(REVISIONATA)
Era strano notare come tutto era cambiato in poco tempo. La casa, la famiglia, le persone, gli amici... Sembrava stessi ritornando alla triste realtà. La Scozia mi aveva cambiato. Mi aveva fatto capire l'essenza della libertà e della vita. Quella sera, mi limitai a rimanere seduta a guardare le giovani donne danzare con il partner. Scorsi Jane ballare con il ragazzo bello di prima. Mi sembrava si chiamasse Matthew o Matt, una cosa simile. Rimasi ipnotizzata dalla chimica, dalla fatale attrazione evidente tra loro. Mi ero arresa ad avere ciò che in quel momento avevano loro. E pensare che quei due si odiavano."I poli opposti s'attraggono" pensai.Pochi erano i ragazzi che in quella stanza attiravano la mia attenzione. Come già detto, avevo perso le speranze. Sarei rimasta zitella a vita. Sola. Rimasi seduta a pensare che tra soli pochi giorni sarei ritornata nella mia nuova casa.
Mentre mi versavo un nuovo bicchiere di champagne, mi si avvicinò un ragazzo dal volto famigliare.
-Miss Nelson! È un piacere vedere che siate tornate- mi baciò la mano. Solo allora capii chi fosse: Mark, il fratello maggiore di Jane.
-Signor Carrington, mi lusinga sapere che mi abbiate riconosciuta. Sono molto felice di averla incontrata-.Ovviamente, mi aspettavo che la conversazione si fosse chiusa lí. E invece, accadde l'inimmaginabile.
-Mi concederebbe il prossimo ballo, Madame?-mi chiese. Lo guardai stupita.E quando lo scrutai, non vidi il ragazzo scontroso piú grande di Jane, ma un uomo.
I suoi lineamenti erano a dir poco perfetti, il fisico mozzafiato e aveva dei meravigliosi occhi azzurri, dove ti immergevi in un mare sconosciuto.
Solo due parole uscirono dalla mia bocca
-Sí, certo-. Mi offrí la mano e come non rifiutarla.Mi accompagnò al centro della sala, e notai che davanti di noi, Jane era corsa via da quel "Matthew" . Avrei dovuto andare da lei, ma pensai che fosse meglio lasciarla sola, perché riprendesse fiato da quel ragazzo, che metteva sottopressione chiunque. La musica cominciò a echeggiare nella sala, e molto delicatamente mi cinse la vita. Un leggero brivido si fece largo in me e io gli appoggiai le mani dietro la sua schiena. Iniziammo a danzare. Era molto abile nei movimenti ed era un vero e proprio gentiluomo.
-Allora, com'è la Scozia, Miss Nelson?-mi chiese poco prima di farmi fare una perfetta pirouette .
-Devo dirle, che è il posto piú magico della Terra. Proprio per questo ci farò ritorno molto presto-gli dissi.Mi guardò con aria delusa, ma allo stesso tempo interrogativa.
-Non aspettate la fine della stagione?-.Non risposi subito. Probabilmente avrei dovuto. Probabilmente sarei dovuta rimanere per mia madre, che desiderava che mi sposassi piú di qualunque altra cosa al mondo.
-Non so, dovrei vedere i miei programmi- e chiusi la conversazione.Non volevo entrare nel dettaglio. I nostri occhi erano calamite silenziose, in attesa di una parola che mutasse la situazione. Ma essa non arrivò. La melodia finí e ci inchinammo cordialmente. Lo avrei presto rivisto.
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Romance[IN CORSO] *È presente linguaggio volgare* 1820 Jane Carrington, la più grande delle sue sorelle deve entrare in società nella stagione d'oro di Londra. È una donna determinata e forte, grazie anche alla morte del padre. Non ne vuole sapere della...