-42- promesse

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 Mi alzo in fetta raggiungendolo, cerca di parlare per spiegargli il malinteso e che è saltato a conclusioni troppo affrettate, ma lui mi precede urlandomi in faccia per l'ennesima volta

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Mi alzo in fetta raggiungendolo, cerca di parlare per spiegargli il malinteso e che è saltato a conclusioni troppo affrettate, ma lui mi precede urlandomi in faccia per l'ennesima volta.

<non dire nulla Rosa perché questa volta non mi trattengo>

Allungo la mano e gli afferro il braccio strattonandolo, <questa bambina è tua, è tua figlia> accarezzo la pancia mentre urlo con tutta il fiato che ho in gola.

<ti ho chiamato perché non sta bene e voglio che lei abbia tutto il nostro sostegno come genitori>

Vladimir continua a restare senza parole, ma il suo viso è come un libro scritto, si avvicina a me e raccoglie il mio viso con le mani.

Mi guarda intensamente negli occhi, con i pollici mi asciuga le lacrime che continuano a scendere senza più fermarsi.

Unisce la labbra con le mie con un bacio dolce, finalmente dopo troppo tempo lo sento vicino a me, è quella magia che c'è sempre stata ritorna, tutto intorno a noi scompare.

Ci stacchiamo e lui prende parola <ti amo, mi dispiace per tutto il male che ti ho causato, ma per voi farò qualsiasi cosa, vi proteggerò a costo della vita> allunga dolcemente con un pizzico di timore la mano sulla mia pancia e la accarezza.

Abbasso lo sguardo sulla sua mano, e mi risale di nuovo il nodo che avevo in gola <lei non sta bene, la dottoressa ha detto che c'è rischio di aborto>

Rimane come ghiacciato, <non preoccuparti ora torniamo in Russia è farò arrivare il dottore più bravo che esista per farvi stare meglio, te lo prometto, ti prometto ancora una volta che staremo sempre insieme e nessuno e niente può separarci>

9 anni fa...

Sono innamorata, lo sono follemente del ragazzo migliore che mi poteva capitare, la distanza forse inizia a pesare, ma sarà l'età, con la il corpo sono nel presente ma con la testa sono completamente immersa nel mio futuro.

L'unica cosa certa che so è che sarò con Lui, Vladimir, non potrei immaginarmi con nessun altro e non potrei immaginarlo con nessun altra.

Parlando del diavolo spuntano le corna, sento il telefono squillare, lo prendo e vedendo il suo nome subito rispondo.

<allora mia piccola Rosy, ti sono piaciuti i fiori?> arrossisco sentendolo chiamarmi così, questa mattina a casa mi sono arrivate una quindicina di rose rosse bellissime, punto subito gli occhi sulla mia scrivania dove sono posate.

<sono bellissime, grazie> dico, <hai letto il bigliettino>

oh, certo che lo avevo letto e ci avevo pensato tutto il giorno a quelle parole.

"ti prometto che staremo insieme per sempre, nessuno ci potrà mai separare.

Il destino ci ha unito ed ora solo la morte può separarci"


(326 parole)


Destinata a Lui da SempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora