|CAPITOLO 19-MARK

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(REVISIONATO)
Era a dir poco splendida. Una donna audace e sicura di sé. Una donna perfetta.
-Mi dica Signorina Nelson, come pensa stia andando il suo soggiorno qui a Londra?- le chiesi sperando in una risposta positiva.
-Mediocre. Pensavo molto meglio se devo dirla tutta, Mr. Carrington. Le persone non fanno altro che giudicare, come se non ci fosse un domani. Ma sa, l'amore o arriva o non arriva-.
Ci guardammo negli occhi e vidi il suo sguardo mortificato, triste e malinconico. Quel baronetto le aveva lasciato una cicatrice che irremediabilmente, l'aveva mortificata lasciandola senza speranza e futuro.

-Mi dispiace molto, Signorina Nelson. Sono sicuro che non sia così. Vede, l'amore può arrivare in qualsiasi momento, proprio quando non se lo aspetta- la rassicurai.

-Ha mai provato l'amore Mr. Carrington?- mi chiese.
Era distesa sull'erba, in cerca di qualcosa di magnifico nel cielo terso.
-No e non penso che lo proverò mai. Sono un uomo di poca fede che rassicura le Lady e che le convince che l'amore arriverà, anche se lui stesso non ci crede-.

Si alzò sui gomiti, mi guardò e si mise a ridere.
Il suo sorriso e la sua risata gioiosa mi trascinarono con lei.
GOh signor Carrington, ahahaah... Il bue dice cornuto all'asino-e giù a riprendere a ridere.
-Ha ragione e probabilmente non me ne pento. Aiutare le persone e farle stare meglio, penso che non sia la cosa peggiore del mondo sa?- smettemmo entrambi di ridere e lei ritornò triste e pensierosa.

Si alzò e si risedette accanto a me.
-Pensa che lo ritroverò mai l'amore?Siate onesto con me, Mr. Mark- mi implorò.
Rimasi in silenzio per qualche secondo.

-Penso di sí. È una donna straordinaria e forte. Una donna come lei può ottenere tutto, anche l'amore - le dissi cercando di essere il più convincente possibile. .
Mi voltai e non potevo smettere di guardarla. Mi sorrise, le sue guance si fecero più rosse e supposi anche le mie perché stavo sudando e il cuore mi batteva a mille. Mi avvicinai al suo viso lentamente e i suoi occhi erano fissi sulle mie labbra.

-Juliet! Che fai qui?!- era mia sorella che  ovviamente, rovinò il momento.
Mr. Nelson si alzò e corse ad abbracciare Jane.
-Oh, cara non mi scrivevi e non mi venivi a trovare da molto. Perciò eccomi qui-.
-Oh, mi dispiace così tanto. Ti devo raccontare molte cose. Dai vieni, entriamo in casa-. Le vidi entrare e parlare sommessamente .

Cominciava a fare molto freddo, per cui rientrai in casa anche io. Ero un po' deluso per Juliet. Mi diressi nella mia stanza, ma mentre salivo le scale sentii Jane disperata in corridoio parlare con Juliet. Mi scorsi dalla ringhiera e ascoltai in silenzio, con attenzione.
-Ma Jane, tu non lo odiavi? - urlò Miss Nelson.
-Io sí, lo odio... Ma quando mi ha salvata... Io... Non lo so... E poi quando eravamo al lago... Io non lo so!-. Jane scoppiò in un pianto liberatorio . Non sapevo che odiasse Stefan, il suo corteggiatore. Pensavo lo amasse.
-Matthew è la persona più misteriosa che abbia mai incontrato...Oh Juliet...-.

Matthew Johnson?!
Un secondo... Ma non era il fratello scorbutico di Mr. Stefan?

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