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Oggi è il compleanno di Martina e, dopo averle scritto e mandato un messaggio chilometrico stile quattordicenne a mezzanotte, ho dormito una decina di ore, tant'è vero che sono le 10:30 di mattina.

Stamattina non devo fare assolutamente niente, se non sistemare casa poiché viene: Martina con Serena e Aurora a casa mia per prepararsi.

Io, Martina, Serena e aurora siamo un quartetto che ci portiamo dietro dalla seconda elementare circa, la cosa comica è che nessuna di noi è stata mai in classe con una delle altre, nella nostra scuola c'erano cinque sezioni, e noi ne occupavamo quattro. Abbiamo sempre abitato abbastanza vicine, solo io, per i traslochi per via della carriera di papà sono stata fuori per vari anni, ma nonostante ciò non abbiamo mai perso i rapporti, a loro tengo tantissimo, sono come una seconda famiglia per me.

Serena è la figlia di Gianluca Vialli, vecchio amico di papà ai tempi della Sampdoria dove fecero faville insieme, è nata il 18 gennaio 1998, è mora con delle leggere schiariture sul nocciola, occhi marroni. Ha un carattere abbastanza lunatico, è capace di alternare felicità ed euforia a tristezza e nervosismo in pochi minuti, è molto diretta e ti dice sempre le cose come stanno, nel bene e nel male, e infine, con chi è più legata, è molto altruista e ti sto vicino. Anche lei, essendo cresciuta a Roma tifa una delle due squadre della capitale, ma, a malincuore, devo dire che tifa Roma.

Aurora, invece, è la sorella minore di Gianmarco Ferrari (difensore del Sassuolo), ed è nata il 24 giugno 1998. È anche lei mora, occhi verdi ed ha un carattere molto solare, cerca di starti vicino il più possibile, sempre, anche se magari in quel momento ha da fare, cerca di trovare il tempo. Ama la formula 1 forse più del calcio, nonostante il fratello giochi a calcio a livello professionistico e, nonostante il fratello giochi in Emilia Romagna, anche lei purtroppo, vive a Roma e tifa Roma.

Siamo tutte e quattro abbastanza diverse ma due passioni ci accomunano alla perfezione: le feste e lo shopping; soprattutto la seconda, passiamo la nostra vita per negozi, e abbiamo gusti fortunatamente più o meno simili.
Ogni anno facciamo una vacanza insieme, quest'estate siamo andate due settimane a Los Angeles e poi altre due in Sardegna.

Tutte noi abbiamo conseguito alla minilaurea però solo Aurora e Martina hanno deciso di proseguire gli studi per i cinque anni, e quindi per la laurea vera e propria. Io sono laureata in economia e management e tra poco, in teoria con la festa di Natale, dovrei iniziare a lavorare nella Lazio come organizzatrice di eventi; Serena è laureata in psicologia e adesso lavora presso uno studio in centro qui a Roma; Martina è laureata in scienze umane e ancora non lavora ma, grazie anche alle conoscenze del padre, a breve dovrebbe ottenere una cattedra in una scuola privata internazionale nonostante, come già detto, sta ancora studiando; infine Aurora è laureata in scienze della comunicazione e poi vorrebbe prendere un master in giornalismo, per diventare giornalista sportiva.

Ad oggi siamo tutte e quattro single, ma, visto che ormai sono diventata cupido, le farò fidanzare tutte, cosi resterò l'unica single, ho l'obbiettivo di diventare la zia figa dei loro figli; quella che li andrà a prende a scuola con la Lamborghini.

Mi sta chiamando Martina, sicuramente starà arrivando con le altre, dato che ormai si sono fatte le quattro di pomeriggio.
<<ei marti! state arrivando?>>.

<<si! io e sere siamo sotto casa di Aurora ad aspettarla, ci sta mettendo più del previsto, neanche deve vestirsi e truccarsi per la festa, figurati se lo avesse dovuto fare>> dice Martina ridendo.

<<ti sbrighi! che stiamo facendo tardi!>> sento Serena imprecare queste parole, suppongo, verso aurora e inevitabilmente mi viene da ridere.

<<eccomi! sempre ad urlarmi contro state!>> ok, Aurora è ufficialmente arrivata.

<<ha iniziato lei!>> dice Serena penso riferendosi a Martina.

<<non discutete! piuttosto datevi una mossa! che il mio trucco non si fa da solo>> gli dico io ridendo, ormai è routine che Serena mi trucca ad ogni festa, quella ragazza ha delle mani d'oro.

<<ma la festa è la mia! dobbiamo concentrarci sulla mia immagine, non la tua, mancini>>.

<<ma lei deve fare colpo su qualcuno! qualcuno che ha il nome che inizia con J e finisce con oaquin!>> perche sto iniziando a pensare che le parole di amo siano veritiere? forse in qualche angolo remoto della mia testa mi interessa farmi vedere da lui.

<<pensate a non fare l'incidente piuttosto>> gli dico cercando di sviare il discorso.

<<se facciamo l'incidente muore solo il conducente!>> Serena è già partita con la testa e non sono neanche le cinque di pomeriggio, ottimo.

<<dai ciao!>> gli rispondo ridendo sentendo Martina che le rifila qualche insulto.
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<<ciao belle!>> dico abbracciandole.

<<tu devi raccontarci piu di qualcosa, che ti lasciamo sola una settimana e fai più dani della grandine>> dice Serena con la visibile approvazione di Aurora, martina gia sta ridendo, e ovviamente, anche questa volta, non posso scampare.

<<ei! non era sola, c'ero io!>> esclama Martina salendo le scale insieme a noi.

<<appunto! ancora peggio!>> sarà un lungo pomeriggio.

<<ok adesso vi spiego tutto, mentre ci prepariamo>> dico mentre apro l'armadio per prendere il vestito che ho comprato con Joaquin.

<<cioe quindi riassumiamo: lui è geloso e te lo dice, tu sei gelosa anche se non lo ammetti, vi siete baciati, lui si è giustificato con te per una cosa stupida, vi stavate per baciare di nuovo, e siete ancora migliori amici, mica vi capisco>> oh serena cara, neanche io capisco niente, tranquilla.

<<si, è strano, tanto strano, amo mi aiuti?>> chiedo riferendomi a martina, mi serve una mano a chiudere il vestito.

<<senti, io te lo devo chiedere però>> ho paura per quello che Aurora possa chiedermi, è sempre molto precisa con le domande, si vede proprio che vuole fare la giornalista.

<<vai, spara>> gli dico cercando di sembrare il più tranquilla possibile.

<<ma a te, almeno un minimo, ti interessa?>> la domanda più prevedibile possibile, ma allo stesso tempo è quella che avrei evitato molto volentieri.

<<brava rora, volevo chiederlo io>> dice Serena dandosi il cinque con auro.

<<no! Cioè non proprio, non lo so nemmeno io>> sono in totale crisi.

<<ti conosciamo bene, quando dici cosi è perché non vuoi ammetterlo o addirittura non vuoi accettarlo>> le odio perché hanno maledettamente ragione.

<<anche se fosse, che posso farci? Ve lo dico io, assolutamente niente, quindi tanto vale rimanere cosi>> gli dico cercando di essere convincente.

<<se continui a sparare tutte queste cazzate vedrai che ti ritroverai un pennello nell'occhio>> grazie Serena, sempre molto delicata.

<<secondo me dovresti provarci, tanto che hai da perdere>>.

<<marti, ho da perdere una delle amicizie migliori che ho, dopo di voi ovviamente>> gli dico con un filo di tristezza.

<<cazzo, sei cotta proprio!>> oggi tutte contro le ho, impressionante.

<<non è vero!>> esclamo io sbarrando gli occhi, non posso vedermi perché ho lo specchio lontano, ma posso giurare di star arrossendo.

<<cla, secondo me ti piace tanto pero hai paura, tanta paura. Provaci, tanto secondo me è ricambiato>> mi dice Aurora con l'approvazione delle altre.

<<vediamo che fa stasera! Tanto ti sei messa il vestito per il quale era geloso, sei il mio spirito guida>> dice Aurora finendo di truccarsi facendo ridere tutte.

<<resta il fatto che tucu o non tucu stasera dobbiamo fare in modo che sia indimenticabile!>> esclama Serena incitando un abbraccio di gruppo. Sono davvero speciali per me, le amo.

<<andiamo!>> dico scendendo le scale facendo attenzione a non cadere, visti i tacchi alti.

amici per errore - Joaquìn CorreaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora