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<<Claudia! Scendi che sono qui sotto!>> sento Joaquín urlare da sotto la mia camera da letto, incredibile come questo ragazzo sia perennemente in anticipo solo quando deve passarmi a prendere, quando invece ci troviamo a parti inverse non c'è una volta in cui lui abbia fatto in orario.

Per sua immensa fortuna sono già pronta, ho scelto: un pantaloncino di jeans nero, un top bianco corto con le spalline sottili e le mie amatissime dottor martens; io e le dottor martens siamo una cosa sola da sempre, le metto ogni stagione; perfino d'estate.

<<Muoviti!>> mi urla Joaquin dalla parte del giardino sotto la mia finestra, detta così sembra la scena di Romeo e Giulietta, ma io e lui tutto siamo tranne che Romeo e Giulietta. <<sto scendendo!>> gli rispondo io dicendo una mezza verità, devo mettermi ancora la collana e il profumo, ma penso che ormai si sia abituato al fatto che quando una ragazza dice: "sto scendendo", in realtà non è vero.

Scendo in fretta e furia le scale di casa per evitare di fare troppo tardi. Vivo da sola da circa sei mesi e devo ammettere che è molto meglio di quanto pensassi, faccio esattamente ciò che voglio, se voglio, quando voglio e come voglio; ovviamente nei limiti possibili. Nonostante ciò mi reputo abbastanza responsabile, infatti, quando esco la sera, cerco sempre di rientrare a orari decenti nonostante, appunto, non debba più sottostare alle regole di mia madre e mio padre.

<<wow ma sei viva allora. >> mi dice con aria ironica appena mi vede dal finestrino.

<<ciao anche a te tucu, io sto bene, tu?>> gli dico salendo sulla sua Audi bianca.

<<tutto bene, ma ammetto che stavo meglio prima che arrivassi tu>> mi risponde con aria quasi da sfida, come se avessimo cinque anni.

<<ok allora al bar vacci da solo>> gli rispondo io con tono acido e lui stranamente decide di partire senza controbattere.

Ogni mattina da quando lo conosco passa a prendermi per andare insieme con Manuel, Ciro e Sergej a fare colazione prima degli allenamenti, che io rigorosamente guardo dagli spalti; quando, invece, gli allenamenti li hanno di pomeriggio andiamo a fare una specie di "merenda", sin dal 2017 andiamo sempre allo stesso bar vicino formello, all'inizio andavamo: io, Ciro, Sergej, Keita e Marchetti; poi in seguito a trasferimenti e acquisti negli anni abbiamo cambiato le persone con cui andare, ma ovviamente non il bar.

<<sei pronto alla nuova stagione o sei flaccido come lo scorso anno?>> gli chiedo dandogli una pacca sulla spalla, io e lui passiamo la vita a provocarci e a prenderci in giro e ormai non sappiamo minimamente essere seri.

<<invece tu, invece di fare simpatica con me, salvo che tu non lo sia già, riuscirai quest'anno a non innamorarti di me?>> quando a così lo spavaldo lo prenderei a calci nello stomaco, ma so perfettamente che si tratta di pura satira e non di una domanda seria visto che anche l'anno scorso mi ha fatto la stessa identica domanda.

<<non ti sopporto da amico, figuriamoci se stessimo insieme>> ribatto ridendo. Non penso che riuscirei mai a farmi piacere uno come lui: è, anche troppo, sicuro di se stesso, ha un carattere spesso incomprensibile, ma devo ammettere che è davvero un bel ragazzo.

<<Claudia e il Tucu hanno fatto solo dieci minuti di ritardo, ragazzi mi emozionate>> ci dice Manuel prendendoci palesemente in giro.

<<colpa sua!>> diciamo all'unisono io e Joaquín nella speranza di incolpare all'altro facendo ridere tutti.

<<vi abbiamo preso il solito>> ci dice Ciro invitandoci a sedere insieme con loro per evitare nuovi litigi.

<<oggi pomeriggio che fate?>> chiedo io con aria incuriosita, anche se in realtà devo fare qualcosa.

<<io sto con Jessica e le bambine>> dice Ciro con gli occhi a cuoricino, amo la relazione tra lui e Jessica, sono la mia idea di coppia ideale.

<<io vado con Vanja in giro per qualche negozio non so dove, tu cla?>> Vanja è il fratello di Sergej e nonostante sia più piccolo di Sergej, posso assicurarvi che è un armadio d'uomo, infatti, per questo è portiere.

<<io dovrei uscire con Martina e volevamo andare in centro a fare un po' di shopping, tu invece manu?>> chiedo io con effettiva sospetta curiosità.

<< a me non le chiedi più le cose?>> mi chiede Joaquin con aria finta offesa.

<<sei d'intralcio alla mia conversazione, manu?>> dico spostandogli la faccia che era a due centimetri dalla mia.

<<a casa come sempre>> mi dice ridendo.

<<aggregati a me e Martina! Tanto non penso proprio che per lei sia un problema>> sono fermamente convinta che a lui piaccia Martina, e sì dal caso che Martina mi abbia espressamente detto che gli piace Manuel.

<<dai ci sto!>> lo sapevo! Gli ho nominato Martina ed è letteralmente esploso di gioia.

<<perfetto allora le scrivo, che facciamo andiamo?>> chiedo girandomi verso il tucu che sembra avere un velo di rabbia sul viso, indagherò.

<<vamos!>> dice Ciro alzandosi e di conseguenza tutti insieme lo seguiamo per andare alle macchine.

amici per errore - Joaquìn CorreaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora