Mi alzo in fetta raggiungendolo, cerca di parlare per spiegargli il malinteso e che è saltato a conclusioni troppo affrettate, ma lui mi precede urlandomi in faccia per l'ennesima volta.
<non dire nulla Rosa perché questa volta non mi trattengo>
Allungo la mano e gli afferro il braccio strattonandolo, <questa bambina è tua, è tua figlia> accarezzo la pancia mentre urlo con tutta il fiato che ho in gola.
<ti ho chiamato perché non sta bene e voglio che lei abbia tutto il nostro sostegno come genitori>
Vladimir continua a restare senza parole, ma il suo viso è come un libro scritto, si avvicina a me e raccoglie il mio viso con le mani.
Mi guarda intensamente negli occhi, con i pollici mi asciuga le lacrime che continuano a scendere senza più fermarsi.
Unisce la labbra con le mie con un bacio dolce, finalmente dopo troppo tempo lo sento vicino a me, è quella magia che c'è sempre stata ritorna, tutto intorno a noi scompare.
Ci stacchiamo e lui prende parola <ti amo, mi dispiace per tutto il male che ti ho causato, ma per voi farò qualsiasi cosa, vi proteggerò a costo della vita> allunga dolcemente con un pizzico di timore la mano sulla mia pancia e la accarezza.
Abbasso lo sguardo sulla sua mano, e mi risale di nuovo il nodo che avevo in gola <lei non sta bene, la dottoressa ha detto che c'è rischio di aborto>
Rimane come ghiacciato, <non preoccuparti ora torniamo in Russia è farò arrivare il dottore più bravo che esista per farvi stare meglio, te lo prometto, ti prometto ancora una volta che staremo sempre insieme e nessuno e niente può separarci>
9 anni fa...
Sono innamorata, lo sono follemente del ragazzo migliore che mi poteva capitare, la distanza forse inizia a pesare, ma sarà l'età, con la il corpo sono nel presente ma con la testa sono completamente immersa nel mio futuro.
L'unica cosa certa che so è che sarò con Lui, Vladimir, non potrei immaginarmi con nessun altro e non potrei immaginarlo con nessun altra.
Parlando del diavolo spuntano le corna, sento il telefono squillare, lo prendo e vedendo il suo nome subito rispondo.
<allora mia piccola Rosy, ti sono piaciuti i fiori?> arrossisco sentendolo chiamarmi così, questa mattina a casa mi sono arrivate una quindicina di rose rosse bellissime, punto subito gli occhi sulla mia scrivania dove sono posate.
<sono bellissime, grazie> dico, <hai letto il bigliettino>
oh, certo che lo avevo letto e ci avevo pensato tutto il giorno a quelle parole.
"ti prometto che staremo insieme per sempre, nessuno ci potrà mai separare.
Il destino ci ha unito ed ora solo la morte può separarci"
(326 parole)
STAI LEGGENDO
Destinata a Lui da Sempre
ChickLitEro destinata a lui da sempre.... Senza saperlo Destinata a lui da prima della mia nascita... Lui è stato e starà il mio unico uomo questo non l'ha deciso la mafia ma io stessa. Ero nata nella Mafia e sapevo già che questo era il mio destino. Inizi...