Ero destinata a lui da sempre.... Senza saperlo
Destinata a lui da prima della mia nascita...
Lui è stato e starà il mio unico uomo questo non l'ha deciso la mafia ma io stessa.
Ero nata nella Mafia e sapevo già che questo era il mio destino.
Inizi...
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5 anni fa...
Ero così emozionata, che non pensavo ad atro da tutto il mese, mi ero preparata questa sorpresa da mesi.
Una sorpresa per il nostro anniversario, anche se non ne avevamo uno preciso ma festeggiamo l'anniversario del nostro primo bacio.
In realtà la sorpresa era un'intera giornata passata insieme senza genitori o altre persone.
Appena arrivata nella villa Sokolov, apro la porta con la chiave a la trovo completamente in silenzio con solo le cameriere che giravano per casa.
Avevo avvertito tutti per la sorpresa che stavo preparando, cerco di incamminarmi verso la sua stanza facendo meno rumore possibile, arrivo davanti alla porta e non sento alcun rumore.
Alzo la mano e la appoggio sulla maniglia, faccio un respiro e apro la porta, faccio un sorriso ed entra <auguri a noi...>
La prima cosa che vedo è un reggiseno, è leopardato e molto pacchiano, alzo gli occhi anche se non vorrei avevo già capito tutto.
Vidi una ragazza mora con i capelli sparsi sul cuscino e il trucco colato, dalla parte opposta del letto c'è Vladimir con la faccia sporca di rossetto e dei succhiotti sul collo.
Atterra ci sono bottiglie di veri super alcolici, mozziconi di canne e strisce di cocaina sul comodino.
Sento la testa girare la voglia di vomitare del disgusta di questa scena, vorrei urlare per cercare di buttare fuori il turbine di emozioni che sento in questo momento.
Indietreggio come se questo movimento mi potesse riportare indietro, quando ero ancora ingenua e il mio cuore non era ancora spazzato a metà.
Nel fare questo movimento provoco un rumore sbattendo sulla porta, vedo Vladimir aprire gli occhi e per un attimo trattengo il respiro.
Sbadiglia, si stiracchia e apre del tutto gli occhi stropicciandoseli, punta lo sguardo su di me e a quel punto non vedo altro che lui.
Lo vedo nei sui occhi il momento preciso, quello dove si accorge di quello che ha fatto, si alza e cerca subito qualcosa per coprirsi.
Apro la porta e me ne va cercando di scappare da tutto e da tutti, ora non voglio sentire scuse inutili, che non spiegherebbero quello che ha fatto.
Voglio raccoglierei pezzi del mio cuore rotto e andarmene...
