Vivere nel sottosuolo è terribile. Le strade sono completamente ricoperte di vetri di bottiglie rotte, rifiuti e, a volte, persino sangue. Inoltre trovare cibo e acqua pulita è davvero difficile. Sono nata e cresciuta in questa merda di posto: i primi 6 anni della mia vita li passai con i miei genitori, ma un giorno mia madre si ammalò gravemente per via dell'acqua inquinata e morì qualche mese più tardi, mio padre invece era un grande generale e lavorava nel mondo esterno, non gli importava niente di me, per lui ero la figlia non voluta, un errore, uno sbaglio... e quando un giorno tornò a casa e trovò mia madre deceduta, mi prese per mano «ti porto in un posto» mi disse; una volta arrivati davanti ad un mercato mi disse di aspettarlo lì e che sarebbe tornato in un paio di minuti, ma quella fu l'ultima volta che lo vidi.
Dopo 2 ore il mercato stava chiudendo e la proprietaria, vedendomi ormai seduta per terra a giocare con la terra si avvicinò a me «Tesoro cosa fai qui da sola? È pericoloso» mi disse prendendomi la mano per alzami «Sto aspettando il mio papà». La donna probabilmente aveva capito prima di me che non sarebbe tornato e fu così gentile da offrirmi una mela e un pezzo di pane dicendomi di tornare a casa. Una volta arrivata aprii la porta di casa «Papà?» dissi a vuoto «Papà?!» urlai di nuovo. Nessuna risposta. Andai in camera di mia madre. Era scomparsa.
Da quel giorno imparai a cavarmela da sola, non potendo permettermi i soldi per pagare la casa, iniziai a vivere per strada e non solo divenni una ladra e una truffatrice professionista ma diventai anche la preda principale della polizia militare. Quando la prima volta ebbi uno scontro ravvicinato con uno di loro riuscii a rubare il suo 3DMG e scappare, le spade non mi servivano a niente e decisi di lasciarle nel ripostiglio della proprietaria del mercato che era diventata come una nonna per me... perché dopo quel giorno, dopo che sono stata tradita e abbandonata delle persone che avrebbero dovuto amarmi, non riuscii a fidarmi più di nessuno.
«SVEGLIA IDIOTA! QUESTO È IL MIO VICOLO!» mi urla un ubriacone lanciandomi una bottiglia vuota che fortunatamente non mi colpisce «Vedi di darti una calmata coglione, ora me ne vado!» mi alzo dal cartone su cui mi ero sistemata e mi aiuto a salire sul tetto con il 3DMG. Vedo da lontano il mercato della vecchia e sfreccio lì in 10 secondi tirando su più frutta che posso da una carrozza in strada. Arrivata al mercato entro dalla finestra sul retro «'giorno vecchia!» dico appoggiandole la frutta rubata sul tavolo «Un piccolo omaggio!» le dico con un sorriso «Dovresti smettere di rubare, prima o poi ti prenderanno! Sai bene di essere ricercata!» mi dice mettendo la frutta in un cesto «Ma io non ho rubato niente, ho solo preso in prestito!» mi lego i capelli (c/c) in una treccia. «Vado a prendermi un po' di soldi facili, a più tardi vecchia!» esco dalla finestra appendendomi al tetto con il 3DMG. Ma prima che la signora torni in cassa, mi lascio cadere a testa in giù spuntando nuovamente dalla finestra «E attenta ai ladri!» dico scherzando prima di salire ancora sul tetto. Vado nel solito bar in cui trovo sempre un tizio senza un occhio, due ubriaconi serali e un barista che odia il suo lavoro. «(T/n)!» esclamano tutti in coro appena mi vedono, amo questo posto perché si fanno sempre scommesse puntando un sacco di soldi e io sono sempre l'unica sana di mente, quindi riesco a vincere sempre. C'è una scommessa su quanti bicchieri di rum possa riuscire a bere uno degli ubriaconi, inutile dire che esco dal bar con un ottimo bottino in mano.
Il mercato sta per chiudere e decido di fare un salto dalla vecchia, ma quando arrivo, vedo la scena più orribile e inimmaginabile che mi si potesse presentare davanti: la donna viene spinta contro un muro con un coltello alla gola. Colui che ha il coltello in mano indossa un mantello verde con sopra due ali, una bianca e una blu.
«Le ali della libertà...» dico quasi sottovoce.
Mi catapulto giù dal tetto ad una velocità impressionante «Lasciala andare!» urlo «Ti darò tutti i soldi che possiedo, ma ti prego lasciala stare!» l'uomo si gira a guardarmi, è altissimo e con i capelli rossastri, occhi neri come il buio più totale. Si rigira verso la vecchia «È lei?»la signora mi guarda con le lacrime agli occhi «Io non so di cosa tu stia parlando" gli risponde «Non mi sei d'aiuto, quindi posso anche sbarazzarmi di te.» il mio cuore si ferma per 4 secondi: fu il tempo che ci mise per sgozzare l'unica persona che mi era rimasta.
«Tu...» dico abbassando lo sguardo avvolto da lacrime. «Tu... pagherai... PAGHERAI PER QUELLO CHE HAI FATTO!» tutte le poche persone rimaste si allontanarono e io mi catapulto addosso a lui. Gli tiro un pugno dritto in faccia che lui però blocca. Ma quello che non sa, è che io sono riuscita a sopravvivere a questo inferno solo grazie a me stessa, difendendomi da sola. Gli sfilo il coltello dalla mano e lo pugnalo allo stomaco. Dopo essere caduto a terra, vedo arrivare dei rinforzi con quegli stupidi mantelli verdi. Sono troppi per me. Corro a rifugiarmi nel retro del mercato... dove ritrovo le lame del 3DMG.
Spero vi piaccia, nel prossimo capitolo arriverà Levi e SBABAM colpo di scena.
Sorry per lo spoiler.
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Lasciati amare | Levi x Reader
Fanfiction(T/n) è una ragazza nata e cresciuta nel Sottosuolo abbandonata dal padre dopo la morte della madre: dall'età di 6 anni vive per strada, da sola. Non si fida di nessuno e vive rubando e truffando. Un giorno però viene catturata da un Caporale della...