(REVISIONATO)
Stefan si comportava naturalmente, come se tra noi non ci fosse mai stato nulla più dell'amicizia. Sapevo che aveva una cotta per me da un po'. Ma andiamo, io non ammettevo a me stessa che la cruda verità era che non volevo affatto fidanzarmi. Principalmente, ero lì per lui. Per l'altro fratello Johnson. Dopo le parole volgari che usai, Stefan volse il suo sguardo su di me. Avevo tirato fuori la me che non tiravo fuori da molto tempo.
-Che parole volgari, Miss Carrington. Non si vergogna!?-. Matthew, ironicamente, mi volse un sorriso malizioso. Lo sguardo di Stefan si era indurito. Sembrava arrabbiato.
-Mr. Johnson, chi ha mai detto che una Lady non può utilizzare termini scurrili e volgari?-chiesi retoricamente a Matthew. Mi guardò molto più intensamente di prima e riprese a parlare.
-Il regolamento e le buone maniere ,Miss Carrington. Siete dunque una ribelle? Vi celate forse in una maschera?-.
Non sapevo che cosa rispondere. Non sapevo come rispondere. "SI" era quella la mia risposta. Ma non volevo compiacerlo.
-Non penso siano affari suoi-. A quelle mie parole , Stefan si alzò.
-Con permesso-. Se ne andò imbronciato e parecchio arrabbiato.Ma che diavolo avevo in testa? Stefan mi aveva sempre sostenuta, ma è come se quel sciocco bacio del giorno prima avesse bruscamente interrotto il nostro rapporto così bello. L'espressione di Matthew mutò all' istante. Diventò molto più serio e fissava un punto fisso dinanzi a lui. Io, invece, ragionavo se andare da Stefan o rimanere per scoprire caratteristiche in più su Matthew.
-Ha mai fatto un bagno?- mi chiese all'improvviso.Lo guardai confusa da quella bizzarra domanda e poi capii. Voleva forse che facessimo il bagno nel lago? Era andato decisamente fuori di senno. Lo vidi togliersi la camicia. I suoi pettorali scolpiti, mi lasciarono senza fiato. Sotto il paio di pantaloni lunghi ,indossava dei pantaloncini marroni sbiaditi dal tempo. Mi scrutò e rise.
-Che ha da guardare, Miss Jane?- mi chiese ironicamente.
Mi accorsi solo dopo che mi stavo mordendo il labbro.
"Jane. Jane. Riprendi il controllo. Va da Stefan. Ha bisogno di te". I miei pensieri fluivano allarmanti nella mente.
-Dai vieni, che aspetti! Wooooooo- e con quell'urlo si tuffò letteralmente nel lago.Forse lo volevo anche io. Forse, dopotutto mi sarei finalmente lasciata andare. Forse la me ribelle si sarebbe sentita finalmente libera. Volevo farlo. Mi tolsi il soprabito e rimasi con la sottogonna e il corsetto. Mi guardava meravigliato, ma cercava di nasconderlo ricomponendosi. Mi tolsi gli scarponcini e ,d'istinto, mi gettai in acqua.
L'acqua fredda entrò a contatto con la mia pelle calda e un piccolo gemito mi fuoriuscì dalle labbra. Sentendomi, si girò e col suo possente corpo mi venne incontro."Siamo troppo vicini" pensai. Potevo sentire il suo fiato sulle guance. Il mio cuore stava facendo capriole. Mi posò la sua fronte sulla mia. Inspirai rumorosamente. Mi prese il viso tra le mani e mi baciò.
Volevo baciarlo? Probabilmente si. Ma lo volevo davvero? Questo non lo so.
"JANE. JANE. RIPRENDITI JANE..." Ignorai il richiamo della vocina nella mia mente.
Chiusi gli occhi e mi lasciai trasportare in quel bacio delicato e di passione. Non mi stavo davvero innamorando di lui... O forse sì?
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Romance[IN CORSO] *È presente linguaggio volgare* 1820 Jane Carrington, la più grande delle sue sorelle deve entrare in società nella stagione d'oro di Londra. È una donna determinata e forte, grazie anche alla morte del padre. Non ne vuole sapere della...