everything i wanted

Chapter 33

Present

La limousine portò loro e altre star in un locale all'aperto.

Tutti si complimentarono con Billie per la vincita dei suoi innumerevoli premi.

"Tutti questi complimenti mi lusingano" disse Bil a Stef "ma uno in particolare mi farebbe alquanto piacere" indicò con un dito tremolante Jamarie, una cantante che Billie stimava con tutto il suo cuore da parecchi anni. Adorava le sue canzoni e quella voce rappresentava la sua infanzia, era cresciuta con lei ed era stata una delle artiste che ispirò Bil e Fin nella creazione delle loro canzoni.

"Lei è qui, ha assistito a tutto quanto non ci posso credere" urlò Billie. Poi si ricompose e si calmò  "ha visto tutto quanto.." ripeté mentre si immaginò Jamarie seduta ad ascoltarla "lei era li ed io non sapevo niente.."

Dopo poco la cantante si avvicinò alle ragazze con un bicchiere di Martini in mano, guardò Bil e inclinò la testa, poi le sorrise "con quell'esibizione hai steso tutti quanti. Sei un'artista eccezionale cara mia, andrai avanti con una carriera spettacolare". Bil sbatté le palpebre più volte freneticamente, non riusciva a credere a quanto appena successo. Con fatica ingoiò un po' di saliva, poi riuscì a dire qualcosa con un filo di voce "ti ringrazio". Jamarie le sorrise, poi si perse nella folla e Bil non riuscì più a vederla.

"Non ci posso credere..." disse a Stefani "tutto ciò non può essere reale"

Dato che Jamarie era letteralmente sparita in mezzo alla folla, Bil volle dare un tocco di grinta in più a quella serata. Andarono al bancone, ordinarono il loro drink preferito e si misero in pista a ballare. Entrambe non erano abituate a bere alcolici, infatti già al secondo bicchiere iniziarono a barcollare. "Sei così bella" disse Bil a Stef ridendo "non ho mai visto nessuno più bello di te..."

"Andiamocene" disse Stefani urlando.

Riuscirono a tornare all'hotel sane e salve. Appena la porta della camera si chiuse alle loro spalle Stef salì a cavalcioni su Billie, che grazie ai suoi riflessi, anche se non molto coordinati e precisi, riuscì a prenderla e tenerla su. Stef mise le mani tra i capelli della sua ragazza, che freneticamente muoveva. Bil iniziò a camminare all'indietro, fino a quando le gambe toccarono il bordo del letto cadendo di schiena su di esso. Stef, che le era ancora in braccio, le cadde copra per poi sorreggersi con i gomiti sul materasso. Ci fu un intenso gioco di sguardi tra le due e poi scoppiarono in una grossa risata. I lunghi capelli di Stef caddero sul volto di Bil, così prese l'elastico che teneva al polso e delicatamente glieli legò. Le braccia di Stef iniziarono a farle male, e dopo poco cedettero, finendo di peso sopra a Billie, che per un secondo le mancò il fiato. Con occhi stanchi si guardarono e proprio quando cercarono di baciarsi la stessa ciocca di prima di capelli riuscì a liberarsi dalla stretta dell'elastico, cadendo nuovamente in avanti. Stef alzò il volto e soffiò in direzione della ciocca che però non ne voleva sapere niente di stare al suo posto. Sfinita Stef poggiò entrambe le braccia sul letto e poi posò la testa sul torace prosperoso di Billie.

Coccolate una dal respiro dell'altra si addormentarono.

Un tuono svegliò Billie. L'acqua che veniva giù era parecchia ed il vento faceva muovere rumorosamente gli alberi che circondavano l'Hotel. Stefani tremava, così Bil delicatamente riuscì ad alzarsi per prendere una coperta da metterle sopra. Prima di stendersi di nuovo le tolse i tacchi, poggiandoglieli accanto alla porta. Si mise sotto con lei, che nel sonno si rannicchiò a Billie in cerca di calore.

Quando Stef si svegliò si stiracchiò portando sul volto le mani "sembri un gattino" le disse Billie mentre la osservava. Al che Stef fece un dolce verso ricadendo subito dopo in un sonno profondo. Non dormirono molto, solo per qualche ora, che bastarono a scacciare via la stanchezza in eccesso e la sbronza della notte precedente. Bil iniziò a canticchiare la canzone che stavano scrivendo insieme.