(Dabi x Reader)
Dicevano che non sarebbero mai potuti stare assieme...che il loro amore era sbagliato.
Lui: un uomo in cerca di pace e serenità da tutto quello che la vita gli aveva riservato.
Lei: una ragazza in cerca solo di caos.
Tanto diversi...
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(Dabi)
Lo ammetto, ho seguito la (c/c) e ho fatto bene...credo.
«Devi lasciarla stare, Dabi!» esclama il pennuto di fronte a me puntandomi contro una delle sue piume.
«Se no? Cosa mi farai, pollo?» lo provocò ghignando. «Lei è sempre stata mia, dal primo istante in cui la vidi è diventata la mia (T/n)! Non ho paura di picchiarti per poi andare da lei e dirle che mi hai ferito gravemente...chissà come la prenderà, eh?» spalanca gli occhi allentando la presa sulla sua "arma" distogliendo per un secondo lo sguardo dal mio.
«Ehm...dov'è finita (T/n)?» sussurra il verde facendo fermare il litigio tra me e il biondo.
Mi guardo attorno spaventato notando la sua figura assente. Metto le mani tra la mia chioma corvina, stringendone alcune ciocche.
«Non avete visto che se ne andava?!» urlo contro di loro prima di iniziare a correre verso casa sua lasciando indietro i due che la cercano con lo sguardo nei pressi del supermercato.
Come ho fatto a esser così stupido tanto da farmi distrarre da quei due incapaci?! Come ho fatto a lasciare che se ne andasse a casa da sola?!
"Ti prego...fa che sia al sicuro. Fa che non le sia successo nulla" penso aumentando il passo fino a quando non vedo a terra la sua borsa (c/p) con il suo bracciale accanto.
Lo riconosco subito perché è quello che le diedi quando eravamo piccoli...il giorno del suo compleanno. Lo tiene ancora dopo tutto questo tempo?
«Cazzo!» esclamo guardandomi attorno una volta raggiunti i suoi effetti personali.
Per strada non c'è anima viva, in quel quartiere, di solito rumoroso, adesso regna solo silenzio facendomi venire una strana stretta all'altezza dello stomaco
Prendo di fretta il telefono selezionando il numero di Shigaraki. «Che succede?» chiede con voce monotona una volta accettata la chiamata. Sento degli strani rumori ovattati di sottofondo e in un primo momento penso che sia qualche sua "conquista" ubriaca quindi lascio stare.
«L'hanno presa...mi hanno portato via (T/n)» dico in breve con l'affanno.
«Cazzo...senti, vieni subito qui che discutiamo che cosa fare» accetto per poi attaccare.
Pochi secondi dopo mi raggiungono il pennuto e il broccolo che chiedono subito della (c/c).
Senza dire nulla mostro loro le cose private della ragazza. «Cazzo...» sussurra il biondo iniziando a mandare metà delle sue piume a controllare nei paraggi.
Il verde, nel frattempo, china il capo stringendo i pugni. «T-Tutto questo è successo p-perché non ci siamo resi conto che lei se ne stava andando! A-Avete iniziato a litigare e l-lei è sparita!» esclama con la voce incrinata dal pianto. «(T/n) si fida ciecamente di noi tre...ma non siamo riusciti a proteggerla!»