La prova di allenamento

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Pov's Levi

Le tolgo lentamente il cappuccio nero per osservarla. Il mio primo intento era di cercare una certa somiglianza con il comandante, ma appena alza lo sguardo su di me, e i suoi occhi incrociano i miei, mi paralizzo con la mano ancora ferma sul suo cappuccio, ormai abbassato.

È bellissima.

Ha una treccia spettinata che cade sulla spalla destra e mi guarda con i suoi grandi occhi (c/o). Mi ipnotizzano.
Non è come la descriveva la polizia militare. Ha un viso innocente e timoroso, sembra... sperduta.

Si morde il labbro. Mi fa impazzire.

Tolgo velocemente la mano dal cappuccio e faccio un scatto di due passi indietro, il suo sguardo ancora su di me.
«Non assomigli molto al capitano» le confermo facendole cambiare espressione.

«È da quando ho 6 anni che non lo vedo, i miei ricordi sul suo aspetto sono molto sfocati» mi confessa. Abbassa lo sguardo per nascondere la tristezza.

Odio questa sensazione... non voglio vederla così.

«Ti porterò da lui» le dico cercando di aiutarla.

«No grazie» dice duramente, la risposta mi spiazza.

«Se lo vedo, lo uccido» il suo sguardo si impregna di forza e rabbia. «Ti capisco» dico freddo «Ma sarà comunque un tuo superiore, perciò lo vedrai in ogni caso»

Si acciglia guardandomi male e sciocca la lingua in segno di menefreghismo prima di sorpassarmi e continuare a camminare da sola.

Un comportamento che mi irrita.
Mi giro di scatto la prendo per un polso «Ehi mocciosa, anche io sono un tuo superiore. Vedi di portare rispetto» abbasso lo sguardo in segno di sconfitta.

«Scusi Caporale Levi» non mi aspetto delle scuse, ma è meglio così.

Raggiungiamo la fine della strada, dove ci aspettano alcuni cavalli e qualche cadetto.
Mentre ci incamminiamo verso il mio cavallo, l'attenzione di tutti si sposta verso di noi.
(T/n) sembra essere nervosa con tutte quelle persone attorno, il che la fa apparire carina.
La guardai per un'ultima volta, pensando a quanto poteva essere bella.

Dio, è meglio che mi esca dalla testa.

«Nel frattempo, è meglio se ci vediamo dopo» dico.
«Perché?»
«Ho altre cose da fare»
Non voglio lasciarla da sola, ma sono costretto a farlo.

Vedo Hanji che sta parlando con qualche stupido cadetto. Probabilmente, uno della sua squadra «Quattrocchi» la chiamo, attirando la sua attenzione «Porta immediatamente il tuo culo qui».
«Sicuro, Caporale» mi risponde, lasciando indietro i suoi cadetti.

Vedo (t/n) avvicinarsi al mio cavallo, accarezzandolo.

Com'è bella...

Hanji è immediatamente di fronte a me, e la sua attenzione è proiettata su (t/n) «Whoa! Levi, chi è quella?» mi chiede puntandola. Ignoro il suo tono giocoso «Il suo nome è (t/n) e voglio che te ne prenda cura per me. E non usarla per qualche tuo merdoso esperimento» dico guardandola.
«Oh, non ti preoccupare Levi, non lo farò» risponde, ridacchiando per poi avvicinarsi a lei.
«Piacere di conoscerti (t/n)! Io sono Hanji Zoe!»

«Ciao» (t/n) sembra nervosa.

«Andiamo! Ti porterò io al quartiere generale» dice prendendo (t/n) per un braccio e trascinandola al suo cavallo.

(T/n) frena gli stivaletti sul terreno liberandosi dalla presa di Hanji.

«Io non ci salgo su quel coso!» urla indicando l'animale. Hanji scoppia in una risata «Qual'è il problema?!» le chiede divertita, attendendo una risposta che non arrivò.
«D'accordo, ho capito...» le dice avvicinandola «Ti va bene viaggiare in carro?» a (t/n) spunta un lieve sorriso che fece sorridere anche me.

Lasciati amare | Levi x ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora