintonano indietro,chiudendomi la porta in faccia. Con la mano tremante, chiamo (n/m). «Pronto, chi parla?» chiede ridacchiando.

«(T/n) è in ospedale...» dico senza convenevoli, ricevendo solo silenzio da parte della donna. «era andata a lavoro...non so cosa sia successo...mi sono ritrovato Shigaraki alla porta...l-lui...lui aveva rapito (T/n)...» affermo con voce tremante e gli occhi pieni di lacrime.

«Touya» dice a un certi punto, facendomi sobbalzare dal tono serio. «tu adesso devi essere forte. Mia figlia starà bene, capito?» esclama con voce tremante. «Adesso calmati. Respiri profondi. Non puoi mica andare da lei col naso gocciolante, eh Touya?» ridacchio, annuendo anche se lei non mi vede.

«(n/m)...grazie» sussurro, stringendomi la maglia all'altezza del cuore.

«Non ho fatto niente» risponde. «Adesso fatti valere. Blocca un infermiere e obbligalo a dirti cosa succede a mia figlia. Qualcuno dovrà pur saperlo, no?»

«Va bene» rispondo ridacchiando. «Appena so qualcosa ti chiamo subito» sussurro guardando con circospezione un infermiere appena uscito dalla stanza.

Saluto la donna al telefono, per poi avvicinarmi all'uomo, silenziosamente. Lo sento sospirare alle macchinette da dive compra del caffè.

«Salve» li saluto avvicinandomi a lui. «Posso farle una domanda?» chiedo facendolo arretrare leggermente.

«C-Certo...dica pure» sussurra,iniziando a tremare.

«Vorrei sapere una piccola cosa...cosa diavolo sta succedendo a mia moglie?!» esclamo bloccandolo al muro. «Visto che sembri una brava persona, non puoi far preoccupare un parente del paziente, giusto?» ghigno.

«E-Ecco...la paziente è s-stata operata per la f-ferita al fianco sinistro...» balbetta chiudendo gli occhi e infossando la testa nelle spalle. «Era più grave di q-quanto ci si aspettasse...»

«Continua»

«Le stanno ricucendo il taglio...» sussurra. «Abbiamo fatto anche il kit-stupro»

«Quindi? Il risultato qual'è?» chiedo agitato.

«...n-negativo, signore» risponde, facendomi tirare un sospiro di sollievo. «Abbiamo notato anche diverse ferite dietro la schiena...i medici stanno facendo del loro meglio per evitare cicatrici ma per quella sul fianco è impossibile. Le rimarrà il ricordo per sempre»

Un amore nel tempoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora