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Sin da piccola sono cresciuta con papà che ripeteva a ogni trofeo vinto questa frase: se succede qualcosa di bello ricordati che il giorno dopo sarà ancora più bello, con gli anni ho colto davvero il significato della frase, se è successa una cosa bella il giorno dopo ripenserai a ciò che è successo e realizzerai che è davvero successo e sarai il triplo più felice; oggi posso affermare di trovarmi nella perfetta rappresentazione della frase, ma al contrario: il giorno dopo è ancora peggio.

Stamattina mi sono svegliata con un mal di testa clamoroso, ieri sera ho continuato ininterrottamente a piangere per quello che ho visto in Rinascente, ed è da quando mi sono svegliata che sto cercando di capire se ieri ho pianto più perché lui non mi abbia detto niente di quest'Alice o perché effettivamente m'interessa e quindi sono un po' gelosa, devo ammettere però che forse è più la seconda. Il problema è che non riesco a togliermi l'immagine della mora accanto a lui, era stupenda, era leggermente mulatta con gli occhi verdi, indossava una gonna semplice nera e un top bianco abbinato a un paio di Stelio malori e una borsa nera di Yves Saint Laurent, insomma una dea, mi viene da pensare che evidentemente mi ritiene inferiore a lei, sennò che senso avrebbe non provarci con me? Forse sono "solo" la sua migliore amica.

Sta squillando il telefono, mentre mi dirigo a rispondere prego in tutte le lingue esistenti che non sia Joaquín, non riuscire a sostenere una conversazione stabile.

<<Claudietta!>> Mi esclama Ciro dall'altro capo del telefono.

<<Ciro! Che dici?>> sto cercando di nascondere la mia voce nasale dopo il pianto che mi sono fatta.

<<che hai?>> come non detto.

<<niente tranquillo>> cerco di rassicurarlo, prima devo capire perché mi ha chiamato.

<<sono sposato con una donna e ho due figlie, so riconoscere quando una donna ha qualcosa, vuoi che passi?>> cara Jessica, perché devi svelare tutti i segreti?

<<no non ti preoccupare, passerà>> non mi resta altro che ammettere di avere qualcosa, tanto mi si leggerebbe in faccia.

<<ok passo, veniamo Joaquin ed io>> oddio no, per carità.

<<no! Se vuoi, vieni tu!>> gli esclamo io.

<<ok c'entra lui, vengo con Sergio allora, comunque impara a tenere i segreti che dal "niente" sei passata a farmi capire tutto>> mi risponde ridendo, forse parlare con lui e Sergej mi aiuterà, almeno spero.

<<e tu fai in modo di non farmi arrabbiare che oggi sono nervosa>> gli rispondo ridendo.

<<stiamo arrivando!>> mi dice attaccando.

Decido di darmi una sistemata, anche minima siccome ci mettono una ventina di minuti ad arrivare qui, quindi opto per un pantaloncino di stoffa nero e un top nero e per i capelli ho scelto di tenerli sciolti, nonostante il caldo fuori.

<<ogni volta che ti vedo, diventi sempre più bassa>> grazie Sergio, ne avevo proprio bisogno.

<<perché lo hai invitato?>> chiedo a Ciro ridendo.

<<lascialo stare, piuttosto dimmi che è successo con l'argentino più brutto che conosco>> mi dice sedendosi sul divano insieme a Sergej, dio che ricordi su quel divano, lo devo buttare.

<<... e quindi non so che fare>> termino io dopo aver raccontato per filo e per segno cosa ho visto ieri.

<<secondo me devi farlo dannare>> dice Sergej.

<<anche secondo me nana, qui alla Lazio arriveranno altri acquisti, dovresti ripagarlo con la sua stessa moneta, e ricordati che tu non hai sbagliato niente, anzi>> mi dice Ciro riuscendo leggermente a rassicurarmi, quando ho raccontato, mi sono esposta del tutto, forse a tratti anche troppo, non so perché ma mi sono sentita come se non fossi abbastanza per lui.

<<anche se io dovessi provare a fare quello che dite, con chi? Siete tutti suoi amici e, per ora, i nuovi acquisti sono o fidanzati o non mi piacciono>> esclamo incuriosita, non so se riuscirò a "sfruttare" qualcuno solo per far ingelosire qualcun altro, non sono il tipo, però mai dire mai.

<<ho parlato con Simone ieri, e pare che sia venuto fuori un nome in prestito secco, se ci pensi, sarebbe perfetto, una stagione e poi va via>> mi dice Sergej, adesso sono curiosa.

<<come si chiama? Così lo cerco su insta>> gli chiedo aprendo intanto Instagram.

<<Andreas Pereira, mi sembra>> mi dice un po' insicuro.

<<beh sembra carino, ma non posso farlo ragazzi, me lo porterei sulla coscienza e non starei apposto con me stessa, dovrò solo farlo lasciare e poi mettermi con lui, facile!>> dico io con forse troppa convinzione.

<<hai troppo cuore cla>> mi dice Ciro ammettendo forse la cosa più ovvia e palese del mio carattere.

<<forse, ma vedremo come andrà, potrebbe succedere che nel frattempo che arriva qua a Roma Joaquin, si è già lasciato con la diva>> dico ridendo sul soprannome che le ho dato.

<<sei proprio cattiva! Magari bacia meglio di te!>> oggi Sergej vuole litigare.

<<casomai è lei che si accontenta! Ci sono ragazzi che, forse, baciano meglio di lui, Sergio>> affermo mentendo spudoratamente, bacia da dio, ma questo loro non devono saperlo, soprattutto perché in teoria non sanno niente riguardo quel pomeriggio.

<<la nana deve dirci qualcosa che non sappiamo>> dice Ciro guardando Sergej per poi spostare entrambi contemporaneamente lo sguardo verso di me.

<<giusto, ve la faccio breve: ci siamo baciati circa una settimana fa>> dico io come fosse una cosa da niente, e soprattutto come se non mi avesse completamente scombussolato la mente.

<<ah adesso si spiega tutto, sei cotta del tucu! Lo sapevo che sarebbe andata a finire cosi>> grazie Ciro, avevo proprio bisogno di questa tua affermazione.

<<non è vero!>> non ci credo neanche io.

<<e sei anche alta e bionda, giusto?>>.

<<Ciro, oggi che hai mangiato a pranzo: pane e simpatia?>> gli dico con aria acida.

<<forse, chiama Jessica e chiediglielo se ci tieni cosi tanto a saperlo>> lo prenderei a schiaffi e non sto scherzando.

<<ha fatto la battuta, il bambino!>> gli dico ridendo.

<<ha almeno otto anni in più di te, non vorrei deluderti>> Sergej sempre a rovinarmi tutto.

<<vabbè dai, oggi devo incontrarmi con i dirigenti che dobbiamo parlare di lavoro, lasciate prepararmi!>> gli dico, tra circa due ore dovrò essere a Formello per parlare con Tare e tutta la dirigenza, dovrò essere impeccabile.

<<ti lasciamo a farti bella ciao nana! E ricordati che il tucu è un coglione, meriti di meglio>> forse Ciro ha ragione, merito di meglio.

<<ha ragione lui, e sai quanto mi costa ammettere che Ciro ha ragione>> mi dice Sergej con un tono serio.

<<vedremo, ciao bellissimi>> gli dico accompagnandoli alla porta.

<<ci vediamo lì nana!>> dicono in coro allontanandosi, hanno allenamento? Non voglio pensarci.

amici per errore - Joaquìn CorreaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora