Levi's Pov
Dove cazzo è quella mocciosa?
Il dibattito è finito da un pezzo ed è quasi un'ora che la cerco.
«Levi!» mi chiama Hanji che sta scendendo da cavallo «Quattrocchi, hai visto la cadetta (t/c)?»
«Mi ha chiesto di portarla al Quartier Generale» spalanco gli occhi, prendendola per il colletto «Chi cazzo ti ha dato il permesso di portarla con te? È un'ora che la cerco!»
«Mi sembra che tu ti stia preoccupando troppo per lei» dice con un ghigno stampato sul volto «È importante per te? Dopo tutto è una ragazza abile e sveglia, se la sa' cavare benissimo da sola» le lascio il colletto spingendola indietro «È indisciplinata, una ribelle senza regole, non va lasciata da sola» dico cercando di nascondere la mia preoccupazione, raggiungendo poi il mio destriero e avviandomi al Quartier Generale.
Una volta arrivato salgo di corsa arrivando alla sua stanza e busso alla porta «Non ci sono» risposte dall'interno. Mi arrabbio più di quanto fossi già, spalanco la porta e vedo lei seduta alla finestra ad ammirare il tramonto, che colora la stanza di sfumature di rosso.
«Stupida mocciosa» dice entrando, sbattendo la porta «Chi ti ha dato il permesso di tornare da sola?» chiedo seriamente arrabbiato. Lei scende dalla finestra e si piazza davanti a me incrociando le braccia per imitarmi «Bla, bla, bla» mi prende in giro con delle smorfie, tornando poi seria. «Lo capisci che non puoi prendere una simile iniziativa?» la sgrido mentre mi sorpassa.
Si appoggia al muro incrociando le braccia e alzando gli occhi al cielo «E tu lo capisci che più ordini mi dai, più li eviterò?» da Caporale dovrei darle una punizione ma non lo farò «Perché te ne sei andata?» le chiedo avvicinandomi «Tu... mi fai schifo» quelle parole mi feriscono, perché mi hanno ferito? «Hai pestato quel ragazzo come un animale, come se fosse un mostro, e lui non poteva reagire. Hai fatto del male ad una persona che non ti aveva fatto nulla» è seriamente disturbata da quel fatto, come se sapesse cosa significa essere al suo posto. «Mi dispiace» dice d'istinto. Ma per cosa mi sto scusando? Perché le concedo questo? Perché le concedo di rendermi così vulnerabile?
Lei abbassa lo sguardo «Non mi interessano le scuse, la verità è che qui il mostro non è Eren, sei tu.» il cuore mi si stringe. Se me lo avesse detto qualcun'altro me ne sarei fregato, ma quelle parole uscite dalla sua bocca mi suscitano qualcosa di strano... dolore?Fanculo! Che brutta sensazione!
Mi avvicino velocemente a lei fino a piazzarmici davanti, sbatto le mani sul muro. Non può spostarsi a causa delle mie braccia che la circondano contro la parete.
La guardo negli occhi e lei si irrigidisce.Quegli occhi. Occhi (c/o) così profondi che mi fanno perdere la testa.
Dannazione.
Faccio un sospiro e chiudo gli occhi appoggiando la mia fronte contro la sua «Smettila» «Di fare cosa?» chiede rilassando i muscoli.
«Di farmi diventare così debole»La odio. Mi fa star male. Perché ci riesce?
Mi aspettavo qualunque reazione. Tranne quella che ebbe.
Mi mette una mano dietro la nuca, chiudendo gli occhi «Scusa»Veniamo interrotti da qualcuno che bussa alla porta. Separo la mia fronte dalla sua e lei mi guarda «Devo aprire» mi dice ricordandomi che le stavo bloccando il passaggio con le braccia. Mi sposto e la lascio arrivare alla porta. La apre, e Petra è lì sulla soglia.
«(t/n) (t/c) il Comandante (t/c) desidera vederti» finita la frase si accorge della mia presenza nella stanza e si acciglia abbassando lo sguardo. In seguito guarda (t/n) in mal modo «Vedi di muoverti» le dice prima di andarsene.
(t/n) rimane davanti alla porta immobile e io la raggiungo «Qualcosa non va?» le chiedo mettendole una mano sulla spalla «Perché vuole vedermi?» mi chiede a sguardo basso «Non lo so» ha ancora una mano sulla maniglia e la stringe sempre di più «Se non dovessi tornare, vorrà dire che lo avrò ucciso e sarò poi fuggita» dice avviandosi a passo ferreo verso l'ufficio del Capitano.
Decido di seguirla.
Arrivo davanti al portone, è già entrata e ha lasciato la porta socchiusa. Decido di rimanere a monitorare la situazione e mi appoggio con la schiena al muro sbirciando all'interno della stanza.
La conversazione è appena iniziata.
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Lasciati amare | Levi x Reader
Fanfiction(T/n) è una ragazza nata e cresciuta nel Sottosuolo abbandonata dal padre dopo la morte della madre: dall'età di 6 anni vive per strada, da sola. Non si fida di nessuno e vive rubando e truffando. Un giorno però viene catturata da un Caporale della...