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Claudia's pov

Sto davvero per salire sull'aereo che mi porterà in una delle mie città preferite insieme ad una delle mie persone preferite? Stento a crederci, in questi giorni sta andando tutto bene, o forse tutto troppo bene. Ho litigato con papà stamattina, credo però che si sia pentito delle parole che mi ha detto visto che, dal momento in cui l'ho avvisato del mio arrivo in aeroporto, mi avrà mandato circa dieci messaggi tra i vari "buona fortuna" e "stai attenta".

Da ieri non smetto di pensare a ciò che potrebbe succedere tra noi due, divideremo una stanza d'hotel per una settimana; sarà imbarazzante o normale? Non lo so.
La cosa che mi terrorizza di più è che, mentre io mi faccio paranoie inutili su come trattarlo e su come mi tratterà lui, Joaquin l'avrà presa per gioco come sempre. Perché sostengo ciò? Semplice, conosco Joaquin dal tempo necessario per capire che lui le sue "conquiste" le prende alla leggera. Quindi cos'ho io di diverso da quelle conquiste di cui si vantava mesi fa? Ve lo dico io, niente. Nonostante ciò non gliene faccio una colpa, è fatto così, sono io che sono stata stupida ad innamorarmi di uno così.
Adesso penso a godermi questa settimana insieme, magari anche tentando di fargli capire il mio interesse nei suoi confronti. Staremo a vedere.

Ci stiamo imbarcando e non vedo l'ora di sedermi sui sedili dell'aereo. Stiamo camminando e Joaquin ha inaspettatamente intrecciato le nostre mani, so che è un gesto stupido ma mi sto illudendo che per lui sia di più di una cosa istintiva, quando in cuor mio so che non sarà mai così.

<<finalmente, non ce la facevo più a stare in piedi>> esclama Joaquin sedendosi al suo posto. Ma quello è il mio!

<<bello, lasciamo il posto accanto al finestrino>> gli dico intimandolo ad alzarsi.

<<so di essere bello, grazie. E per il posto, non esiste nana, io qui e tu accanto a me. Oppure, se preferisci, puoi metterti sopra di me>> mi dice facendomi l'occhiolino.

<<neanche se mi paghi>> dico con una convinzione inaspettata.

<<io pensavo ti piacesse. Mettiti qui>> mi dice indicando il posto accanto al suo. <<Comunque la foto per le storie di instagram la faccio io e te la mando, se non mi fai incazzare>> mi intima ridendo. Sa perfettamente che la foto è l'ultimo dei miei problemi, ma deve farmi innervosire e io non ho intenzione di stare al suo gioco, forse.

<<casomai sei tu quello che fa incazzare me, mi fai esaurire>> gli dico rassegnandomi mentre una voce metallica accenna la partenza.

<<dai fatti una dormita>> mi dice ridendo. Credo di accontentarlo, ma per puro piacere personale dato che ho dormito poco e niente per l'ansia.
E così ho fatto, senza accorgermene, forse, mi sto addormentando sulla sua spalla. Mentre lui mi avvolge il braccio intorno al collo facendomi appoggiare al suo petto. Con le sue carezze al braccio vado tra le braccia di Morfeo.

<<sveglia nana, stiamo per atterrare>> mi dice scuotendomi leggermente la testa. Sono stupita che non mi abbia fatto nessuno scherzo come suo solito. Ben presto mi accorgo di aver alzato la testa da sopra le sue gambe, davvero mi ha permesso di dormire in questo modo? Strano.

<<oddio e io come ci sono arrivata con la testa sulle tue gambe?>> chiedo sorridendogli.

<<sai, non me ne sono accorto nemmeno io. Dormivi così bene che non volevo svegliarti>> quando è diventato così dolce? <<mi avresti urlato contro, non mi conveniva>> dice giustificandosi dopo essersi, probabilmente, reso conto di esser stato troppo sdolcinato per i suoi gusti, non che a me dispiaccia questo suo lato, ma non posso obbligarlo ad essere ciò che non è. Tanto mi sono innamorata del suo lato egoista e bastardo, tanto vale che rimanga così.

amici per errore - Joaquìn CorreaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora