Raggiungiamo in fretta la grande scalinata che porta al Sottosuolo e, appena mi trovo davanti alle scale mi blocco.
Maledizione. Mi fa impressione.
«Comandate, si sente bene?» mi chiede Danny.
«Si, alla grande. Procediamo»Una volta percorsa la scalinata, dividiamo i gruppi, posizionandoli in zone diverse della città.
«Ma guarda chi si rivede!» dice una voce dietro di me, mi volto e ritrovo uno degli ubriaconi che frequentavo per vincere le scommesse al solito bar.
Rimango a bocca aperta mentre lo osservo avvicinarsi ma, d'un tratto, dietro di lui comparve Levi che gli prese un braccio e gli fece sbattere la faccia a terra, spaccandogli due denti.
«Levi fermati!» gli intimo, ma non mi ascolta.
«Ehi! Lascialo!» urla un tizio che si avvicina e da' una ginocchiata in testa a Levi, facendogli perdere la presa.Ora basta.
Mi dirigo verso di loro e i due uomini mi guardano per un momento prima di precipitarsi ad abbracciarmi.
«(T/n)!!!» sorrido al loro gesto e vedo Levi a terra che osserva spaesato la scena.
Lo ignoro.
«Sono felice di vedere che state bene» dico ridendo.
«E che mi dici di te? Ti avevano catturata!»
«Beh... sono a capo della Legione Esplorativa...» i loro visi si spengono e fanno due passi indietro.
«Sei una di loro? Ma che ti è successo? Vuoi fare la fine di tua madre per caso?» mi immobilizzai ricordando le parole padre."Sei un soldato formidabile, come tua madre"
Se non me lo avessero chiesto, non me lo sarei mai ricordata. Mia madre era un soldato...
Questo significa che il mio padre biologico poteva far parte dal suo stesso corso cadetti?
Oppure di un'altro corso dello stesso anno, dato che quello che diceva di essere "mio padre" non lo ha mai conosciuto.
Ho bisogno di indizi.«Non morirò. Ve lo assicuro» dico infine.
Danny mi raggiunge di corsa.
«Comandante, abbiamo finito»
«Bene, torniamo in superficie»
«Te ne vai di già?»
«Prometto che tornerò a trovarvi e vincerò altre scommesse» ridiamo per poi salutarci.Tutti i soldati si stanno ritirando in superficie. Mi guardo intorno ma non trovo chi voglio.
«Ehi!» fermo con la mano una sottoposta «Sai dove sia il Capitano Levi?»(time skip)
Mi ero dimenticata che lo avessero ferito alla testa. Salgo al secondo piano dell'ospedale e mi faccio guidare fino alla sala medicazioni. Entro senza permesso e noto subito un'infermiera che sta suturando la tempia sinistra di Levi.
Li raggiungo a passo svelto e mi rivolgo all'infermiera.
«Ci penso io, puoi andare» le dico.
«Ma io...»
«Ho detto che puoi andare» affermo alzando leggermente il tono di voce.
Lei mi guarda intimorita e lascia gli attrezzi da sutura prima di uscire di corsa.
Evito di guardare negli occhi Levi, sarebbe la mia condanna, e continuo a chiudergli la ferita sulla tempia.
«Hai il mantello tutto sporco» accenno ad un ghigno, senza farmi notare.
«Hai ragione» dico togliendomelo, conoscendo la sua ossessione per la pulizia.
Riprendo il lavoro.
«Sicura di quello che fai?» mi chiede.
«Una volta ho aperto il torace di una donna che era andata in arresto cardiaco, e ho pompato il cuore manualmente fino all'arrivo dei soccorsi. Sono perfettamente il grado di mettere dei punti» affermo.
«Immagino che se la sia vista brutta» commenta.
«I medici se l'erano presa comoda, a nessuno importa di chi abita nel Sottosuolo» dico «Però è riuscita a sopravvivere, nonostante l'ambiente non sterile»
Levi rimane in silenzio per qualche secondo.
«Davvero mi odi?» mi chiede.
Evito la domanda.
«La donna fu riportata nella Città Sotterranea e morì dopo cinque giorni»
«(T/n)»
«I medici sapevano che il suo cuore non poteva reggere se fosse rimasta là sotto»
«(T/n) rispondi»
«Nonostante questo, lo hanno fatto e sai perché?»
«(T/n)!» alza la voce.
«Perché le persone sono orribili!» la alzo più di lui.
Chiudo i punti con un nodo.
«Tra un paio di giorni puoi farteli togliere»
Questa volta provo a guardarlo negli occhi. Ma lui lo evita.Esco dalla stanza.
Levi's Pov
Sono un idiota.
L'ho lasciata perché pensavo di proteggerla ma la sto solo distruggendo.
Ma ora ho perso la sua fiducia e non so se riuscirò a riconquistarla.
Ormai si è fatta notte fonda e decido di uscire dalla stanza e scendere in cucina a prepararmi un the.Accidenti. Chi diavolo ha lasciato il lavandino così lercio?!
«Maledizione! Non ho altre informazioni su quel villaggio!» sento la voce disperata di Hanji da fuori e mi preparo al peggio.
Entra.
«LEVIIII!!» ecco appunto.
«Ciao Hanji» la saluto versando il the nella tazza e sedendomi ad un tavolo della mensa.
«Qualcosa non va?» mi chiede.
Non rispondo.
«So' della storia del bambino. Mi dispiace molto» inizio ad innervosirmi.
«Non sono affari tuoi» rispondo scontroso.
«Se vuoi un consiglio...»
«Non lo voglio»
«Dovresti volerlo»
La ignoro e bevo un sorso.
«Sai Levi, sei un stronzo» per poco non mi strozzo con il the.
«(T/n) ha perso te e il bambino nello stesso giorno. A che diavolo pensavi?! Per te lei non vale niente?!»
«Ti sbagli!» mi alzo, facendo cadere indietro la sedia «L'ho lasciata proprio perché tengo a lei!»
«Oh scusa!» dice ironica «Allora abbandonarla nel momento del bisogno mi sembra la soluzione più sensata!»
«Il suo egoismo ha ucciso nostro figlio!»
«Contribuire a salvare l'umanità per te è egoista?! Perché in tal caso siamo tutti egoisti Levi! Anche tu!» rimango in silenzio.Ha ragione.
«Levi io ti conosco bene, siamo amici. Ma se mi costringi a schierarmi, scelgo lei»
Esce dalla mensa sbattendo la porta.
Rimango in silenzio, guardando la tazza di the.
La rovescio. Mi giro e do' un calcio alla sedia che era caduta. Sono incazzato nero. Non con Hanji. Non con (t/n). Con me stesso.La mattina dopo mi dirigo al campo di allenamento per supervisionare e trovo Eren.
«Eren» lui si gira di scatto.
«Capitano!»
«Tu e (t/n) siete amici, giusto?»
«Si»
Vorrei chiedergli di lei, sapere tutto quello che sta provando. È imbarazzante, io sono imbarazzante.
«Stalle vicino, ha bisogno di qualcuno che—»
«Se posso permettermi, Capitano» mi interrompe, sorprendendomi «Credo che se vuole che la situazione si risolva, dovrebbe iniziare chiedendole scusa»
«Si... credo tu abbia ragione» dico sconfitto.
Mi giro per andare a cercare (t/n), ma dopo qualche metro mi fermo.
«Jeager!»
«Si, signore?»
«Interrompimi un'altra volta mentre parlo e ti uccido»
«Sissignore»Vago per il campo di addestramento.
Nella zona di prova del 3DMG, vicino agli alberi, trovo (t/n) presa a sistemare una delle sagome di gigante.
È sola, così decido di avvicinarmi per parlarle.
Ma una figura femminile e poco gradevole si piazza davanti a me.
«Gira i tacchi e allontanati da lei»
«Hanji spostati»
«Non puoi farlo, non ne hai il diritto. Non più ormai»
«Voglio solo sapere se sta bene»
«Non sta bene. È letteralmente a pezzi, ma cerca di cavarsela al meglio e reagisce. So' che non puoi accorgertene, perché ci stai dentro, ma credimi, ora non puoi aiutarla. Peggioreresti solo le cose»
Guardo Hanji, per poi spostare lo sguardo su (t/n).
«Vattene, falla riprendere» mi intima e io la ascolto.Ciao a tutti! Come state?
Piccola domanda: la lunghezza dei capitoli vi va bene o li preferite più corti/lunghi? Buona lettura❣️
STAI LEGGENDO
Lasciati amare | Levi x Reader
Fanfiction(T/n) è una ragazza nata e cresciuta nel Sottosuolo abbandonata dal padre dopo la morte della madre: dall'età di 6 anni vive per strada, da sola. Non si fida di nessuno e vive rubando e truffando. Un giorno però viene catturata da un Caporale della...