Lasciati amare | Levi x Reader

Ackerman

Grazie alle sentinelle del corpo di ricerca, Erwin riceve l'avviso che serviva per entrare in azione, puntando alla chiesa principale nelle terre dei Reiss.

Durante il viaggio sul carro, diretti alla medesima meta, Hanji ci ripete il modo in cui avremmo dovuto agire per recuperare Eren e Historia.
«Il più grande ostacolo sarà Kenny, lo squartatore. Vi avviso fin da subito» dice Levi.
Mi agito appena accenna l'argomento, evitando di guardarlo.
«Per darvi un'idea...» continua poi «immaginate che tra i nemici ci sia io»
«Sei esagerato!» lo interrompo «Andrà tutto bene se seguiremo il protocollo studiato da Hanji» sono palesemente in agitazione.
«Si Comandante, ha ragione» risponde Mikasa, più focalizzata degli altri sull'obiettivo.

Poco dopo, raggiungiamo le terre dei Reiss ed entriamo nella chiesa principale.
Prepariamo dei sacchi su delle ruote di legno e li ricopriamo di olio, aspettando il momento giusto per aprire la porta che porta alla grotta sotterranea della chiesa.
«Appena lanceremo i sacchi, dovremmo essere molto veloci, altrimenti rischiamo di farci sparare» spiego. «Sasha, io e te colpiremo i sacchi con delle frecce infuocate, questi esploderanno, creando molto fumo nero e impedendo la visuale. A quel punto, combatteremo corpo a corpo. L'obiettivo è mantenere una distanza tale da impedirgli di mirare e sparare. Dobbiamo... uccidere più nemici possibili»
All'ultima frase cala il silenzio, nessuno avrebbe mai voluto uccidere esseri umani, ma è necessario per vincere questa guerra, che si porterà via ancora centinaia di vite.

Ripeto il piano più e più volte nella mia testa, cercando di non pensare al peggio, Levi si avvicina a me e l'ansia sale pensando al fatto che lui dovrà cercare di uccidere l'unico parente che gli è rimasto, senza saperlo.
«Tutto ok?» mi chiede, e io vorrei digli tutto, vorrei raccontargli ogni cosa ma è troppo tardi. Se glielo dicessi ora, probabilmente avrebbe delle esitazioni durante lo scontro e potrebbe uscirne ferito o, addirittura, ucciso.
«Si, andrà bene vedrai» rispondo.
Lui mi posa un bacio leggero e delicato sulle labbra, come se fosse sicuro che mi rivedrà, dandomi così forza e fiducia.

«Ci siamo ragazzi» Hanji da' il via.
Levi sfonda la porta, Jean e Connie lanciano i sacchi che rotolano fino a giù e Sasha ed io siamo le prime ad uscire fuori per sferrare le frecce, riuscendo a far esplodere i sacchi.
Un'ampia nube di fumo nero pervade la grotta e, con il 3DMG ci aiutiamo tra le colonne per arrivare al combattimento ravvicinato con la squadra di Kenny, ci dividiamo e riusciamo, con fatica, ad ucciderne la maggior parte... improvvisamente, un urlo.

«HANJI!»

Hanji era stata ferita ed era a terra sanguinante. Mi fiondo in suo soccorso mentre Levi e Mikasa ci coprono le spalle.
«Fermo l'emorragia» dico premendo con un panno la sua spalla.
«Ritiriamoci sull'ultima linea, dobbiamo riorganizzarci!» si allontanano i nemici.
«Hanji! Stai bene?» Levi mi affianca per aiutarmi.
«S...si. Tranquilli»
Mi giro verso Levi.
«Kenny?» gli chiedo.
«C'ero vicinissimo, è ferito»

Non so se essere triste o sollevata.

«Tu stai bene?» mi chiede.
«Si, io si»

Dopo aver fatto riprendere Hanji, seguiamo la direzione in cui si è diretta la squadra di Kenny, fino a ritrovarci davanti ad una rete che ci blocca il passaggio.
«Mi raccomando, non fateli passare!» urla la donna bionda dall'altra parte, posticipata poi da un enorme tonfo è un'improvvisa luce che ci impedisce di vedere chiaramente.
«Quello è...» dico io.
«Un gigante» finisce Levi.
«EREH!!!» mi assorda Mikasa.

Ma perché urla?

La trasformazione causa una corrente d'aria impressionante e d'istinto Levi mi tiene il fianco con il braccio facendomi accovacciare a terra e tenendomi vicino a lui.
«Attenti ragazzi! Non fatevi spazzare via!» mi rassicuro con gli altri.
«Comandante!» Armin richiama la mia attenzione «C'è una via di fuga!»
«Armin e Moblit, portate Hanji fuori da qui! Noi altri, invece, raggiungiamo Eren e Historia!» do' gli ordini.