Chapter 39 "Robert and Stefani"

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A quella stretta Rob scoppiò in lacrime e si sollevò dalla sedia, con gli occhi pieni di speranza sussurrò il nome della figlia, per poi ripeterlo a voce più alta.

Stefani, amore mio le loro mani continuavano a stringersi.

Il suo cuore aumentò di battiti e se lo sentì uscire dal torace. Quel momento, che tanto aveva desiderato si stava per realizzare.

Stefani si stata per svegliare, stava per uscire da quell'inferno.

Si immaginava ancora insieme a lei, nella loro casa con il loro dolce gatto a mangiare, ridere, scherzare. In quei pochi secondi si immaginò ancora una vita da passare con la propria figlia, senza togliere i litigi, che spesso avvenivano ma che duravano ben poco, bastavano solo pochi istanti e poi tra i due tornava la pace e il solito amore grande che li ha sempre legati.

Sua figlia era la cosa più bella mai successa in tutta la sua vita, è stato lui a crescerla e ad insegnarle i valori più importanti della vita.

Anche se diventava sempre più grande, lei sarebbe sempre rimasta la sua piccolina e la sua piccolina andava protetta dal male che c'era fuori. Sapeva bene che non avrebbe potuto proteggerla per sempre, ma fino a quando avrebbe potuto lo avrebbe fatto.

Parlava a tutti di sua figlia e quando lo faceva aveva gli occhi che gli brillavano.

Diceva di quanto lei amasse la sua cavalla e quanto tempo, attenzioni e preoccupazioni le dava, ma era la sua vita e lei era proprio la sua compagna di vita e questo anche Stefani lo diceva sempre, diceva che Zaira e la sua compagna di una vita intera, che l'aveva aiutata quando era persa nel buio più totale e quello che faceva per riuscire a mantenerla, per riuscire a stare anche solo quei pochi minuti in più con lei quando andava a trovarla, era ciò che faceva per poter stare bene .

Rob si ricordò quando con le lacrime che non la facevano nemmeno più respirare, gli disse che voleva andare a vivere con lui, perché con sua madre stava troppo male, una cosa che una bambina così piccola non poteva sopportare e tutto quel dolore nel vedere la propria figlia così, lo portò ad amarla di più e sentire il dovere di poterla proteggere da qualsiasi cosa.

Il mondo è cattivo, le persone sono cattive, ma proteggere il proprio figlia da qualsiasi cosa è praticamente impossibile, specialmente quando diventano grandi e giorno dopo giorno crescono senza fermarsi più, ad una velocità della luce incontrollabile.

Ma Stefani è sempre stata una ragazza con i piedi per terra, sempre paurosa del mondo fuori perché era stata ferita così tanto che ormai tutte le persone le facevano paura.

E in quel momento desiderava poter guardare la figlia negli occhi per poterle dire ti voglio bene. Una frase così semplice, alla fine sono solo tre parole, corte, che le persone dicono, chi più spesso e chi meno, loro due non se lo dicevano troppe volte, anzi, quasi mai, ma il bene che provavano l'uno per l'altro era così forte, potente, indistruttibile, che le parole proprio non servivano.

All'improvviso, la stretta si fece più sottile e questo fece riportare Robert a quel momento, fino a quando lui non poté più sentirla.

Stefani stringimi ancora la mano disse in lacrime il padre mentre la sua mano continuava a stringere la sua fallo di nuovo, ti prego.

Le lacrime riaffiorarono sul suo volto che prima era pieno di speranza. Poggiò la sua testa sulle braccia della figlia che era ancora distesa inerme sopra a quel letto.

Restò così a lungo, sempre con quella speranza di poter rivedere quei occhi verdi.

I secondi, i minuti e le ore passarono e quella mano non tentava a muoversi di nuovo.

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