Past
L'attesa fu lunghissima, quando finalmente Gabriele e Mike entrarono al bar.
Bea posò sul bancone il cappuccino che aveva ordinato, ma aveva bevuto solo qualche sorso a causa dell'ansia.
"Vi dobbiamo parlare" disse Gab. Guardò il fratello che impaziente di annunciare la notizia si fece schioccare le dita delle mani.
Così fece un respiro profondo e poi iniziò "il quattordici febbraio inizierà il tour" si fermò un attimo.
"Inizieremo dalla capitale per poi proseguire nel resto dello stato e poi anche in Europa."
Rosa si mise una mano sulla bocca ed una lacrima di felicità le scese lungo il viso, si alzò e abbracciò i suoi due figli "sono così fiera di voi", le lacrime divennero un vero e proprio pianto "i miei campioni".
Quando si decise di staccarsi da loro Mike andò subito accanto a Beatrice, che era rimasta ad aspettarla con le gambe incrociate e le mani al petto. Quando si avvicinò a lei le sorrise per poi alzarsi dalla sedia ed abbracciarla forte. Era davvero molto felice per lui, sapeva benissimo l'impegno che ci metteva in quello che faceva ogni giorno della sua vita. L'aveva sempre appoggiato, cosa che volle ancora continuare a fare. In quell'abbraccio però un pensiero si fece vivo in lei: non poteva seguirlo in tour, come avrebbe fatto con gli studi universitari? Suo padre non glielo avrebbe mai concesso... non volle rovinare il momento di felicità, dunque continuò ad abbracciare l'amico, facendo tutti i complimenti possibili. Era un momento di gioia e tale doveva rimanere.
Quando si staccarono gli occhi di Mike erano lucidi ed il sorriso sparì dalla bocca, mentre quello di Bea continuava ad esserci.
"Che succede?" domandò Bea.
"Come faremo io e te?"
A quella domanda gli mise una mano sul volto "pensiamoci più avanti" disse e subito dopo gli diede un bacio sulla guancia.
Quando ci fu l'annuncio del tour ai fans impazzirono. Il telefono di Mike continuava a squillare, familiari e persone che non sentiva da anni si fecero vive. A tutte quelle chiamate però rispose solo ad alcune, non era interessato a darla vinta a quei falsi amici che l'avevano cercato solo per interesse personale. Da quando le sue canzoni avevano iniziato a scalare le classifiche si fecero sentire persone di cui non ricordava nemmeno il nome, che con scuse si facevano sentire, del tipo: "E' da tantissimo che non ti vedo! Come stai?"
La notizia girò nelle radio, telegiornali, giornali ed il tour fu sold out in pochissimo tempo. Sui social i fans si arrabbiarono a causa della fine dei biglietti, la gente lo voleva vedere, voleva sentire la sua musica dal vivo.
"Questa sera durante la cena ne parlo con mio padre" disse Bea mentre toglieva i vestiti dalla valigia, dato che avevano appena passato il fine settimana a Roma. Mike si sedette sul letto dell'amica e la guardò "il tour parte a febbraio e ad aprile già finisce, non è molto tempo, magari riesci a convincerlo" disse speranzoso.
"Ti va di rimanere a mangiare con noi? Non so se riesco a farlo da sola".
Mike accettò la richiesta, si sdraiò e guardò il soffitto. Quando Bea ebbe finito di sistemare le sue cose si sdraiò accanto all'amica "a che cosa pensi?".
"Penso a quanto sarebbe bello poter girare il mondo insieme e fare quei stupidi vlog su youtube, tipo "giro il mondo insieme al mio migliore amico" non sarebbe male, vero?".
La sera arrivò e Rob tornò a casa dal lavoro "ciao ragazzi" li salutò chiudendo a chiave la porta di casa.
"Ciao papà" si alzò dal divano e lo abbracciò.
"Buonasera" salutò Michele e gli porse la mano.
"Che piacere poterti conoscere finalmente, mia figlia mi parla sempre di te"
Michele arrossì leggermente e gli scappò un mezzo sorriso "anche Beatrice mi parla spesso di lei".
"Dammi pure del tu" esordì Rob ridacchiando.
Ordinarono delle pizze da un ristorante non molto lontano da casa, infatti l'attesa fu breve.
Il clima della serata era divertente e Mike man mano si sentiva sempre più a suo agio, ma non del tutto in quanto temeva la risposta del padre alla richiesta di poterla seguire in tour.
"Volete un dolce?" chiese Rob.
"Io sono a posto, grazie" disse Bea
"Anche io" rispose a seguire il ragazzo.
Il cuore di Beatrice iniziò a battere forte, fece un colpo di tosse ed iniziò a parlare "ti devo chiedere una cosa papà".
Rob alzò lo sguardo e tirò su un sopracciglio "Quando mi dici così è perché hai combinato qualcosa".
Effettivamente era vero, quando iniziava un discorso così era perché aveva fatto qualche danno, oppure voleva fare qualcosa a cui Rob probabilmente non le avrebbe dato la possibilità di fare.
"L'altro pomeriggio ti avevo accennato il fatto che Mike sarebbe partito per il tour, ti ricordi?"
Rob annuì "certo" rispose aspettando il continuo.
"L'ho seguito per tutti questi mesi per le varie interviste ed esibizioni... gli sono sempre stata accanto e nonostante ciò ho sempre portato a casa ottimi risultati con l'università".
Rob alzò il mento guardando la figlia.
"Mi piacerebbe continuare a dargli questo appoggio anche durante il tour".
L'uomo fece un sospiro ed incrociò le gambe "il telefono esiste anche per poter sentire le persone che sono lontane da noi, non solo per poter ascoltare musica e guardare i social".
Bea fece un mezzo sorriso nervoso.
"Vorrei partire con lui" disse tutto d'un fiato, poi deglutì.
Silenzio.
"Potresti aspettare Beatrice in camera sua?" disse Rob al ragazzo tenendo lo sguardo fisso sul volto della figlia.
Senza dire una parola uscì dalla cucina e andò nella camera dell'amica. Si sedette sul letto ed iniziò a toccarsi i capelli, portandoseli da una parte all'altra della testa.
"Non ti permetterò di lasciare l'università per lui".
Cercò di ribattere, ma Rob non glielo permise "devi pensare al tuo di futuro, non al suo. Sei riuscita ad entrare nella facoltà che più ti piace, hai fatto enormi sacrifici, cosa che sto facendo anche io per potertela pagare".
Bea lo interruppe "è quello che voglio fare, si tratta solo di qualche mese, recupererò lo studio te lo prometto. Non credo di averti mai deluso in questi anni di vita, quindi ti prego, lasciamelo fare".
Cercò di fare qualche compromesso, ma tutto fu inutile, così si alzò dalla panca, spostò il tavolo e corse in camera sua. Quando aprì la porta trovò Michele che camminava avanti e indietro per la stanza, i loro sguardi si incrociarono e Bea con la testa fece segno di "no". Capì, andò da lei e l'abbracciò.
"Volevo darti forza, volevo essere li con te, volevo darti fiducia, volevo essere la tua roccia". Quelle parole furono annegate dalle lacrime che scendevano. Mike si sentì morire dentro al solo pensiero di dover lasciare la sua amica, non poterla vedere, non poterla toccare. A quel pensiero doloroso le prese il volto, se lo portò vicino al suo e la baciò.
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ciao ragazzi, come state? spero bene❤️
finalmente sono riuscita a pubblicare il capitolo, sono felicissima.
Fatemi sapere se vi piace, ma ditemi anche se trovate qualche errore così aggiusto tutto!
È un periodo dove ho la testa fra le nuvole e questa cosa mi sta distraendo parecchio però cerco sempre di dare il massimo in questa storia e sapere il vostro parere mi rende sempre tanto felice. Vi voglio bene ☺️
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everything i wanted
Fanfic"Hai presente quando non ce la fai più e l'unica cosa che desideri è scappare chissà dove e non farti più trovare? Ecco, questo è quello che voglio fare ora, con te" Disperazione, litigi, sofferenze, ma nessuno potrà mettersi in mezzo all'amore pass...