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Il fastidioso suono della sveglia rubò Billie dai suoi sogni e come se non avesse un'anima scese dal letto e andò in bagno per farsi una doccia. Si mise davanti allo specchio e osservò il suo volto: era distrutto, come anche il resto del suo corpo.
L'acqua che scorreva era tiepida e quando questa la toccò rabbrividì, così aumentò la temperatura tanto da renderla bollente. Le bruciava la pelle ma il dolore che provava dentro era ancora più forte del male fisico che stava provando in quel momento. Fece scorrere l'acqua bollente sul suo corpo fino a quando si accorse che braccia e gambe erano diventate rosse così spense il tutto e si asciugò.
Finneas ancora dormiva, silenziosamente lei si preparò, prese le chiavi della macchina e uscì.
L'ospedale non era molto distante, ci mise poco ad arrivare.
Sei sempre più bella le disse mentre si avvicinò a Stefani l'ho pensato anche la prima volta in cui ti ho vista. Eri insieme alla tua cavalla ed insieme eravate un'unica e meravigliosa cosa. Ti ho conosciuta che avevi un sorriso smagliante e così ti ricorderò per il resto della mia vita.
Si asciugò le lacrime al ricordo della prima volta in cui la vide.
Ti ho portato un peluche, non è niente di che, ma è un cavallino uguale a Zaira e appena l'ho visto ti ho pensata. Bil mise il regalo sul comodino facendo attenzione a metterlo bene e glielo mise proprio accanto a lei, poi si mise le mani in tasca e scosse la testa
Che cosa sto facendo pensò.
Poi le prese la mano non so se puoi sentirmi, ma sappi che non ti lascerò mai, nemmeno per un secondo.
Le ore passavano e Bil continuava a stare su quella sedia che iniziava ad essere veramente scomoda.
I suoi ricordi presero il sopravvento. Le venne in mente quando era piccola e si immaginava un domani, desiderava poter condividere la sua vita con qualcuno.
Non ha mai avuto una persona ideale,voleva amare chi il suo cuore voleva, indipendentemente dal colore dei capelli, dal taglio degli occhi, dal colore della pelle, dall'altezza, insomma, indipendentemente da qualsiasi fattore estetico.
Voleva amare chi le avrebbe dato amore e così, all'improvviso, arrivò Stefani.
Lo squillo del telefono la portò via da quei pensieri.
Era Robert che la stava chiamando.
Billie sei in ospedale? domandò.
Si, sono in camera con lei
Sto arrivando, aspettami così ci salutiamo
Non ti preoccupare io sto qui, non mi schiodo dalla sedia disse con un piccolo sorriso sulle labbra, cosa che non le succedeva da un po' di tempo.
Eccomi la voce di Robert invase la camera, Bil si girò e gli sorrise. Era arrivato con un sacchettino azzurro in mano ti ho portato una brioches. Bil aveva proprio fame, dato che non aveva fatto colazione prima di andare in ospedale.
Ti ringrazio, iniziamo ad avere un certo languorino.
Robert le diede il sacchetto e lei si alzò vi lascio un po' soli.
Robert annuì e poi la ringraziò.
Quando Bil uscì chiuse la porta della camera.
In giornata se non c'era Billie con lei, c'era Robert. Stefani non era mai da sola.
Rob si avvicinò alla figlia, le prese la mano e delicatamente la strinse.
Quanto vorrei che anche tu me la stringessi
Una lacrima gli rigò il viso e proprio quando fece per togliere la mano, una piccola forza lo trattenne: Stefani aveva stretto la presa.
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everything i wanted
Fanfiction"Hai presente quando non ce la fai più e l'unica cosa che desideri è scappare chissà dove e non farti più trovare? Ecco, questo è quello che voglio fare ora, con te" Disperazione, litigi, sofferenze, ma nessuno potrà mettersi in mezzo all'amore pass...