-18- aspettarmi di tutto

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Appena la macchina si ferma dinanzi alla casa scendo subito, prendendo le prime due buste che mi capitano sotto mano, le altre le porteranno dentro casa le cameriere

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Appena la macchina si ferma dinanzi alla casa scendo subito, prendendo le prime due buste che mi capitano sotto mano, le altre le porteranno dentro casa le cameriere.

Cammino verso l'entrata, oltrepasso la porta e mi dirigo verso la camera pronta a rifarmi l'armadio.

Nemmeno 10 minuti dopo entro bussare, ed entra una cameriere con tutte le mie buste le appoggia tutte sul letto e il la ringrazio prima che lei esca.

Spreco tutto il mio pomeriggio a piegare e appendere abiti fino a quando Vladimir entra nella stanza ed io sono quasi sepolta sotto gli abiti.

<quando ho detto un po' di shopping mi immaginavo molti vestiti ma non così tanti> dice con una faccia buffa, che diventa ancora più divertenti quando butta di nuovo l'occhi sulla montagna.

<stavo pensando...mi ricordo che tua madre aveva quella fantastica e gigantesca cabina armadio, quindi potrei usarla> dico ci guardiamo e scoppiamo a ridere entrambi ricordando quanto giocavamo in giro per casa da bambini.

20 anni fa...

<1...2...> appena sente Vlad iniziare a contare, inizio a correre verso il piano di sopra e corro verso il mio nascondiglio preferito.

Vado diretta verso al terza a destra del corridoio, appena apro la posta vedo tantissimi abiti e maglie, la i miei preferiti sono i vestiti colorati e sbrilluccicosi che la mamma di Vlad usa per le occasioni speciali.

Chiudo la porta facondo meno rumore possibile, spengo la luce e cammino in punta di piedi fino al vestito più grande che c'è, alzo la gonna e mi ci infilo sotto.

Dopo un po' di tempo sento la porta che si apre, la luce che si accende e lo scricchiolio dei passi sul palquet, sento la gonna del vestito sollevarsi e vango colpita dalla luce.

Cerco di scappare la vango acciuffata la Vlad che inizia a farmi il solletico e io capo atterra dalle risate, l'unica cosa che si sente per tutta la casa.

<ok ok, per me potresti anche occupare tutta la casa ma prima verrai a cena con me stasera. Quindi scegli un vestito tra tutti questi e scendi di sotto> dice prima di avermi dato un bacia sulla mia fronte ed uscire.

Appena sento la serratura della porta scattare mi metto le mani nei capelli, mi alzo velocemente e cerco il vestito più bello che trovo.

Finisco di indossare il vestito e truccarmi, indosso i tacchi e sono pronta per scendere. Afferro al volo la borsa e raggiungo Vladimir al piano di sotto.

Appena mi vede mi offre il braccio e ci incamminiamo verso la macchina, con mia sorpresa vedo l'autista che ci aspetta fuori dall'auto.

Il che è molto strano perché so quanto gli piaccia guidare e a tutte le emozioni che gli trasmette farlo, mi apre la portiera e salgo in auto facendo attenzione al vestito.

Dopo pochi minuti l'auto si ferma davanti a un ristorante ce mi sembra molto famigliare, quando scendiamo non ho più dubbi, questo era il ristorante dove le nostre due famiglie andavano nelle occasioni speciali.

Mia madre e Alina mi avevano raccontato che e questo il posto dove gli hanno fatto la proposta di matrimonio.

Entriamo e stranamente il locale è vuoto il che è molto strano perché un locale molto conosciuto e rinomato, <perché è vuoto?> chiedo rivolgendomi a Vladimir, <nulla, ho solo prenotato tutto il ristorante così c'è più tranquillità> io dopo questo rimango a bocca aperta, anche se non c'era da stupirsi da Vladimir potrei aspettarmi di tutto.

Ci avviciniamo ad un tavolo da due, Vladimir mi sposta la sedia invitandomi a sedermi, <ora siediti e pensa solo a rilassarti e pensare alla cena> annuisco e sorrido, cercando di godermi la serata.


(525 parole)

Destinata a Lui da SempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora