-9- il mio punto debole

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<vorrei svegliarmi con questa visione tutta le mattine> mi giro verso la voce di Vladimir e vedendolo solo indossare un paio di boxer, quasi non mi strozzo con il caffè che sto bevendo, si avvicina a me, si mette tra le mie gambe e mi toglie la ta...

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<vorrei svegliarmi con questa visione tutta le mattine> mi giro verso la voce di Vladimir e vedendolo solo indossare un paio di boxer, quasi non mi strozzo con il caffè che sto bevendo, si avvicina a me, si mette tra le mie gambe e mi toglie la tazza dalle mani.

Nel mio stato di distrazione provocato dal suo fisico scultoreo, riesce anche e rubarmi un bacio, prende la mia tazza e se ne va dalla cucina sorseggiando il mio caffe; <ma... quella era la mia tazza> dico alzano la voca con un tono scocciato e mettendo il broncio, Vladimir torna sui suoi passi e mi guarda <tra poco saremo marito e moglie quello che è mio è tuo, quello che è tuo è mio, funziona così nei matrimoni> mi sorride e vai via, facendomi ancora per una volta rimanere a bocca aperta.

Me ne ritorno in camera a prepararmi, o per lo meno a darmi una sistemata cercando di farmi apparire presentabile, mi tolgo la camicia e appena cade a terra sento la serratura della porta scattare, mi giro di scatto e raccolgo di nuovo la camicia cercando di copre il mio corpo con indosso solo la biancheria intima.

Appena scorgo la faccia di Vladimir mi tranquillizzo ma solo per qualche secondo, <esci subito> lo ammonisco, ma a lui sembra non importare, anzi si dirige velocemente verso di me e mi strappa la camicia dalle mani.

Mi prende per i fianchi e gira il mio corpo verso l'enorme specchio che c'è nella stanza, fa combaciare la mia schiena con il suo petto e fa scivolare le sue grandi mani sulle cosce, facendole poi salire passando per i miei fianchi, il ventre e in fine poggiandole sulla vita con una presa salda.

Inizia a baciarmi la spalla ed io inizio ad ansimare, la mia mente continua a provare astio nei suoi confronti, inevitabilmente il mio corpo manda segnali differenti, prima di perdere completamente il senno sparo fuori una domanda che mi è girata in testa.

<perché hai conservato la mia maglietta?> dico, avendo visto una mia vecchia maglia poggiata sul suo comodino, subito lui sembra come scottato, si ferma e mi guarda attraverso lo specchio.

<l'ho conservata per i miei incubi da quando non stavamo più insieme, sono iniziato qui attacchi di panico e gli incubi, l'unica cosa che mi tranquillizzava era il tuo profumo sulla maglietta>

Rimango a bocca aperta e lo guardo.

<vieni qui> dice mi solleva di scatto e il lancio un urlo di sorpresa aggrappandomi alle sue spalle, iniziamo a baciarci e Vladimir si inizia ad incamminare verso il letto e mi ci adagia sopra.

Mentre inizia a scendere per baciarmi la mandibola e il collo, <posso uscire con Adelà stasera?> chiedo, lui mi guarda e sorride, <l'unica cosa di te che non è cambiata è che usi i momenti di debolezza per chiedere cose e questo sai che ti farà avere quello che vuoi, soprattutto con me sai che sei il mio punto debole>

<questo non è vero> ribalto la situazione ritrovandomi a cavalcioni su di lui, mi avvicino alle sue labbra quasi da sfiorarle <allora?> chiedo.

<no> dice in un modo secco <dai ti prego> gli sussurro all'orecchio e inizio a muovermi in modo provocatorio sopra di lui, mi filmina con gli occhi, se fossi una persona qualsiasi sarei spaventata a morte, ma lo conosco troppo bene.

<Rosa non credere di farmi cedere con qualche parolina sussurrata dolcemente, quando dico di no è no, lo faccio per la tua sicurezza, devi smetterla di comportarti da ragazzina viziata> dopo aver sentito le sue parole rimango di stucco, voglio assolutamente andare fuori questa sera, e se per andarci devo utilizzare tutti i mezzi in mio possesso allora lo farò.

Lo guardo e gli mostro un sorriso innocente, continuando a muovermi mentre sono a cavalcioni su di lui, Vladimir continua a rimanere fermo sorreggendosi sui gomiti e aspettando la mia prossima mossa, appoggio le mie mani sul suo petto e lo graffio lasciando dei segni rossi sulla sua pelle tatuata che partono dal petto a arrivano fino all'elastico dei boxer.

Mi chino sul suo orecchio per la seconda volta <si è vero Vlady, sono proprio una ragazzina, sono la tua ragazzina viziata, mi comporto veramente male, ci servirebbe qualcuno che mi metta in riga, ma evidentemente tu non sei in grado> gli lascio una scia di baci sul collo, sento che emette un gemito, alza il braccio e agguanta con la mano le mie guance stringendo con forza, fino a farmi provare doloro, ma non me ne lamento, <si Rosy, sei la mia ragazzina, sei il mio primo amore, sei la mia fidanzata, sei mia moglie e sei anche la mia puttana dispettosa che merita di essere punita duramente, sei mia e di nessun altro, questo lo sai vero Rosa?> alla sua domanda annuisco con vigore anche se il mio volto e ancora sotto la sua presa.

Io però non ho ancora ricevuto una risposta affermativa da parte sua, quindi ritento ancora e se risponde ancora di no metterò in atto il piano B, <quindi mi fai uscire sta sera?> chiedo per l'ennesima volta, <NO, questa è la mia risposta definitiva> dopo aver sentito queste parole tra me e me sussurro "vedremo".

Mi libero dalla mia presa e da adesso scatta il piano B, scendo dalle sue gambe e Vladimir si mette in posizione seduta al bordo del letto, aspettando ancora per una volta la mia prossima mossa che sono sicura questa volta lo possa sorprendere, mi inginocchio tra le sue gambe e inizio ad accarezzare le sue cosce mentre lo guardo negli occhi in modo persuasivo.


<ok se insisti, ma veniamo anche io ed Nath e soprattutto nel nostro locale, ti terrò d'occhio tutta la sera>

Gli do un bacio e lo abbraccio per ringraziarlo.

Sono sicura che mi divertirò da morire.


(318 parole)

Destinata a Lui da SempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora