(REVISIONATA)-Juliet!- le corsi incontro, anche se sapevo non era formale farlo.
-Oh, Jane come stai? Qualche novità? Mi devi raccontare proprio tutto!-.Ci prendemmo a braccetto ed entrammo emozionate più che mai. Dietro di noi, le nostre madri chiacchieravano animatamente.
-Allora... Ho saputo che sei entrata in società. Qualche corteggiatore?-. Rimasi sorpresa dalla domanda di Juliet. Lei era entrata l'anno prima e venne lasciata quasi subito da un baronetto, assolutamente fuori dalla sua portata. Esitai a risponderle subito, ma presi coraggio e parlai.
-Si.. ce ne sarebbe uno.... Si chiama Stefan- le confidai. -O Mio Dio! È fantastico! Dai, forza : sputa il rospo!-. E così, invece di ballare e conversare con gentiluomini di classe, ce ne stavamo sedute ad un tavolo a confabulare e ridere.
-Non hai idea, Jane. La Scozia è quasi un luogo sovrannaturale. Per la prima volta, mi sono sentita davvero bene dopo Tyron-. Lui era il bastardo che l'aveva lasciata. Juliet rimase sconvolta e pianse per giorni e giorni.
Mentre ero persa nel suo passato, lei mi parlava senza mai fermarsi. Mi chiedevo da dove venisse tutto quel fiato che aveva. Guardavo un punto fisso a terra, ascoltando le sue parole. Notai all'improvviso che si erano materializzate delle scarpe nere molto eleganti. Ritornai a guardare in alto e lo vidi. I suoi capelli neri erano stranamente in ordine, i suoi occhi verdi perfetti mi scrutavano e uno smoking ideale per la serata gli donava magnificamente. Io e Juliet, ci alzammo e come da galateo, ci inchinammo. E ovviamente anche lui.
-Miss Carrington, non mi avete ancora presentato questa giovane fanciulla-. La sua voce profonda mi lasciò un attimo titubante.
-Signor Johnson, lei è una mia cara amica: Miss Nelson-. Dissi quelle parole con una tale freddezza, che mi spaventai di me stessa. Juliet si alzò e Matthew, come da "gentiluomo", le baciò la mano. Juliet sorrise e si sedette.
-Volevo riferirle che mio fratello Stefan la sta cercando. Se volete, vi accompagno da lui-. Matthew mi porse la sua mano. Col cavolo che sarei andata con lui.
-Grazie, ma preferisco cercarlo da sola. Buona serata-. Ci inchinammo e portai via con me Juliet. -Ma che cosa fai! Quello era un grande bel ragazzo! Perché diavolo te ne sei andata?!-mi chiese Juliet, mentre la scortavo dietro le tende del gran salone.
-Ascoltami, io odio quell'uomo. Lo odio. Oh, Juliet è così maleducato e egoista, da vergognarsi. Dai vieni: andiamo a cercare Stefan-.
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Romance[IN CORSO] *È presente linguaggio volgare* 1820 Jane Carrington, la più grande delle sue sorelle deve entrare in società nella stagione d'oro di Londra. È una donna determinata e forte, grazie anche alla morte del padre. Non ne vuole sapere della...